30 ottobre 2012

BUONI LAVORO, INIZIATIVA PRESTO ATTIVA A CAIAZZO


Stefano Giaquinto

CAIAZZO - Caiazzo è tra i pochi comuni di Terra di Lavoro che presto attiverà buoni lavoro (i cosiddetti voucher) per l'esecuzione di attività lavorative occasionali accessorie e determinazioni in merito alla programmazione triennale del personale. L'amministrazione retta dal sindaco Stefano Giaquinto offrirà dunque occasioni di impiego e di integrazione di reddito (garantite dalla copertura previdenziale e contro gli infortuni sul lavoro) a soggetti residenti a Caiazzo usciti o non ancora entrati nel mondo del lavoro e che si trovano in situazione di difficoltà economica (disoccupati, inoccupati, lavoratori autonomi o subordinati, full-time e part-time, pensionati, studenti, percettori di prestazioni a sostegno del reddito) tenendo conto anche delle esigente operative e quindi anche delle carenze di organico interne. "Tale tipologia di lavoro occasionale accessorio - spiega il primo cittadino - riguarderà piccoli lavori di manutenzione della viabilità, del verde pubblico e del patrimonio in genere, con particolare riferimento ai fabbricati ed edifici scolastici di proprietà comunale, e attività culturali". Il comune, tramite atto di giunta approvato, acquisterà presto, nel dettaglio, 550 buoni orari di lavoro dal valore economico di 10 euro ognuno ad un valore netto di 7,50 euro a favore del lavoratore, per un importo complessivo di 5.550,00 euro. "E' intendimento dell’Amministrazione Comunale - conclude Giaquinto - offrire occasioni di impiego e di integrazione di reddito. Una piccola opportunità in considerazione della contingente grave crisi occupazionale, pur se in un quadro generale di diminuzione delle risorse economiche disponibili".  MODALITA' DI PARTECIPAZIONE: I soggetti devono avere residenza nel territorio del Comune di Caiazzo, da almeno un anno, senza distinzione quanto alla cittadinanza, ed avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economia Equivalente) riferito all'intero nucleo familiare, non superiore al valore di euro 10.000,00. I cittadini extracomunitari devono essere dotati di regolare permesso di soggiorno. Non è ammessa la partecipazione di più componenti appartenenti allo stesso nucleo familiare; l'istanza potrà essere conseguentemente presentata da uno solo dei predetti componenti. In caso di presentazione di due o più istanze di soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare verrà presa in considerazione quella del più anziano di età. CRITERI DI ASSEGNAZIONE: Nel caso di pluralità di domande d'assegnazione dei buoni di lavoro, entro il termine stabilito nell'avviso, si provvederà ad assegnare ad ogni soggetto richiedente un punteggio ottenuto dalla somma dei punti attribuiti per ognuna delle voci riportati nelle tabelle, ovvero Indicatore Isee, numero di familiari a carico, stato di disoccupazione e percepimento relative indennità. OBBLIGHI: La prestazione di lavoro occasionale dovrà comunque essere svolta nel rispetto delle direttive fornite al prestatore dal Responsabile del competente Settore e dei principi di correttezza, buona fede ed ordinaria diligenza. Il prestatore è vincolato al rispetto di ogni normativa in materia di dati personali, di sicurezza sui luoghi di lavoro, di riservatezza e correttezza nei confronti dei datore di lavoro e dei terzi, rispondendo in proprio di ogni violazione ai predetti obblighi. In caso di violazioni di dette regole da parte del prestatore, il responsabile del Settore competente può, dopo un primo richiamo scritto, procedere alla revoca della assegnazione dei buoni lavoro al soggetto interessato, interrompendo il relativo servizio e liquidando le competenze spettanti in base al numero di ore fino ad allora prestato.
Pietro Rossi

Primo evento della Sezione del Club Alpino Italiano di Piedimonte Matese nell'ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario della fondazione del CAI.



SAN POTITO SANNITICO. Venerdì 9 novembre, dalle ore 20.00, presso l'Aula Multimediale dell'Ente Parco Regionale del Matese, in Piazza della Vittoria a San Potito Sannitico, la dott.ssa Aurelia Gagliano, psicologa, animerà l'incontro sul tema «Trasformare i limiti in risorse: l'enneagramma, divenire consapevoli di chi siamo realmente». L'Enneagramma costituisce nell'ambito della ricerca psicologica, uno degli strumenti più attuali ed appassionanti dello studio della personalità. Trovare il proprio enneatipo significa divenire consapevoli di chi siamo realmente, ossia della nostra maschera e della nostra ombra, e soprattutto di chi potremmo diventare attraverso l'individuazione di scelte, motivate dalla coscienza e non più dettate dalla paura. I partecipanti all'incontro avranno l'occasione di accogliere non solo una migliore comprensione di se stessi, ma anche una viva coscienza di "una nuova ed antica" mappa di personalità. La dott.ssa Gagliano, psicologa e counselor sia in ambito clinico, sia in quello della formazione, ha esperienza pluriennale nella conduzione di varie tipologie di gruppi e tecniche relazionali, conduce gruppi di consapevolezza interiore per genitori e coppie in crisi, di Teatro-Terapia e counseling (relazione di aiuto), Counseling scolastico, Si occupa altresì di Orientamento e percorsi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, e il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisi economica. La partecipazione all'evento è libera.

Pietro Rossi

Il fulcro del programma del centrosinistra deve essere, oggi più che mai, il Lavoro, la sua dignità e la sua valorizzazione.


Dott. Emilio Iannotta

PIEDIMONTE MATESE. E’ sotto gli occhi di tutti la profonda crisi dell’economia e della democrazia nel nostro Paese, ha ribadito il Dott. Emilio Iannotta referente di Italia dei Valori dell’alto Casertano, basti pensare all’ incremento progressivo della disoccupazione, soprattutto giovanile, femminile e a sud di Roma, alla sfiducia dei cittadini nei confronti dei partiti. La politica, per provare a porre un freno e a invertire la rotta, deve necessariamente parlare il linguaggio della chiarezza, dell’assunzione delle responsabilità, delle scelte di campo strategiche, non tattiche e di corto respiro come purtroppo troppo spesso avviene. A partire dalla legge elettorale, che deve necessariamente consentire ai cittadini di scegliere tra candidati premier proposti da coalizioni alternative, e dalle alleanze, che devono essere rigorosamente fondate su programmi condivisi, scarni, verosimili.  L’elettorato di centrosinistra, al di là del comportamento e delle dichiarazioni- spesso ambigui e contraddittorie, dei tanti protagonisti del proscenio politico, chiede a viva voce, nelle piazze e sulla rete, un programma che sia alternativo a quello della destra berlusconiana e cha segni una chiara discontinuità alle politiche economiche poste in essere dal governo Monti. E’ evidente che il fulcro del programma del centrosinistra deve essere, oggi più che mai, il Lavoro, la sua dignità e la sua valorizzazione. Troppo ci siamo lasciati lusingare dalla finanza, dai banchieri, dai procacciatori d’affari. L’Italia riparte solo se i lavoratori recuperano fiducia, orgoglio, diritti e riconoscimento sociale. I quesiti referendari, ricorda il dott. Iannotta, per cui noi di Italia dei Valori, insieme ad altri, stiamo raccogliendo le firme, sono una prova tangibile della necessaria discontinuità rispetto alle politiche economiche dei governi Berlusconi e Monti. Uno mira a cancellare l'art. 8 della legge 138 varata dal governo Berlusconi, che sopprime di fatto il contratto nazionale e lo sostituisce con il massimo arbitrio delle aziende; l'altro propone di ripristinare l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori eliminato da Monti, che obbligava le aziende con oltre 15 dipendenti a riassumere i lavoratori licenziati senza giusta causa. Hanno quindi per oggetto due diritti dei lavoratori che sono stati negati o aggirati e il loro ripristino è essenziale per delineare un nuovo e rinnovato rapporto di fiducia tra aziende e lavoratori e tra il centrosinistra e il proprio elettorato.  Chi non vuole fare questa battaglia, perché sostenendo il governo Monti ha votato in Parlamento la riforma Fornero e non vuole pregiudicare possibili e innaturali alleanze  con i moderati, usa come alibi un'obiezione infondata, quella secondo cui raccogliere le firme sarebbe inutile dal momento che i referendum non si terranno. Nel 2013, infatti, non si potranno tenere consultazioni referendarie. Nel 2014 ci sarà un nuovo governo che potrebbe cambiare quelle leggi senza bisogno di ricorrere al referendum. E' un discorso che non fila, figlio delle incertezze e della mancanza di unità d’intenti delle tante correnti del PD. Una volta raccolte le firme, i referendum si terranno con certezza nei primi mesi del 2014. Certo, a quel punto ci sarà un governo, ma non è affatto certo che non si tratterà di un nuovo governo Monti, che evidentemente sarebbe in continuità con quello attuale. E anche un governo diverso, senza un forte segnale rappresentato da una raccolta copiosa di firme a sostegno dei referendum, probabilmente non avrebbe la forza e il coraggio di sfidare poteri italiani ed europei fortissimi per ripristinare gli elementari diritti dei lavoratori. C'è un solo modo per essere certi che su queste materie a decidere siano i cittadini invece che le segreterie di partito e i centri di potere finanziario: raccogliere le firme per i referendum.  Ci sono poi i due referendum anticasta che hanno l’obiettivo di abrogare il finanziamento pubblico dei partiti e la diaria dei Parlamentari. Su essi davvero mi pare superfluo soffermarmi. Gli episodi recenti di malcostume politico e di utilizzo a fini impropri (e spesso personali) dei soldi pubblici dicono meglio di qualsiasi ragionamento quanto oggi sia necessario ripristinare l’impegno politico quale espressione di passione civile e di esigenza interiore di adoperarsi per il progresso dei nostri territori e del nostro Paese. Aggiungo solo che da cittadino impegnato in politica da oltre 12 anni, conclude Emilio Iannotta, sempre e solo con IDV, che mai ha chiesto (e ovviamente mai ottenuto) rimborsi per le ingenti spese sopportate per attività politica, candidature plurime, mantenimento sede ecc, ecc, che mai ha chiesto (e ovviamente mai ottenuto) ricompense di altro tipo, avverto una profonda mortificazione interiore a prendere atto che il malcostume politico si è fatto strada, seppure per casi isolati prontamente emarginati dal partito, anche al nostro interno.  Io certamente rimango fermo sulle mie posizioni. Non è il momento delle defezioni che farebbero comodo solo ai mestieranti della politica. E certamente gli attacchi mediatici al Presidente Di Pietro, che riprendono vicende vecchie già peraltro giudicate dalla Magistratura e danno voce e credibilità a personaggi usciti dal partito che da anni nutrono personale astio nei confronti dello stesso Di Pietro, sono evidenti tentativi di delegittimare l’unico partito fuori dal coro, l’unico partito che ha fatto davvero, in Parlamento e nelle piazze, opposizione al governo Berlusconi e al governo Monti, l’unico partito che ha con dignità e coraggio fatto rilevare l’inopportunità del conflitto istituzionale innescato dal Presidente Napolitano contro la magistratura di Palermo. Ma dal mio partito mi aspetto non solo che vengano prontamente espulse le mele marce; mi aspetto che si dia concretezza alle tante battaglie civili condotte in questi anni e all’esigenza di rinnovare la classe politica (ricordo per esempio il limite di due mandati per i quali abbiamo sostenuto la proposta di legge di iniziativa popolare di Grillo). Mi aspetto soprattutto che piuttosto che dare visibilità e rilievo politico a transfughi e politici di professione, dal dubbio e spesso clientelare consenso personale, si valorizzi la militanza e l’impegno civile.
Pietro Rossi

GERARDO DE ROSA DEL PDL, DENUNCIA LA PARALISI DEL PARTITO A PIEDIMONTE MATESE E CHIEDE UN NUOVO CONGRESSO.


Gerardo De Rosa

PIEDIMONTE MATESE. Il consigliere Gerardo De Rosa di estrazione PDL, eletto nella Lista Civica “Progetto Civico per Piedimonte” denuncia la paralisi del Partito in città e preme per la celebrazione di un nuovo congresso. Non si può più  tollerare, ribatte De Rosa,  che a Piedimonte Matese il  PDL sia ormai ridotto ad un partito fantasma e sia privo di una vera identità  a causa dell’inerzia di chi lo ha  mal coordinato fino ad ora. In un  momento così complicato  per la politica,  in cui la classe  politica viene guardata con diffidenza e  si avverte  un forte  distacco dalle istituzioni,  con il sopravvento di un forte sentimento di antipolitica,  credo sia necessario infondere fiducia e serenità all’ambiente politico che si identifica nel  PDL e che sia  giunto il momento di mettere fine alla paradossale situazione di inerzia  determinatasi a Piedimonte Matese a causa di  atteggiamenti e scelte politiche,  a dire poco discutibili,  dell’attuale coordinatore cittadino. Non si può accettare che un coordinatore cittadino sia per lunghi periodi completamente assente dalla scena politica  e che non intraprenda  iniziative politiche di alcun genere. Non è accettabile  che  un coordinatore cittadino non si rechi a votare al congresso provinciale del Partito, così come non si può tollerare che lo stesso coordinatore alle scorse elezioni amministrative,  per il rinnovamento del consiglio comunale,  si sia schierato a favore del Partito Democratico.  La mancata azione organizzativa, conclude Gerardo De Rosa, unita a scelte discutibili dal punto di vista politico, hanno  portato all’allontanamento dal partito di molti simpatizzanti e addirittura di molti tesserati che, disorientati, hanno preferito prendere le distanze. Ritengo sia giunto il momento di dare voce  alla base degli iscritti al partito affinché possa scegliere democraticamente,  attraverso  la celebrazione del  congresso cittadino,  una nuova classe dirigente capace di interpretare legittimamente  il proprio ruolo politico al netto di qualsiasi  personale interesse  e libero da  ogni compromissioni.

Pietro Rossi

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ALIFE APPROVA IL REGOLAMENTO IMU E LE NUOVE TARIFFE.



Alife – Con i voti della sola maggioranza guidata dal Sindaco Giuseppe Avecone vengono approvati, in consiglio comunale, tutti i punti posti all’ordine del giorno: dal regolamento Imu alla determinazione delle tariffe (argomenti illustrati in aula dall’assessore alle finanze, Giulio Riccio), che l’amministrazione comunale ha deciso di mantenere al minimo di legge (0,4% sulla prima casa e 0,76% sugli altri immobili), nonostante avesse la possibilità di ritoccarle in aumento. Ma l’argomento principale di questa seduta d’assise pubblica è stato certamente il bilancio di previsione per il corrente anno 2012, che chiude con un pareggio attestatosi a poco più di 26milioni di euro. Da tale documento finanziario, già approvato in giunta con delibera n. 52 del 28 settembre scorso, si evincono dati specifici: entrate tributarie per 3milioni 142mila euro, extratributarie per un milione e 90mila, per un totale entrate pari a 26milioni 225mila euro, pari al totale delle spese, distinte tra spese correnti per 4 milioni e 241mila euro, spese in conto capitale 15milioni 977mila, per rimborso 4milioni 88mila, servizi conto terzi un milione 666mila, e la quota del disavanzo (quello dell’anno 2010 diviso in 3 quote) pari a 281mila euro. Queste risultanze portano ad un saldo netto da finanziare pari a un milione e 46mila euro, dato dalla differenza tra spese finali (20milioni 219mila) ed entrate finali (19milioni 172mila). Nei dettagli, dall’ex ICI (ora IMU) si prevede nell’anno 2012 un incasso di un milione e 84mila euro, 65mila dal recupero dell’evasione fiscale, 27mila dall’imposta sulla pubblicità, 130mila dall’addizionale comunale Irpef, 115mila dalla Tosap, 991mila dalla Tarsu, e 85mila dal recupero Tarsu. La mensa scolastica avrò un costo di 151mila euro, le lampade votive 14mila, il trasporto scolastico 72mila. Sul personale il costo totale delle 29 unità in servizio è pari  ad un milione e 99mila euro, oltre Irap. Per il programma triennale delle opere pubbliche ha esposto in aula l’assessore ai lavori pubblici, Alfonso Santagata, menzionando i lavori in corso di esecuzione, tra cui il campetto in playground, l’acquedotto in Via Morecine ed il progetto della nuova rete fognaria alla frazione San Michele. Si è proceduto, inoltre, alla sostituzione di un membro della commissione edilizia integrata, date le dimissioni, per motivi personali, del componente Beniamino Grande: al suo posto è stato nominato Giuseppe Sansone. L’opposizione consiliare, oltre ad esprimere voto contrario su tutti gli argomenti, ha dimostrato disinformazione su diversi argomenti producendo, alla fine,  un solo documento in cui ha attaccato la maggioranza di “inesistenza amministrativa”. Nella sua precisazione il Sindaco Giuseppe Avecone ha affermato che “con sommo rammarico sento usare aggettivi poco garbati: definire l’azione amministrativa inesistente è quanto di più offensivo possa fare un’opposizione. Ma se noi amministratori veniamo tacciati per inesistenti, allora verrebbe naturale da chiedersi che di voi oppositori non si è vista nemmeno l’ombra. In merito alla zona Asi (area di sviluppo industriale), vi preannuncio che martedì della scorsa settimana come Comune abbiamo chiuso un contenzioso con l’Asi e col presidente Piero Cappello, dell’importo di 125mila euro dilazionato in 10 anni; per un decennio il Comune non ha pagato la quota (quindi non aveva voto in assemblea), ma la nostra amministrazione, con grande senso di responsabilità, si è fatta carico anche di questa vicenda. Di contro, non posso non notare che siete molto poco informati sull’attività amministrativa. Capitolo mensa scolastica: la ditta vincitrice ha dato delle direttive, con delle differenze restrittive rispetto al passato: noi come amministrazione abbiamo deciso di destinare 35mila euro alla copertura di questo servizio, grazie alla rinuncia alle indennità di carica; i bambini meno abbienti non ci devono ringraziare, perché è un nostro dovere, a differenza del vostro gruppo che invece si è sempre dichiarato favorevole all’indennità di carica. In merito allo scuolabus, abbiamo avuto degli inconvenienti da un automezzo revisionato, la cui manutenzione è stata valutata inconveniente, pertanto si è preferito aderire ad un bando per l’acquisto di uno nuovo. Anche per quanto riguarda l’Enel è una faccenda che si sta risolvendo: abbiamo dovuto dapprima trovare un interlocutore adatto, poi passare all’azione. Per le tariffe Imu, avremmo potuto aumentarle, per avere un introito almeno pari a quello Ici dello scorso anno ma, vista la recessione economica, ci contentiamo di questo, pur avendo un introito inferiore rispetto allo scorso anno con l’Ici”.
Pietro Rossi