10 aprile 2021

IL TAR CAMPANIA ACCOGLIE IL RICORSO DEI COMUNI MATESINI CONTRO IL DECLASSAMENTO DELL’OSPEDALE DI PIEDIMONTE MATESE.


PIEDIMONTE MATESE  - La prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, con sentenza n.2333/2021, pubblicata in data 9 aprile 2021, ha definitivamente accolto il ricorso proposto dal Comune di Piedimonte Matese - nella qualità di ente capofila dei seguenti altri comuni, tutti situati nell’area geografica denominata “Alto Casertano”: Alife, Baia e Latina, Castel Campagnano, Ciorlano, Fontegreca Gioia Sannitica, Letino, Prata Sannita,Pratella, Roccaromana, Vairano Patenora, Raviscanina, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico e Sant’Angelo di Alife contro Ministero della Salute, Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro sanitario per la Regione Campania, Presidenza del Consiglio dei Ministri,  Regione Campania, in persona del Presidente della Giunta, Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Caserta, per l’annullamento, previa richiesta di sospensione cautelare, del DCA n. 103 del 2018 contenente il Piano Regionale di programmazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 70/2015, Aggiornamento di dicembre 2018, nonché gli atti a questo collegati, allo scopo di evitare la declassazione e la conseguente perdita dei livelli minimi di assistenza del Presidio ospedaliero di Piedimonte Matese. L’attuale Piano Regionale, oggetto d’impugnazione, ha notevolmente modificato il precedente assetto, mantenendo Aversa come DEA di I° livello e promuovendo Sessa Aurunca e Marcianise da PSA a DEA di I° livello; Piedimonte Matese si è invece vista confermare la qualifica di PSA. Il contestato Piano di Programmazione regionale – aveva riconosciuto, a pag. 94, che il presidio di Piedimonte Matese “si trova collocato nell’area del Matese, a considerevole altitudine, a oltre 40 km da Caserta, con strade spesso impraticabili nel periodo invernale.” - indica tra gli obiettivi da perseguire la programmazione di una Unità operativa di neurologia, sebbene il presidio sia un Pronto Soccorso, proprio “per contrastare i fenomeni di mobilità passiva verso il Molise, dove a soli 43 km si trova una rilevante struttura privata accreditata in ambito neurologico attrattiva per molti pazienti campani”. Dagli atti è emerso che, nonostante l’unità di Piedimonte Matese era espressamente indicata dagli stessi provvedimenti impugnati come presidio in zona particolarmente disagiata, i servizi garantiti in fase di programmazione appaiano non adeguati per provvedere al fabbisogno, soprattutto se rapportato alle condizioni territoriali montane e premontane della zona ed alla vasta area di riferimento in cui insistono oltre una decina di comuni dei quali l’amministrazione ricorrente è capofila. La soluzione adottata dal DCA n. 103 del 2018, contenente il Piano Regionale di programmazione della rete ospedaliera, per il Presidio di Piedimonte Matese è apparsa eccessivamente penalizzante e non razionale, in quanto i residenti di Piedimonte Matese, o in uno dei comuni del comprensorio, per fruire dei servizi di una DEA di I livello, sono costretti a percorrere 65 chilometri per raggiungere la struttura di Sessa Aurunca oppure a recarsi ad Isernia, all’inferiore distanza di 56 chilometri, tuttavia situata in altra Regione, in questo modo viene di fatto smentito l’intento di “contrastare i fenomeni di mobilità passiva verso il Molise”. I comuni ricorrenti avevano evidenziato anche che, qualora un paziente versi in condizioni di criticità a causa di una grave compromissione di uno o più organi o apparati, l’eventuale trasporto presso altre strutture sanitarie - evenienza frequente nel caso di realtà montane - richiede un’adeguata stabilizzazione dei parametri vitali in relazione alle relative condizioni cliniche, tramite l’erogazione del trattamento medico necessario ad assicurare, con ragionevole probabilità da un punto di vista medico, che non si determini alcun deterioramento delle condizioni di salute del paziente durante il trasferimento da un ospedale ad un altro. Considerato tutto ciò la prima sezione del  Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto parzialmente il ricorso, con conseguente annullamento del Decreto del Commissario ad acta n.103 del 2018, esclusivamente nella parte in cui dispone l’azzeramento dei posti letto dell'UOC di ortopedia, chirurgia generale, anestesia e rianimazione del Presidio di Piedimonte Matese, declassandolo in USD; respingendo il resto ed, in particolare, la mancata qualifica del Presidio stesso come DEA di I° livello nonché la richiesta di riesame per il diniego della preservazione del punto nascita.

Pietro Rossi