27 giugno 2009

UN MEMORIALE SULL’UNIVERSITA’ DI CASERTA DI DOMENICO SANTONASTASO.


Caserta. L'Avv. Domenico Santonastaso (nella foto) interviene sulla vicenda dell'Università di Caserta scrivendo un dossier in cui e dice:" Basta falsi ricordi, imprecisioni ed improbabili, quanto “comode”, dimenticanze circa la conquista dell’Università da parte di Caserta e provincia; basta attribuire meriti a chi non ne ha. E’ ora di rammentare i fatti e gli uomini che determinarono questa conquista; ciò per amore della verità storica e per onestà intellettuale. Adesso basta! Basta alle più o meno manifeste esaltazioni compiaciute di meriti inesistenti. Basta ai convegni, conferenze stampa ed interviste indette al solo scopo di ricavare un caldo posto al sole, nel mentre si lascia nella fredda ombra chi quel posto lo meriterebbe. Basta con le comode amnesie “selettive”, che permettono di ricordare solo alcuni avvenimenti dimenticando puntualmente altri più rilevanti e, completamente, le lunghe e faticose premesse che hanno condotto a quegli stessi avvenimenti. Basta fingere di voler esaltare l’identità di Caserta e di Terra di Lavoro dando un nome nuovo alla nostra Università, se poi, in fondo al cuore, si spera di determinare le premesse per domani intitolarla a chi, con la conquista di questo Bene del sapere scientifico c’entra solo per aver sapientemente calcato i palcoscenici mediatici! E “basta!” lo dico anche a me stesso; basta tacere in attesa che qualcuno mostri un po’ di onestà intellettuale e, finalmente, ricordi quali furono gli accadimenti che oggi consentono alla nostra martoriata provincia di godere, se non altro, della presenza di un Ateneo, che, senza dubbio, è fonte di prestigio e di cultura per il nostro territorio. Basta sperare in silenzio che da altri siano finalmente riconosciuti i meriti di uomini politici valorosi che seppero lavorare senza sosta affinché Caserta potesse avere la propria meritata crescita culturale, convinti che i fatti avrebbero per sempre parlato da soli, testimoniando anche il merito di chi si era con tenacia speso per amore della propria terra. Ma così non essendo stato, ho deciso di parlare perché, per quanta forza nella mia voce possa io avere, non possano più verificarsi facili dimenticanze. Mi spiego meglio, e mi chiedo e domando. E’ proprio vero che il Vescovo Raffaele Nogaro, insediatosi a Caserta solo sullo spirare del 1990, sia stato l’unico artefice, perché così ora è considerato, della conquista dell’Università da parte di Caserta e provincia? E’ proprio vero che sia stato un Movimento - quello promotore per l’Università a Caserta -, a smuovere per primo e in modo definitivo gli interessi dei politici e della facoltosissima imprenditoria napoletani, che, invece, già pensavano a ergere una nuova Università nell’area est della città partenopea? Basta! Siamo seri, ma soprattutto onesti, e diamo a chi oggi nulla può più volere o pretendere, almeno il giusto riconoscimento di aver lottato per la terra amata. Solo per questo ho deciso di scrivere e di parlare proprio oggi, prima, cioè, che il Vescovo Nogaro, che rimarrà tra noi, vada in formale quiescenza, e tanto nel tentativo di ripristinare una verità storica e politica troppo spesso dimenticata, ben consapevole che molte sensibilità saranno turbate da fatti (quelli più rilevanti puntualmente documentati e testimoniati) creduti ormai sepolti da un artificioso e conveniente oblio. Val la pena che si corra questo rischio, che sarà di certo minore del rischio
di sentirmi dare dell’ingrato traditore dalla mia coscienza. Ho deciso di manifestare quel che so, e che penso, sulla questione Università a Caserta e provincia perché sono convinto che possa interessare di conoscere alcuni inediti aspetti riguardanti la sua conquista, oltre che il suo insediamento in Terra di Lavoro. Intendo, poi, dire la mia sulla querelle sorta per l’individuazione del nuovo nome da assegnare all’attuale Seconda Università di Napoli e, per far questo, redigere un pro-memoria, anche documentato, circa le sue origini, che da me sono state vissute da partecipe testimone oculare e, sul piano politico, anche da protagonista. La memoria quanto più fedele dei passati avvenimenti, cadenzati da atti, incontri, disposizioni legislative e
discipline regolamentari, testimonianze e quant’altro, del resto, fa capire da dove si viene, per cui, nel mentre si dibatte per la migliore denominazione da attribuire al più autorevole Polo scientifico di Caserta e dell’intera Terra di Lavoro, dallo sforzo esegetico nell’approfondimento ritengo possa derivare il poter più distintamente scrutare il come e il dove si possa andare, o ci si debba dirigere, per conseguire il risultato più consono, e non già perché unicamente attuabile. Sono persuaso che tale obiettivo di certo non può essere il progetto, eunuco e privo e di forza, anche rappresentativa, finora fatto proprio da alcuni “speculatori del sabato del villaggio”.
E mi sono determinato ad offrire, con la mia testimonianza, ulteriore spunto di riflessione e dibattito in definitiva proprio in un tempo in cui a Caserta quelli che sembravano essere solo “virali” episodi di “amnesia selettiva” hanno assunto cronici caratteri patologici, quindi meritevoli di cura e energicamente da contrastare per l’affermazione della verità storica e dell’onestà intellettuale. Benvero, ogni qualvolta, in particolare a Caserta, si parla della S.U.N. e della battaglia vinta per la conquista dell’Università, par proprio che si dimentichi, quasi per diabolico incanto e con sistematica, ma ormai intollerabile - perché sfrontatamente di parte -, pervicacia, quel che, invece, è stato il determinante e concreto contributo alla causa, protrattosi per oltre un decennio, offerto dal mio papà, lo scomparso Senatore e uomo di governo casertano Giuseppe Santonastaso e, nel momento decisivo, cioè tra il 1990 e il 1992, dal Prof. Antonio Ruberti - originario di Aversa, Ministro alla Ricerca Scientifica del tempo, appunto in carica da maggio del 1989 a luglio del ’92 durante il VI e VII Governo Andreotti -. Puntualmente vedo cadere ingrato oblio sul pur tanto tenace e collaborativo contributo politico/istituzionale per la conquista dell’Università profuso dai Sindaci della città di Caserta - e tra costoro mi piace con nostalgia ricordare soprattutto la rappresentativa figura e l’assiduo impegno del compianto Avv. Vincenzo Gallicola -, dai Presidenti della Provincia di Terra di Lavoro - tra i quali segnalo il Dott. Alessandro Troianiello -, nonché dalla nutrita e affiatata pattuglia della deputazione casertana in Regione Campania, - di cui rammento bene in particolare il Dott. Francesco Lamanna, ma anche il Dott. Vincenzo Cappello, il Prof. Lorenzo Montecuollo e l’Ing. Alfredo Pozzi. Uomini tutti, che, prettamente nel corso degli anni ’80 del secolo scorso, e in attuazione di un disegno in cui centrale era l’affermazione della politica del territorio provinciale, intesa come fedele lettura delle potenzialità delle Comunità più rappresentative di Terra di Lavoro, riuscirono a predisporre, e con vigore ad attuare, le indispensabili premesse volte al materializzarsi dell’insediamento dell’Università tra di noi. Leggo qua e là, ascolto e dalle altrui dimenticanze od omissioni traggo le mie conclusioni, amare, su come, a volte, possa essere ingiustificatamente smemorato il popolo casertano e, cosa ancora più velata di umano mistero, su come alcuni “reduci” protagonisti di quegli avvenimenti, che mirarono al progresso della civitas non solo casertana, bensì di tutta Terra di Lavoro, riescano a sopportare a cuor leggero - giacché finanche ignavi nel difendere il loro stesso operato - di essere facili e silenziosi prede degli altrui assordanti silenzi e intollerabili vuoti mentali. Questa strana, ma umana purtroppo, dinamica fenomenica la definirei, con un eufemismo, ingenerosa e antistorica “amnesia selettiva”; come tale, almeno per quanto nelle mie possibilità e in ogni caso, meritevole di un impegnativo tentativo di correzione. Il Prof. Giuseppe De Nitto, dopo Aldo Bulzoni Presidente del Comitato promotore per l’Università di Caserta, in una circostanziata intervista, da lui rilasciata all’Eco di Caserta, con sufficiente precisione ricorda i fatti svoltisi dalla nascita del Comitato fino all’insediamento della S.U.N. in Via Vivaldi, vale a dire con dovizia di particolari rammenta solo gli eventi succedutisi negli anni successivi alla “legislativa” conquista dell’Università in Terra di Lavoro -, per cui, come se in precedenza egli fosse vissuto aliunde - e qui entriamo nell’imperscrutabilità dei misteri della mente umana -, si fa apprezzare come del tutto smemorato circa tutti gli avvenimenti comuni, rappresentati dalle sedute comunali, dagli incontri e dai convegni rispettivamente avvicendatisi attorno ai tavoli e nelle sale regionali e statali, insomma dalle battaglie e dalle conquiste politiche e istituzionali verificatesi prima della nascita del detto Comitato e dell’allocazione del Rettorato in Via Vivaldi; avvenimenti, battaglie e conquiste, che, però, resero possibile tramutare in realtà vivente quella che, almeno fino ai primi anni ’80, era solo una velleitaria ipotesi di insediamento dell’Università sul territorio della provincia di Caserta. Orbene, non mi risulta difficile concordare con le reminiscenze del Prof. De Nitto riguardanti gli eventi universitari post 1993; però sento doveroso evidenziare che, se si salta a piè pari, e per i motivi più compositi - sui quali sorvolo -, gran parte delle premesse relative all’ante 1993, è impossibile sviluppare oggi un onesto e articolato ragionamento che consenta di guardare con concretezza ai nuovi obiettivi da perseguire e realizzare. E’ per questi motivi che, ancor prima di formulare proposte sul nuovo nome da attribuire all’Università, e non solo, ritengo sinceramente doveroso ripercorrere le circostanze e le decisioni, che, con fatica, portarono l’Università nel casertano, e ciò per conoscenza storica dei fatti, per onestà intellettuale e per un doveroso riconoscimento a chi, con convinto e passionale trasporto, si spese con forza per la nostra amata Terra di Lavoro.

Fonte: Dossier di Domenico Santonastaso

TUTTO PRONTO PER MATESE OUTDOOR SPORT FESTIVAL A SAN POTITO SANNITICO.



San Potito Sannitico. L’Associazione Volo Sportivo San Potito, l’Associazione Turistica Territoriale “Monti del Matese” con il patrocinio del comune di San Potito Sannitico, in collaborazione con: La Pro Loco Genius Loci di San Potito Sannitico, l’Associazione Avan MTB, l’Associazione Arcieri del Matese, l’Associazione Natura Explorer, l’Associazione Laboratori del Camminare, l'Associazione Ippovie del Matese organizzano dal 23 al 26 luglio, una quattro giorni di sport "non stop" in tutto il Matese. Nelle quattro giornate, si potranno praticare, anche con l’ausilio di guide esperte, tutti gli sport elencati nel menu principale nel sito www.montidelmatese.com/mateseoutdoor2009 . Il sabato e la domenica, ci sarà il “Mercatino del Matese” con vari stand per la vendita di prodotti tipici locali (formaggio, vino, olio, miele, taralli, marmellate…) e degustazioni degli stessi; inoltre, in piazza Municipio, offerto da alcuni agriturismo locali, una tavolata di benvenuto per tutti i partecipanti. Punto di ritrovo e centro di coordinamento al Campo Sportivo di San Potito Sannitico, saranno a disposizione un’Area di piccolo ristoro dei Furgoni Navetta (9 posti) inoltre sono state fatte delle Convenzioni per la ristorazione e il pernottamentoTutti gli accompagnatori che non praticano nessuna attività sportiva, potranno scegliere di effettuare visite guidate ai tanti monumenti archeologici presenti nei comuni limitrofi.

Pietro Rossi

SUCCESSO NELLA TOURNEE ITALIANA DEL CHOR CANTABILE DI GORZOW.

Piedimonte Matese. Ieri è giunto a Piedimonte Matese il gruppo della corale Cantabile di Gorzow (Polonia). La nostra Corale “AD TORANI AQUAS” che fu ospite nell’estate del 2007 a Gorzow (Polonia) insieme alla Corale Metelliana di Cava de’ Tirreni ha fatto gli onori di casa a Piedimonte Matese cercando di offrire la miglior accoglienza possibile al coro polacco sia in segno di amicizia che di stima nell'ambito dello scambio culturale. La città di Gorzow gemellata con la città di Cava de' Tirreni ha già ospitato il nostro Coro con una accoglienza impeccabile. Ieri sera il coro polacco, guidato dalla Maestro Jadwiga Kos (nella foto sotto) ha tenuto un concerto nella Parrocchia di Castello del Matese. Grande attesa per questa sera, 27 giugno, alle ore 20,00 nella Chiesa Ave Gratia Plena a Piedimonte Matese dove il Centro Studi ed Iniziative Musicali Aurora Sanseverino con il patrocinio della Città di Piedimonte Matese ha organizzato il “Sacrum concert” a cura del Chòr Cantabile di Gorzow (Polonia) direttore Jadwiga Kos. Il “Coro Cantabile” (nella foto) ha sede presso Grodzki Dom Kultury - Centro della Cultura a Gorzow Wlkp. - ed è uno dei gruppi più rappresentativi della regione Ziemia Lubuska in Polonia. Tutti i partecipanti esercitano diverse professioni, ciò che li unisce è soprattutto la passione verso la musica e il canto. Il Coro è stato fondato nel mese di marzo dell’anno 1994 e fin dalla sua fondazione il suo Direttore artistico e Maestro è Jadwiga Kos. Si è esibito in varie occasioni concertistiche con programmi di esecuzione sia a carattere sacro che profano, in occasione di manifestazioni e celebrazioni in tutta Europa: Francia, Germania, Spagna, Austria, Inghilterra, Belgio. Il “Coro Cantabile” è stato molto apprezzato dal Prefetto della regione Lubuski ed ha ricevuto, nel 2005, il premio speciale Onorificenza del Gorzow Wlkp per il merito di aver contribuito allo sviluppo culturale della città. Il Coro ha registrato due cd con un repertorio sacro (brani natalizi) e con un programma profano. Quest’anno il gruppo festeggia i 15 anni di attività dalla sua fondazione e per celebrare tale ricorrenza ha registrato un cd con composizioni di musica leggera elaborate per coro polifonico.

Pietro Rossi

MONTABILMENTEMARE, GIAQUINTO INFORMA I CITTADINI.


CAIAZZO – Incontro informativo per associazioni e cittadini diversamente abili. Ad organizzarlo il Comune di Caiazzo, da sempre super attento alle fasce deboli della popolazione, per divulgare e pubblicizzare “Montabilmentemare, il programma di attività di fruizione del mare e della montagna” voluto dall’ambito territoriale C6, unitamente agli ambiti C7 e C9. Tra i Comuni interessati rientra ovviamente anche Caiazzo e, proprio per questo motivo, il sindaco Stefano Giaquinto (nella foto)ha chiamato a racconta gli interessati. Hanno partecipato all’incontro caiatini ma anche cittadini dei comuni vicini di Piana di Monte Verna e Ruviano (che tra l’altro hanno riconosciuto a Caiazzo la singolarità dell’iniziativa) e associazioni, in particolare il sodalizio “Tabor” di Rosa Campanile. Al confronto non hanno fatto mancare la loro presenza il padrone di casa Giaquinto e il suo braccio destro, il vicesindaco Tommaso Sgueglia che hanno spiegato ai presenti: “Il modulo per la partecipazione è disponibile presso le sedi dei servizi sociali di ogni Comune. La domanda e la relativa documentazione dovranno essere consegnate entro e non oltre il 3 luglio”. Nel caso in cui le domande pervenute siano superiori ai posti disponibili – si legge poi nel bando - sarà stilata una graduatoria d’Ambito in base alla connotazione di gravità comprovata dalla certificazione Legge 104/92 e successivamente a pari merito in base all’attestazione ISEE e infine a pari merito in base all’età anagrafica (sarà data la precedente al più giovane).


Fonte:comunicato stampa

ANNO DOMINI MULTIFESTIVAL 2009. 9° Seminario Internazionale di Artisti d'Ispirazione Cristiana.




Oropa. Il nono Seminario dell’ Anno Domini Multifestival avrà luogo, anche quest'anno, nello splendido Santuario di Oropa. Dal 25 al 29 giugno, artisti cristiani dall’Italia e dal resto del mondo parteciperanno a questo evento.Per gli artisti professionisti, l’AD Multifestival è un tempo di ristoro spirituale ed una fonte di ispirazione dopo un anno di ministero dando molto e, spesso avendo poco contatto con altri colleghi, la visione può essere chiarita e rinnovata.
Partecipando all’ AD MULTIFESTIVAL potrai anche diventare socio dell’Ass. Anno Domini e continuerai a formare il futuro delle arti. Il tema del seminario di quest’anno è:”Quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti…” (Matteo 10,27)." What is whispered in your ear, proclaim from the roofs" (Mt 10:27). Diversi oratori, tra cui il prof. Alessandro Meluzzi (psicologo, scrittore), motiveranno i partecipanti alla riflessione e all’azione di questo tema.
GLI ARTISTI:
MUSICA POP-ROCK-GOSPEL-BLUES/JAZZ, SOUL/R&B, WORLD: Rai Bailey (USA), Angelì y Ernesto Fernandez (Mexico/USA); Lois Kirby(UK); William Wixley & Band (NL); Christian Charles De Plicque (Finland/USA); Anno Domini Gospel Choir, Daniele Pasini, Chiara Grillo, Mimmo Sparacio, Duo Jazz Pier Didoni & Emanuela Ferrari, Giko & Kairos Ensemble (Italia) ... e altri ancora (alcuni sono a tutt’oggi da confermare_sono possibili cambiamenti)!
I DOCENTI:
CANTO GOSPEL: Lois Kirby (UK); CANTO POP: Chiara Grillo (IT); DANZA: Springs Dance Company (UK);MOTIVAZIONE: Sr Carmela Santoro (FMA,IT); ANIMAZIONE: Laura Fasciolo, Egidio Carlomagno (IT);ARTI GRAFICHE & VISIVE: Salvatore Pino (IT); TEATRO: Lucia Nigri (IT)
SPECIAL GUEST: ...
ROSSANA CASALE (foto a destra)...nostra graditissima ospite per la prima volta all’ADM!
...E la partecipazione speciale di BUNGARO (foto a sinistra).

Aurelio Pitino
ADM Director