22 luglio 2021

MUSICA E CHIMICA PER I RAGAZZI DEL GREST DI AGP.

PIEDIMONTE MATESE  - L’Edizione 2021 del Grest organizzato dalla Parrocchia di AGP di Piedimonte Matese, anche nella fase finale, continua a stupire. Due Laboratori inediti, Musica e Chimica, due esperienze formative interessanti e stimolanti, per i nostri ragazzi: tutto questo all'Oratorio San Filippo Neri, questa mattina. 

L’Esperienza del Grest per questi ragazzi e adolescenti della parrocchia di AGP, reduci da un anno scolastico “fluttuante”, fra didattica mista e lezioni interattive in quelle aule virtuali a volte troppo “piccole” per accogliere le emozioni di tutti , ha rappresentato veramente la voglia di ritrovarsi, di condividere “spazi di libertà” nei quali sentirsi fisicamente vicini, al di là di quegli sguardi che per mesi hanno raccontato le paure, i disagi, il senso di immobilità e la consapevolezza di essere parte integrante di una relazione privilegiata e insostituibile con l’altro. L’oratorio estivo, ha commentato il Parroco Don Emilio Salvatore

è una grande occasione educativa da non perdere, incrociando i bisogni di tante famiglie e svolgendo un servizio prezioso con tutte le opportunità per vivere l’esperienza di una nuova “normalità”, mettendoci ancora una volta al servizio dei ragazzi a tempo pieno e con tutta la gioia che la nostra fede ci dà.

Pietro Rossi

 

I volti della pizza dopo la pandemia, Gianfranco Ciaramella è innovazione a Pinetamare.


C
ASTEL VOLTURNO
. I nuovi volti della pizza dopo la pandemia da “Anema e Core”, presso Pinetamare, dove si ritorna al sapore tradizionale di un piatto tipico del luogo, invidiato in tutta Italia e nel mondo. Gianfranco Ciaramella, proprietario della Ristopizzeria, ha coltivato questa passione fin dall’età di dieci anni, quasi come un gioco, per puro piacere presso il ristorante degli zii. Da lì è nato l’amore per questa attività: non un semplice lavoro, ma una passione prima di tutto. Un vero e proprio sogno per tutti quelli che vogliono svolgere nella vita ciò che amano e, naturalmente, la conseguenza diretta è impegno e completa dedizione, coinvolgimento totale di sé stessi nella propria attività. Un grande talento coltivato da Gianfranco fin da giovanissimo, seppur non abbia ricevuto fin da subito l’appoggio familiare. Il padre non desiderava minimante per lui questo futuro, al contrario avrebbe voluto intraprendesse la carriera militare. La costanza, la forza ed il desiderio, per la fortuna di tutti coloro che mangiano la sua pizza, lo hanno accompagnato nella realizzazione del suo sogno. Oggi per il padre è diventato un idolo, una grande gioia. Gianfranco porta il suo talento sulle tavole dei suoi clienti, amici, parenti, concittadini, turisti e tutti coloro che, almeno per una sera, vogliono non solo mangiare una semplice pizza, ma sentire il sapore della storia, della passione e della tradizione. Le sue prime esperienze risalgono alla maggiore età, quando ha iniziato a conoscere varie realtà. Lavorare per diversi locali e catering ha fatto “lievitare” in lui il desiderio di mettersi in proprio. Il suo locale è nato ben 12 anni fa. Nell’occasione chiamò a lavorare il signor Mariano, originario di Forcella, grazie a cui ha accresciuto il suo amore nell’impastare la pizza: non è solo unire acqua e farina e far lievitare, ma è accarezzare la pasta, guardarla, instaurare con essa un dialogo d’amore. Gianfranco ha aperto il ristorante, ma non sapeva fare la pizza; grazie a Mariano, un punto di riferimento verso cui prova profonda riconoscenza, ha imparato. Da quello sguardo, Gianfranco ha voluto imparare la “poesia” di un grande maestro che gli ha trasmesso un talento. Secondo Mariano, l’allievo era ormai già pronto dopo un mese di osservazione arguta. I palati dei clienti potevano già confermare. Gianfranco già sapeva stendere la pizza e lui stesso ne era sorpreso. Da quel giorno si è ritrovato al banco, pronto a mettersi alla prova. Un talento senza dubbio innato, coltivato con gioia ed amore, tanto da giungere al suo capolavoro: la rinascita della sua pizza. Il momento della pandemia è stato sicuramente difficile, ma la pizzeria “Anema e Core” di Pinetamare non si è fermata. Per il pizzaiolo è stata una fase di riflessione, uno spunto per uscire dagli schemi, sperimentare nuove forme. Le vere risposte sono arrivate quando è stato possibile tornare ai tavoli: il riscontro non poteva che essere positivo, con una vera e propria pioggia di complimenti. La sua pizza rinasce durante il lockdown e può essere recepita attraverso i cinque sensi: per gli occhi è bellissima, per l’olfatto è odore di poesia, tradizione e storia; per il gusto è puro piacere inconfondibile; per le orecchie è pura dolcezza e per le mani è morbidezza ed impasto soffice, puro tocco delicato. L’ultima novità della casa è la realizzazione di una pizza fuori piatto, che necessita di una pala particolare per la realizzazione. Ma le novità non terminano qui: la braceria del ristorante ha avuto un tocco di innovazione, essendo stata portata a cinque centimetri di altezza. La RistoPizzeria “Anema e Core” è diventata il palcoscenico di un grande artista, il campo dove il calciatore inizia a calciare la prima volta. Non c’è un calciatore, non c’è un pallone, c’è Gianfranco con la sua pizza ed il suo staff, pronto a sperimentare, scoprire e soddisfare i clienti. Non resta che prenotare e leggere tra pomodoro e mozzarella, tanta passione e gusto.
Pietro Rossi