18 novembre 2022

Convegno contro la violenza sulle donne a Piedimonte Matese

PIEDIMONTE MATESE - Non solo il 25 novembre ma ogni giorno è il giorno giusto per dire no alla violenza sulle donne. E’ per questo che l’Ambito Territoriale Sociale C4 con il presidente dott. Emilio Iannotta ed il Comitato per le Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere guidato dalla presidente avv. Olimpia Rubino hanno organizzato un convegno sul tema della violenza di genere che si terrà sabato 19 novembre con inizio alle ore 10,30 al Museo civico “Raffaele Marrocco” MUCIRAMA di Piedimonte Matese. L’evento vanta il patrocinio morale della Regione Campania, del Comune di Piedimonte Matese, della Comunità Montana del Matese, del Parco Regionale del Matese, del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere e della Diocesi Alife- Caiazzo. Esperti dei vari settori analizzeranno gli aspetti legali, sociali, psicologici ed educativi delle relazioni violente e delle loro ripercussioni sui soggetti più deboli cioè i bambini. Il convegno, che negli intenti degli organizzatori intende valorizzare l’educazione sentimentale, l’ascolto e la formazione degli operatori sociali quali strumenti essenziali di prevenzione, vedrà la partecipazione delle locali Autorità civili, del mondo dell’Associazionismo e degli Istituti Scolastici presenti sul territorio. Inoltre vi è grande attesa per l’intervento di Sua Eccellenza Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo delle Diocesi di Teano-Calvi ed Alife-Caiazzo. Al termine del convegno verrà installata una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, per sensibilizzare la collettività- attraverso un segno tangibile ed imperituro- ad una tematica di grande attualità, affinchè la cultura della parità e del rispetto dei diritti civili si diffonda, anche alle giovani generazioni, divenendo sempre più parte integrante e consolidata del comune sentire e del modus vivendi dei cittadini matesini.

Pietro Rossi

 

LA CORTE DI CASSAZIONE DICHIARA INAMMISSIBILE IL RICORSO DI DE CRISTOFARO PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI PPC DI CASERTA.

CASERTA - La vittoria della lista Architetti Uniti capeggiata da Raffaele Cecoro alle elezioni per il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Caserta è regolare ed è avvenuta nel pieno rispetto delle regole. A certificarlo la Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile l’ennesimo ricorso presentata dall’ex presidente Enrico Domenico De Cristofaro, condannato anche al pagamento delle spese di giudizio, e messo così la parola fine alla lunga sequela di reclami dell’ex sindaco di Aversa che proprio non accettava la cocente sconfitta riportata nel marzo 2021 allorchè non solo perse le elezioni, ma né lui né alcuno dei candidati della sua lista furono eletti in seno al Consiglio dell’Ordine di Terra di Lavoro.  Con sentenza resa nei giorni scorsi dalla Prima sezione civile della Corte Suprema, presieduta dal magistrato Dott. Francesco Antonio Genovese che ne è stato anche relatore, i giudici ermellini hanno bocciato il ricorso di De Cristofaro, difeso dall’avv. Renato Labriola, avverso la “Decisione n. 23/2021” assunta, nel luglio dello scorso anno, dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che, a sua volta, sempre su ricorso dello stesso ex presidente, ne aveva esaminato e bocciato uno ad uno tutto i motivi, sancendo la piena corrispondenza delle decisioni dell’Ordine, difeso dall’avv. Luigi Adinolfi, alle norme vigenti ed il rispetto assoluto di tempi e modalità nella indizione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio, dichiarando così valido e legittimo il percorso seguito la scorsa primavera dall’Ordine presieduto ancora oggi da Cecoro, la cui lista aveva fatto cappotto conquistando tutti i seggi a disposizione. I magistrati di Cassazione hanno criticato il ricorso di De Cristofaro, le cui tesi “non si confrontano minimamente con la complessiva ratio decidendi…” e “dimentica completamente” le disposizioni di cui all’art. 360, c. 1, n. 5 c.p.c.”, aggiungendo che parte dei motivi sono inammissibili “per evidente carenza di autosufficienza”. Pertanto, i giudici hanno anche condannato De Cristofaro al pagamento delle spese di giudizio sostenute dall’Ordine degli Architetti PPC di Caserta, liquidate in € 5.000,00 per compensi, oltre alle spese forfettarie nella misura del 15%, agli esborsi liquidati in € 200,00, ed agli accessori di legge,  e dato atto della sussistenza dei presupposti processuali per il versamento, da parte dello stesso ex presidente, dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello previsto per il ricorso. “La clamorosa pronuncia di inammissibilità della Corte di Cassazione è la prova della manifesta infondatezza del ricorso, chiudendo così definitivamente la vicenda delle elezioni del Consiglio dell’Ordine per il quadriennio 2021-2025. La Prima Sezione della Suprema Corte ha ritenuto corretto l’operato dell’Ordine e ha stigmatizzato l’ennesimo reclamo del mio predecessore che, speriamo, a questo punto si metta l’animo in pace ed accetti la volontà della stragrande maggioranza degli architetti casertani di voltare pagina rispetto alla sua gestione, tanto da non averlo eletto neppure in minoranza”, dichiara Raffaele Cecoro.  “De Cristofaro ed i suoi fedelissimi, nessuno dei quali eletti, hanno tentato a più riprese di sovvertire l’esito delle urne a suon di ricorsi, del tutto pretestuosi, al solo scopo di gettare fango sulle elezioni svoltesi regolarmente, ma sono stati sconfitti anche stavolta.  Come Consiglio che ho l’onore di guidare con il nostro movimento Architetti Uniti, andremo avanti più motivati che mai con le tante iniziative che stiamo attuando a favore di tutti gli iscritti, nessuno escluso, recuperando per l’Ordine un ruolo centrale sul territorio ed un’azione da protagonista a livello professionistico mai registrata prima”, conclude il presidente degli Architetti PPC di Caserta.

Pietro Rossi