25 aprile 2009

La Ugl abbandona il tavolo sul traffico al Comune di Caserta.


Caserta. "Per la prima volta nella mia carriera sindacale ho deciso di abbandonare un tavolo di trattativa poiché mi sono reso conto che i miei interlocutori parlavano di questioni lontanissime dalle problematiche casertane di questi giorni" è un fiume in piena Ferdinando Palumbo (nella foto) il vicesegretario provinciale della Ugl Caserta all'uscita dall'incontro che si è tenuto presso il comune di Caserta e che ha visto la partecipazione delle giunta comunale delle associazioni dei commercianti e di alcuni sindacati della provincia . "La Ugl ha partecipato alla manifestazione spontanea contro il nuovo piano traffico della città, per testimoniare le difficoltà di commercianti e cittadini e non certo per far ridurre la Zona a traffico limitato di venti metri. Caserta non è Gerusalemme, e pochi metri non risolveranno certo un problema. Mi preme specificare che il mandato sindacale mi viene conferito da lavoratori, pensionati e giovani di ogni parte della città i cui problemi sono la bussola della mia azione. E' bene ricordare" ha continuato il sindacalista "che Caserta è un capoluogo di provincia crocevia di turisti e lavoratori pendolari, motivi per i quali qualche tempo fa avevamo propostoall'amministrazione di varare regole sui cosiddetti tempi della città. Ho sostenuto le difficoltà dei commercianti, poiché in questa fase di desertificazione industriale non venisse meno l'unica leva economica che ancora regge nella provincia, ma ho anche rappresentato al sindaco le difficoltà del comuni cittadini che stanno trovando immensi impedimenti anche nelle cose più semplici. Purtroppo ho registrato divisioni ed accuse tra gli altri partecipanti alla riunione ed una dietrologia lontana dai reali problemi della gente".

Fonte: comunicato stampa

L'ultimo contributo nella lotta alla celiachia, è una ricerca dal Centro europeo per lo studio delle malattie indotte da alimenti dell'Università.


(dal settimanale nazionale Panorama diretto da Maurizio Belpietro)
L'intuizione è di Sara Santagata, 26 anni,di Alife , laurea in biotecnologie e ora al secondo anno di dottorato. Ogni giorno la ricercatrice analizza i tessuti dell'intestino e le cellule del sangue prelevate a pazienti con la malattia celiaca, l'intolleranza alimentare più diffusa in Occidente e per la quale esiste un solo rimedio: la dieta senza glutine. I celiaci non possono mangiare pane, pasta, pizza, biscotti, tutti gli alimenti che contengono cereali come frumento, farro, orzo, segale e avena. Basta uno strappo alla regola per scatenare la malattia.Qual è stata la sua intuizione?Ho visto che solo alcune sequenze della gliadina, la proteina tossica per i celiaci, inducono una reazione molecolare che facilita l'infiammazione dell'intestino. Con Maria Vittoria Barone, che coordina la ricerca, e Salvatore Auricchio, direttore dell'Elfid, abbiamo chiarito come agiscono queste sequenze quando entrano in contatto con le cellule.Perché è importante questa scoperta?Capire quali sono i meccanismi che scatenano la malattia potrà consentire di produrre cereali privi delle sostanze tossiche per i celiaci e verificare se tutti i cereali sono dannosi.Come mai ha deciso di dedicarsi a questo filone di ricerca?La celiachia è una malattia molto comune: colpisce una persona su 100. La ricerca in questo campo potrà migliorare la vita quotidiana di migliaia di persone oggi costrette a rinunciare anche a una pizza con gli amici.Quali effetti provoca la celiachia?Vomito, diarrea cronica e malnutrizione, ma anche anemia da carenza di ferro e ritardo della crescita. Forme atipiche della celiachia possono inoltre causare malattie del sistema nervoso, ostetriche, del fegato, delle articolazioni, della pelle. Tutte guaribili, per fortuna, eliminando il glutine dalla dieta.È vero che la maggior parte delle persone ignora di essere intollerante al glutine?Per ogni caso di malattia conclamata ce ne sono altri 10 di celiachia silente, senza manifestazioni cliniche.Come si arriva alla diagnosi?Una biopsia intestinale permette di individuare con certezza la malattia.Avete già individuato cereali alternativi da introdurre nella dieta dei celiaci?Abbiamo cominciato ad analizzare i grani ancestrali.Come avvengono queste indagini in laboratorio?Mettiamo in contatto i tessuti intestinali, prelevati con biopsia, e le sostanze alimentari potenzialmente tossiche per i celiaci, poi studiamo la reazione al microscopio e con tecniche di citofluorimetria. Altro metodo di indagine è l'esame delle cellule del sangue.In che cosa consiste?Estraiamo dal sangue monociti e cellule dendritiche per individuare la presenza della citochina, l'interleuchina 15, molecola che svolge un ruolo fondamentale nella fase iniziale della malattia. Quest'esame avviene con l'ausilio del citoflorimetro, un apparecchio laser che consente di studiare la produzione di citochine di cellule invisibili a occhio nudo.

Articolo di Maria Pirro
Fonte: Panorama
(Nella foto Sara Santagata, 26 anni, dell'Università Federico II di Napoli. )

ESCURSIONE DEL CAI PIEDIMONTE AI MONTI LATTARI, SCALA - AMALFI.


Piedimonte Matese. Il CAI di Piedimonte Matese organizza per il 1 maggio una escursione intersocaiale con il gruppo CAI di Castellammare di Stabia, ai Monti Lattari con partenza da Scala. Questi i Dati informativi:
Partenza da Scala (360 mt.) passaggio per Minuta ed arrivo a Pontone (266 mt.) via strada. Da Pontone attacco del sentiero per la valle delle Ferriere, arrivo ad Amalfi e ritorno. Partenza: mt. 360 - Arrivo: mt. 5 - Dislivello: mt. 355 - Tempo medio: ore 5/6 ca. Possibilità di rientro a Scala con autobus della SITA .
Per i soci l’appuntamento è a Piedimonte Matese alle ore 07,30. Appuntamento a Scala, Piazza Municipio: ore 10,00. Partenza dell’escursione: ore 11,30 ca. (dopo la sistemazione nelle camere). Si raccomanda la massima puntualità agli appuntamenti indicati. Si prega di comunicare ad uno dei referenti l’adesione all’escursione.

Fonte: comunicato stampa

SAGRA DEGLI ASPARAGI A SQUILLE DI CASTEL CAMPAGNANO


Castel Campagnano. Sperando che il tempo sia clemente come tutti auspichiamo per oggi e domani 26 Aprile e per 1-2-3 Maggio 2009, in località Squille, amena frazione di Castel Campagnano, terrà banco la sagra degli asparagi, ormai giunta all’ottava edizione. Più esattamente terrà banco la degustazione di piatti tipici a base di asparagi e di vino locale (pallagrello) nei giorni 25 e 26 Aprile e 1 e 3 Maggio pranzo in piazzetta. Tutti i giorni animazioni varie, musiche latino-americane e balli in piazza. Lo ricorda l’assessore comunale Pietro Sivo, che sempre più si batte per la promozione del suo amato comprensorio adottivo.


Fonte: comunicato stampa

Via Pizzone si rifà il look.


Piedimonte Matese. Il prolungamento di via Pizzone, in località Sepicciano, è una piccola strada periferica del comune di Piedimonte Matese, ma non per questo di minore importanza. E difatti l’amministrazione comunale del centro matesino, retta dal sindaco Vincenzo Cappello, intende rifare il look a questa via di comunicazione che, nonostante sia piuttosto secondaria, viene percorsa quotidianamente da autovetture e pedoni. Attualmente, questo tratto di via Pizzone presenta notevoli imperfezioni del manto stradale: sono facilmente visibili buche profonde e dissesti vari che rendono difficoltoso il percorso e di conseguenza ne determinano l’impraticabilità soprattutto per i cittadini residenti della zona. Proprio questi ultimi, lo scorso 27 marzo, avevano presentato al Comune una richiesta scritta in cui si sollevava la necessità di un intervento urgente da parte dell’amministrazione volto alla sistemazione della strada rurale, un’urgenza causata della sua impercorribilità sia per pedoni che per veicoli in genere. È stato dunque a fronte di tale richiesta che l’Ufficio Tecnico si è subito attivato ad effettuare un apposito sopralluogo, riscontrando l’effettiva impraticabilità della via e il pericolo costituito dalle buche. La giunta comunale di Piedimonte, su spinta dell’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ferrante(nella foto), ha pertanto approvato il programma di intervento elaborato dall’ingegnere Raffaele Macchione, e l’assegnazione di un fondo complessivo di 12mila euro per la sua attuazione.

Michele Menditto

ESCE 'JUNGER E SCHMITT.DIALOGO SULLA MODERNITA'' DI LUIGI IANNONE .


Roma, (Adnkronos) - Ernst Junger e Carl Schmitt, pur avendo fatto parte di quella grande corrente di pensiero anti-moderno che fu la Rivoluzione Conservatrice, hanno avuto come tratto comune l'aver anticipato le trasformazioni e le pulsioni del nuovo secolo. Questi due grandi pensatori tedeschi si sono lasciati alle spalle, almeno da un punto di vista dell'elaborazione teorica, l'esperienza traumatica dei conflitti mondiali e dei totalitarismi e, sin dal primo dopoguerra, sono andati oltre, intercettando le degenerazioni e le fughe in avanti della modernita'. Lo hanno fatto con stili diversi, pur percorrendo per larghi tratti sentieri paralleli. Un libro di Luigi Iannone, 'Junger e Schmitt. Dialogo sulla modernita'' (introduzione di Marcello Staglieno, Armando Editore), e' un tentativo di riproporre in maniera non apologetica due tra i maggiori e piu' contestati pensatori del Novecento, e nello stesso tempo di vantare i loro meriti pionieristici: Schmitt e' un pensatore che critica aspramente la modernita' e lo fa sin dai suoi scritti giovanili; Junger ha invece letto nella paura uno dei segnali di questo nostro tempo.
In queste pagine Iannone, studioso del pensiero conservatore e gia' autore di altri apprezzati contributi tra i quali 'Giuseppe Prezzolini, intellettuale politicamente scorretto' e 'Storia, Europa e Modernita'. Intervista ad Ernst Nolte', fa notare come il senso di angoscia e l'accrescersi dell'ansia ma anche un sentimento di sradicamento, di cui ha parlato Simone Weil, tolgano all'uomo contemporaneo ogni certezza. I due giganti del pensiero hanno letto la modernita' da postazioni diverse: Schmitt si e' servito del linguaggio giuridico, Junger utilizzando una nuova semantica. Entrambi consapevoli che ormai siamo costretti ad inseguire la Tecnica e che non la governiamo. L'uomo dunque che abdica di fronte al progresso. Questi due intellettuali sono riusciti a leggere in controluce le prospettive del mondo moderno, senza l'imposizione di un metodo rigoroso, almeno per quanto riguarda Junger, ma grazie a un ventaglio di variazioni ideologiche.

Fonte:comunicato stampa

Il Cabaret festival al rush finale.


SORRENTO ‒ Nella penisola c’è un gran fermento. È tutto pronto e gli inviti sono già finiti. La trepidazione è per il Cabaret festival - Premio Totò alla comicità, che alla finale di quest’edizione, la quinta, venerdì 24 al teatro Tasso, ospiterà Enzo Gragnaniello, Lello Arena, Bruno Garofalo e Marina Confalone, a ciascuno dei quali sarà conferito un premio alla carriera.
Ma i protagonisti della serata saranno come al solito gli otto finalisti che si contenderanno il prestigioso premio Totò e gli altri riconoscimenti previsti: sono Antonio Filippelli, Maria Stefania Pellegrino, Simone Perinelli, Giovanni Portesi, Antonella Prisco, i Senza ’n euro, Simone & Andrea, i Topìbos. Anche gli spettatori votano: a decretare chi potrà ritirare una delle ultime statuette realizzate dal compianto maestro dell’arte presepiale Giuseppe Ferrigno sarà come sempre una combinazione tra i voti della giuria di qualità, presieduta da Liliana de Curtis, e le preferenze espresse dal pubblico in sala. Altri premi sono previsti: il premio all’artista o gruppo che ottiene il maggior punteggio da parte della stessa giuria tecnica, il premio all’artista o gruppo più votato dal pubblico, il premio per la migliore interpretazione, il premio per il miglior testo e infine il prestigioso premio della critica, assegnato dai giornalisti.
Lo spettacolo, condotto da Teresa Ciardi e Gianni Simioli con la partecipazione di Francesco Cichella e Ivana Fusco, per la regia di Pio Pinto, fondatore del Premio e presidente dell'Ami, sua promotrice, vedrà tra l'altro la partecipazione dell’Accademia Tasso.
La giuria di qualità è composta da Liliana de Curtis e Bruno Garofalo nonché il regista Gennaro Capasso, la giornalista Virginia Maresca, l’attore Corrado Taranto e Piero Pacchiarotti, fondatore di CivitaFilm, partner dell’evento, la cui realizzazione è stata possibile anche grazie alla Provincia di Napoli e all’amministrazione comunale sorrentina.

Fonte: comunicato stampa


Lettera aperta di Antonio Di Pietro a Dario Franceschini.


Lettera aperta di Antonio Di Pietro a Dario Franceschini
Caro Dario, ti scrivo per manifestare nuovamente la piena disponibilità dell’Italia dei Valori a raggiungere, con il Partito democratico, un’alleanza in tutte le amministrazioni che andranno al voto il prossimo 6 e 7 giugno. A prescindere dal fatto che l’alleanza già c’è nella quasi totalità delle amministrazioni, posso dirti, già da ora, senza se e senza ma, che anche alle elezioni provinciali di Potenza, Matera e Barletta, Idv è pronta a entrare in coalizione da subito.
E nelle rimanenti realtà, pochissime, vi è ancora lo spazio per evitare divisioni. Non posso nasconderti, però, l’amarezza provata nel leggere dai giornali le tue accuse, come quella che l’Idv sarebbe pronta a rompere la coalizione. Sai bene, invece, che proprio tu non hai nemmeno risposto alla richiesta di incontro che ti avevo sollecitato giorni fa, allo scopo di definire le alleanze ancora mancanti. Vedi Dario, non abbiamo alcuna intenzione di inseguire il Pd in una campagna elettorale «fratricida». Sarebbe una scelta miope e dannosa per il Paese che porterebbe alla vittoria di una destra autoritaria e illiberale, pronta a fare a pezzi la nostra Costituzione. Per cui questa risposta, che ritengo doverosa al fine di fare chiarezza nei reciproci comportamenti, sarà anche l’ultima da parte mia. Vorrei ricordarti, allora, che il tuo partito, ormai da mesi, con un interminabile numero di dichiarazioni, non ha perso occasione per ribadire che l’alleanza era finita. Nonostante questo, e solo per senso di responsabilità, ci siamo seduti costruttivamente al tavolo della coalizione nei circa 300, tra province e comuni con più di 15 mila abitanti, che andranno al voto il prossimo 7 e 8 giugno. In questi 300 tavoli di coalizione, abbiamo accettato, di volta in volta e a seconda delle vostre convenienze, che si facessero le primarie di coalizione, oppure le primarie soltanto del Pd o che le primarie non si facessero per niente e il candidato lo scegliesse direttamente il Pd. Abbiamo preso atto che di queste trecento amministrazioni da rinnovare, soltanto in un paio di casi sia stato indicato un candidato dell’Idv. Abbiamo accettato in silenzio che il giorno dopo le primarie, come è successo un po’ in tutta Italia, il candidato del Pd perdente, uscisse dalla coalizione e facesse una propria lista, contro il vincitore, sempre del Pd. Mi rendo conto che non hai potuto accettare l’incontro che ti avevo chiesto, non per ostilità verso Italia dei Valori, ma perché spesso non siete in grado di dare indicazioni al territorio e di spiegare ai vostri rappresentanti che una coalizione deve scegliere il candidatomigliore e più autorevole, a prescindere dal partito. Comprendo la difficoltà dato che i vostri non ascoltano neanche la ragione dei numeri, quando non è a loro vantaggio. Come a Campobasso, dove noi abbiamo più del 30% dei voti e il Pd all’incirca il 20%, ma vuole comunque il sindaco. Comprendo tutto questo. Mi sarei aspettato però che anche tu non solo comprendessi, ma che riconoscessi che solo degli ingenui, quali noi orgogliosamente siamo, avrebbero accettato di entrare in coalizione a queste condizioni in ben 290 amministrazioni su 300. Dopo aver rinunciato sostanzialmente dappertutto a esprimere nostri sindaci e presidenti di provincia, nonostante i numeri ci legittimassero ad averne a decine, mi sarei aspettato di tutto, ma gli insulti, quelli no. Un’ultima considerazione. In questi ultimi 10 mesi, i vari leader del Pd hanno spiegato che la vera alleanza riformista del futuro è quella con l’Udc. Non capisco perché oggi che il partito di Casini quasi ovunque è alleato con il Pdl o, al massimo, corre da solo, tacete tutti. Alla faccia del futuro asse riformista.


Antonio Di Pietro, Presidente Italia dei Valori


Fonte: comunicato stampa Dott. Emilio Iannotta IDV Piedimonte Matese