02 marzo 2020

IL GOVERNATORE DE LUCA INCONTRA IL MONDO PRODUTTIVO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA CORONAVIRUS.


NAPOLI - Si è appena conclusa a Palazzo Santa Lucia la riunione indetta dal presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca sull'emergenza coronavirus, invitando a partecipare tutto il mondo produttivo. Per Coldiretti Campania era presente il direttore regionale Salvatore Loffredo, che ha chiesto al presidente De Luca di sostenere le imprese agricole e il sistema agroalimentare campano con un intervento deciso verso l'accelerazione dei pagamenti di Agea, agevolando anche l'accesso al credito bancario. Gli effetti del coronavirus cominciano a farsi sentire anche sul sistema agricolo regionale, con rallentamenti nelle consegne sulle piattaforme del Nord Italia ed europee, oltre alle flessioni sul mercato mondiale. A tale proposito è stato chiesto alla Regione Campania un intervento risoluto anche per contrastare le fake news sui rischi del trasporto delle merci dall'Italia nel mondo. Il contraccolpo sul settore turistico regionale sta cominciando a colpire anche gli agriturismi, dove si registrano ingiustificate cancellazioni di prenotazioni. Infine, Coldiretti Campania ha apprezzato la decisione del presidente De Luca di non chiudere i mercati in vendita diretta sul territorio regionale. Coldiretti ha già avviato dallo scorso fine settimana una iniziativa di comunicazione sui social rivolta ai consumatori dal titolo "La campagna non si ferma", dove gli agricoltori della rete Campagna Amica invitano i cittadini ad acquistare con fiducia il cibo sano e autentico prodotto dai contadini. 
Pietro Rossi


LA CONSULTA DEL MATESE ESPRIME GROSSI DUBBI SULLA PROPOSTA DI PERIMETRAZIONE DEL NASCENTE PARCO NAZIONALE DEL MATESE.


SAN POTITO SANNITICO  - In seguito ai Consigli Regionali del Molise tenutisi in modo monotematico in data 24/02/2020 e del 28/02/2020 con mozione trasmessa al Presidente del Consiglio Regionale, al Presidente della Giunta Regionale ed all’Assessore all’Ambiente della Regione Molise,ha commentato in un nota il Presidente della Consulta del Matese Vincenzo D’Andrea (nella foto), è emersa la chiara manifestazione di contrasto tra quanto valutato dai preposti organi tecnici, nazionali e regionali e le approssimative scelte politiche, in merito alla perimetrazione del nascente Parco Nazionale del Matese. La mozione bipartisan ha chiaramente messo in crisi le decisioni politiche, emerse da criteri non tecnici e diversi dalle finalità della norma istitutiva delle Aree Naturali Protette (Legge 394/91) ma proiettati ad approssimative valutazioni dettate da logiche, verosimilmente slegate da meri criteri amministrativi. L’attenzione della società civile e degli stakeholder del nascente Parco, in primis le tante Associazioni (non solo ambientaliste) riunite nella “Consulta del Matese” presieduta da Vincenzo D’Andrea, ha dato ragione alla motivazione di creare sinergie efficaci. Una strategia comune ed univoca che continuerà, interfacciandosi con tutte le forze politiche, di entrambi le Regioni amministrative interessate dal processo costitutivo, vigilando sulla puntuale applicazione della norma e del disegno della perimetrazione, della zonazione e del collegato Disciplinare che l’ISPRA ed il Ministero dovranno tradurre nel documento definitivo.  L’attenzione delle Associazioni della Consulta del Matese su iniziative singole e sinergiche, sarà continuo anche nelle azioni propositive, soprattutto in previsione della rivisitazione e redazione di un nuovo documento ufficiale della Regione Molise. Altrettanto le Associazioni continueranno ad essere attive nel sollecitare la Regione Campania, ad oggi latitante e ingiustificatamente distratta dal prossimo appuntamento elettorale regionale. Il supporto delle Associazioni della Consulta del Matese sarà immutato, purché le finalità della norma quadro sia rispettata integralmente, anche col supporto delle professionalità qualificate. In definitiva le Associazioni confermano quanto già ribadito in precedenti comunicati, riassunti nei seguenti punti: basarsi sulle “valenze ambientali” già tracciate da ISPRA e presentate dal MATTM alle Comunità, con integrazioni/correzioni che tengano conto delle intime necessità di talune aree; evitare tutte le aree condizionanti e detrattive nei confronti di un’Area Naturale Protetta ma includendo assolutamente le aree da rinaturalizzare in corso di sviluppo, deturpate dall’intervento antropico ma comunque di enorme valore naturalistico, culturale e socio-economico; Tener conto, per le linee di confine, ogni elemento inequivocabile quale importanti corsi d’acqua o vie di comunicazione e non linee tracciate a convenienza dell’uno o dell’altro singolo (o lobbistico) “portatore di interesse”; La “zonizzazione” deve derivare innanzitutto dall’esigenza delle valenze naturalistiche ma tenendo fortemente conto delle esigenze tradizionali delle popolazioni indigene, basandosi esclusivamente sulle attività economiche e sociali “sostenibili” per tali aree e per finire le “norme provvisorie di salvaguardia” devono essere supportate da “regolamenti” specifici per le attività da svolgersi, in rapporto a quanto previsto dall’art.11 della L. 394/1991.
Pietro Rossi