31 luglio 2011

Ferie d'agosto, l'Italia degli anni '90 ritratta da Paolo Virzì.


Arienzo. Agosto, il mese per antonomasia delle vacanze, garantisce comunque una dose di buon cinema  a chi rimane in Valle Caudina o in Valle di Suessola: per il settimo appuntamento della rassegna cinematogrfica Una lunga estate calda, curata dal giornalista e critico cinematografico Mario Tirino, presso il Bistrot Caffè Letterario di Arienzo (CE), sarà proiettato domani sera alle 22 Ferie d'agosto (1995), seconda opera del livornese Paolo Virzì. Sceneggiata da Francesco Bruni, la storia si concentra su due gruppi di vacanzieri: il primo, "capeggiato" dallo scrittore e giornalista Sandro Molino (Silvio Orlando), con la compagna Cecilia (Laura Morante) e una variegata combriccola di intellettuali di sinistra, che fumano marijuana e cantano canzoni d'autore; il secondo, guidato dal classico negoziante arricchito e burino, Ruggero Mazzalupi (Ennio Fantastichini), composto da due famigliole con suocera al seguito, che ascoltano musica ad alto volume, pretendono il televisore a colori e appartengono al genere dei classici "caciaroni" romani.
L'occhio di Virzì è acuto: il film non manca di sottolineare, tra le righe, i vizi e i limiti, sia della neoborghesia cafona, cresciuta nel mito dell'evasione fiscale e dell'ignoranza al potere, sia dell'intellighentsia di sinistra, affetta da elitarismo e settarismo, incapace di comprendere i mutamenti sociali in atto nel Paese. Le differenze economiche, culturali, sociali tra i due "schieramenti" ritraggono un'Italia – quella degli anni '90 – le cui fratture sono ancor oggi ben visibili e stanno minando alla base la stessa democrazia e costituzionalità del sistema politico nostrano. Da rimarcare il lavoro di un cast stellare che, oltre ai citati Orlando, Morante e Fantastichini, annovera Sabrina Ferilli, Piero Natoli, Antonella Ponziani, Paola Tiziana Cruciani, Gigio Alberti e, in ruoli minori, Teresa Saponangelo, Mario Scarpetta, Rocco Papaleo. Il Bistrot Caffè Letterario, con la direzione artistica di Luigi Carfora,  prosegue nel suo impegno per il cinema di qualità, e, in un'offerta complessivamente quasi nulla per i cinefili della Valle Caudina (e del Beneventano) e della Valle di Suessola (e zone limitrofe), rappresenta un'oasi di benessere culturale (film, spettacoli live, libreria, wi-fi) ed enogastronomico (vini DOC, thè d'eccellenza, granite, yogurt, prodotti tipici e tanto altro ancora...).

c.s.

Agnese Ginocchio contro la chiusura reparto urologia Ospedale Matesino.

Piedimonte Matese(Ce)- Il Caso della chiusura per ferie del Reparto Urologia dell' ospedale di Piedimonte Matese, sta sollevando non poche polemiche nella comunità matesina. Riportiamo l'intervento a caldo della "Testimonial della Pace Agnese Ginocchio", che si rivolge al Direttore Sanitario dott. Alessandro Accinni con queste parole: " Egregio direttore, aspettavamo una sua risposta già sul Caso "Chiusura reparto patologia Neonatate" dell' ospedale Matesino, sollevato dal sign. Raffaele De Sisto, risposta che ad oggi non é ancora pervenuta. A dire la verità le "orecchie da mercante" non sono ben viste da chi ogni giorno si impegna per portare un pò di giustizia sociale e di difesa dei Diritti, in mezzo a una politica collusa con il potere e un sistema sanitario trasandato e disattento. A proposito della chiusura del reparto urologia nel mese di Agosto volevamo farle conoscere il nostro parere: Siamo sfavorevoli su tale decisione. Ci é stato insegnato che la professione di medico non é quella di andarsene in vacanza quanto gli pare e piace, ma di essere a servizio dei malati, specie delle fasce più deboli che sui tagli sono sempre le più penalizzate. Ecco, volevamo ricordarle che esercitare la professione di medico non significa fare carriera, ma svolgere una "missione umanitaria" che deve tentare il tutto per tutto per salvare la vita umana. Il più delle volte occorre intervenire tempestivamente per salvarla, il ritardo porta gravi conseguenze al paziente, spesso fatali. Se un reparto dell' ospedale chiude per ferie, e nel periodo di chiusura non viene assicurato neanche un servizio di supporto, come farà e a chi si rivolgerà il povero paziente che necessita di cure urgenti, al padreterno? Provi a mettersi Lei nei panni din questa gente e giudichi se la sua decisione sia coerente oppure no alla professione di Medico. Infine, il nostro consiglio é questo: Guardi come lavorano quei "Medici" che operano in territori di guerra e di frontiera, quali quelli di "Emergency" e i "Medici senza frontiere" che non vanno mai in vacanza, tra l' altro i loro ospedali non godono neanche di tanti servizi e macchinari che invece posseggono i nostri ospedali. Guardi l'esempio di questi Medici Umanitari che praticano con i fatti e non solo a parole, quel "patto- giuramento di Ippocrate" e si faccia per favore "l'esame di coscienza".Tutto ciò é davvero assurdo! Distinti saluti". 

Agnese Ginocchio - Presidenza "Movimento Internaz.per la Pace e la Salvaguardia del Creato-III Millennio"

Via libera ai lavori. La Alcas dovrà pagare anche mille euro al Municipio e mille euro alla ditta La.Bit. che era aggiudicataria dei lavori.

PIEDIMONTE MATESE.Via libera ai lavori di rifacimento di alcune strade di Piedimonte Matese. Il Comune, infatti, ha vinto il ricorso al Tar presentato da una ditta esclusa. Il tribunale regionale amministrativo ha condannato la “Alcas s.r.l.” al pagamento delle spese relative al giudizio, liquidate in 2000 euro da ripartirsi in 1.000 euro in favore del Comune di Piedimonte Matese e in 1.000 euro in favore della La.Bit. s.r.l. Era stata quest’ultma azienda ad aggiudicarsi i lavori, ma la Alcas aveva presentato ricorso bloccato di fatto tutti gli interventi predisposti dall’amministrazione comunale. A seguito dell'espletamento di una gara i lavori furono appaltati qualche mese fa dal Comune di Piedimonte Matese alla ditta “La.Bit” di Ponte, in provincia di Benevento, vincitrice della gara per la somma di 308mila euro. La determina di aggiudicazione però fu impugnata dalla ditta Alcas di Piedimonte Matese davanti al Tar. I lavori previsti sono il rifacimento del manto stradale di via Monte Muto, via Salvo d'Acquisto, via Antonio De Cesare, via Dante Alighieri, e per la frazione di Sepicciano via Campo e via Pizzone. Gli interventi oltre a prevedere la messa a nuovo dell'asfalto in strade centralissime, in alcuni casi prevede anche l'ammodernamento dei marciapiedi, come nei casi di via Monte Muto, via Alighieri e via De Cesare.

Fonte: Corriere di Caserta

Un festival fuori dal coro.

Gallinarock festival nuovi talenti, quest’anno alla seconda edizione, sta facendo parlare molto di se e raccoglie notevoli interessi e simpatie a cominciare dai frequentatori dei social network fino ai grandi nomi di produttori e talent scout del mondo della musica dell’intero panorama nazionale. Tutti gli operatori del settore musicale suggeriscono nomi di artisti e gruppi per far maturare loro una straordinaria esperienza professionale o per ottenere una primissima visibilità, vedi ad esempio la partecipazione della rock band veronese L’OR fortemente voluta da Alexandra Loria promoter/management dell’etichetta One e Music di Roma diretta e fondata da Gianni Errera che ha lavorato all'ultimo album (EP) di Alexia titolato Stars, come direttore artistico – www.oneemusic.com.. La formula adottata, quella di portare in piazza all’attenzione di una grande platea artisti e gruppi emergenti, spesso ai primi passi della carriera professionale, appassiona un pubblico di tutte le età perché tutti, in un modo molto spontaneo, apprezzano e si sentono coinvolti di un percorso musicale di tanti giovani senza essere imprigionati e condizionati da carriere già compiute.
GalloGallinarock è soprattutto una grande festa” afferma Luigi Vacana, che oltre ad essere il presidente di Gallinarock è anche l’assessore alla cultura del Comune di Gallinaro e il presidente dell’Associazione Culturale Talenti organizzatrice del festival, “grazie anche alla nostra filosofia per la quale i partecipanti vivono soprattutto un momento di incontro dove ognuno suona con e non contro gli altri anche se non mancheranno momenti di sana competizione in cui tutti cercheranno di aggiudicarsi il premio, un video che sarà girato per la presentazione del gruppo vincitore o per un brano da esso eseguito che costituirà per il futuro un validissimo mezzo di partecipazione agli operatori del mondo della musica rock”.

Questa filosofia” continua Luigi Vacanaè assolutamente vincente ed intorno ad essa si stringono e si entusiasmano le più svariate figure della società. Esperti di comunicazione, grafici, sociologi, giornalisti, agenzie di eventi e spettacolo, artisti, imprenditori si avvicinano fornendo un’idea per migliorare e per rendere più originale questo freschissimo appuntamento con la musica rock perché tutti vogliono dare una opportunità a tanti ragazzi molto giovani e perché tutti sono coscienti che molti di essi sono capaci di aggregare ed aggregarsi sotto un unico comune denominatore quello della musica costituendo per molti di un’occasione sana e virtuosa come alternativa ad una crisi di valori e d'identità che porta un numero sempre maggiore di ragazzi ad accostarsi alle droghe e alle dipendenze”.

luigivacanaMa Gallinarock non è solo questo” aggiunge Luigi Vacanasono in cantiere moltissime iniziative che faranno parlare molto del nostro festival.
Molte di esse proprio in questi giorni sono in fase di attuazione da parte di un nutritissimo gruppo di collaboratori e simpatizzanti magistralmente diretti dal produttore esecutivo Nicola D’Annibale già autore dello sviluppo di straordinarie iniziative del nostro territorio come la rivista Qui magazine e il settimanale Qui Sette, per citarne alcune fra le ultime ma anche altre che hanno segnato la storia della nostra provincia come Sirio Tele Radio e il Sirio Festival Karaoke che negli anni dal 1994 al 1996 entusiasmarono le piazze di tutto il centro Italia, e che seppero affiancare all’esibizione canora in piazza di sconosciuti, nomi come Simonetta Pravettoni, Nina Soldano, Manuela Arcuri, Valeria Marini, Giorgia e Nek, che fa in modo che Gallinarock sarà un'esplosione di originalità, un contenitore musicale di proposte fuori 'dal coro' destinata a far parlare molto di se”.