26 settembre 2008

L’ITALIA…….UN PAESE CIVILE ?!?!


Capo di Leuca (Salento) - Un ragazzo affetto da Sindrome di Down,costretto a denudarsi e a masturbarsi mentre il “branco”,coetanei di 15/17 anni,riprendevano soddisfatti la scena.
Assago (Milano)- Nel punto vendita della Carrefour,un bimbo di quattro anni,affetto da Autismo,viene umiliato e maltrattato in malo modo assieme alla madre,tanto da sentirsi urlare “se tuo figlio non è normale,non portarlo in mezzo alla gente”.
Bari (Puglia)- Un giovane disabile,assieme alla mamma,viene multato di 50 euro sopra un pulman ,solo perché aveva dimenticato di rinnovare l’abbonamento annuo,rilasciato gratuitamente,i controllori non contenti,dicono alla mamma”il ragazzo ha la pensione,può pagare pure il biglietto”.
Torino (Piemonte)- In un Istituto Tecnico per Grafici Pubblicitari,quattro studenti tra i 16/17 anni,spintonano,insultano,deridono ed umiliano un compagno di scuola diversamente abile,girano un filmino e lo mettono in rete.
Piazza Armerina (Sicilia)- Due giovani uno di 28 anni e l’altro di 16 anni,picchiano a sangue,a colpi di pietra un 36enne diversamente abile,per rubargli la pensione di invalidità.
Legnano (Milano)- Nel Centro Socio Educativo,un bimbo di 13 anni,viene picchiato da due assistenti del centro.
Roma- Su un autobus un giovane diversamente abile,sventa uno borseggio ai danni di una donna anziana,uno dei tre borseggiatori,lo aggredisce con un pugno,apostrofandolo “sporco Down,fatti i fatti tuoi” nessuno degli uomini presenti sul mezzo,interviene per aiutare il ragazzo.
Fidenza (Parma) –Un bimbo diversamente abile di 9 anni,viene picchiato dal maestro di sostegno,perché “il bimbo è iperattivo”.
Potrei continuare con altre storie,tante e tante,troppe,ma cosa sta succedendo ? Io non sono in grado di dare una spiegazione,però quello che posso dire è,che quelli che ci rimettono sono sempre i piu’ deboli,in questo caso i diversamente abili.Potrei parlarvi dell’Articolo 2 Comma 4 Legge 67 del 1 marzo 2006 che tutela i portatori di Handicap,ma qui non è in discussione la Legge,ma il buon senso della gente !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Roberto.diiorio@alice.it

Convocato il Consiglio comunale a Castel Campagnano.


Castel Campagnano. È programmato per le ore 19 del prossimo martedì 30 settembre, salvo clamorosi imprevisti, lo svolgimento del Consiglio comunale, come si evince dal seguente Ordine del giorno diramato dal sindaco Giuseppe Di Sorbo: “Ai sensi e per gli effetti dei vigenti Statuto e Regolamento, invito i consiglieri comunali nell'edificio comunale in via Municipio per la seduta pubblica del Consiglio comunale, in sessione ordinaria ed in prima convocazione, per il giorno trenta del mese di settembre 2008 alle ore 19:00 ed in seconda convocazione per il giorno primo del mese di ottobre alle ore 19:00, per discutere il seguente ordine del giorno: 1) Approvazione verbali di deliberazioni di precedente seduta. 2) Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione stato di attuazione dei programmi 2008 (art. 193 del D.L.vo n. 267/2000) 3) Ratifica deliberazione della Giunta Comunale n. 82 del 09.09.2008 ad oggetto” Variazioni al bilancio esercizio finanziario 2008”.


Fonte: teleradionews

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SANDRO DE FRANCISCIS.


Caserta. “Esprimo la mia vicinanza e sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e al corpo della Polizia di Stato – ha scritto De Franciscis –, sempre in prima linea nella difesa della legalità, consapevole del sacrificio a tutela e a difesa dei tanti cittadini onesti della Terra che mi onoro di rappresentare”. Il presidente De Franciscis (nella foto)si tiene in queste ore costantemente in contatto con gli organi di Polizia e con quelli sanitari per essere informato circa le condizioni dell’altro agente rimasto ferito nell’incidente, “al quale va – ha anche detto – l’augurio di una pronta guarigione assieme alla gratitudine per essere impegnato nello svolgimento di un gravoso compito”.


Fonte: comunicato stampa

Convegno a S.Potito Sannitico sul tema: LA BELLEZZA: LA VITA BELLA E LA VITA BUONA.


San Potito Sannitico. L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici torna, per la seconda volta nel 2008, a San Potito Sannitico con la SCUOLA ESTIVA DI ALTA FORMAZIONE. In una collaborazione ormai consolidata tra il Comune, la Pro Loco e il prestigioso Isitituto partenopeo, il prossimo 3 e 4 ottobre 2008 si terrà un incontro dal titolo “LA BELLEZZA: LA VITA BELLA E LA VITA BUONA” Relatoresarà il prof. Lucio Pepe, docente di Storia della Filosofia Antica presso l’Università degli Studi di Napoli <>. Curatore dell’evento: dott. Nino Ponzo, sociologo napoletano con l’interesse di coniugare l’umanesimo con le scienze. L’appuntamento è presso l’ECOMUSEO ALTO CASERTANO, via Sala n.2, San Potito Sannitico (CE). Questo è il Programma: Venerdì 3 ottobre ore 10.30 si parlerà di “Etica ed Estetica” ; Sabato 4 ottobre ore 10.30 sara trattato il tema - “Differenza tra mondo antico e mondo contemporaneo”. Nel corso delle due giornate saranno trattati argomenti che evidenzieranno l’importanza di un’armoniosa corrispondenza tra animo e mente, tra uomini e cose; l’importanza della libertà delle coscienze e degli intelletti; l’importanza dell’amore come strumento di conoscenza e creatività; l’importanza della giustizia, della saggezza, delle virtù pubbliche. L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli è una fondazione senza scopi di lucro, nata nel 1975 presso la sede romana dell’Accademia dei Lincei. Con la sua missione culturale invita al confronto dei pensieri, alla conoscenza storica, allo spirito critico, creando un forum in cui torni ad instaurarsi il dialogo tra gli Antichi e i Moderni, particolarmente utile in quest’epoca ossessionata dal materialismo e da forti egoismi. L’Istituto partenopeo rappresenta una sorta di scuola di educazione permanente e di circolazione sanguigna del pensiero. Collaborano alla realizzazione dell’evento: Diana Ciliberti, Rosa Di Baia, Renata Di Buccio, Antonio Di Tucci, Daniele Isacco, Nadia Maria Nacca. L’evento rientra nel quadro generale degl’impegni programmatici che l’Amministrazione Comunale di San Potito Sannitico sta attuando. La partecipazione agl’incontri è libera ed aperta a tutti. Per motivi organizzativi è gradita la prenotazione presso la segreteria organizzativa: Renata Di Buccio, tel. 320 9218 234 - sanpotito.eventi@gmail.com. Tutte le informazioni sono presenti sul sito http://sanpotitoeventi.wordpress.com/.

Pietro Rossi

Confreda alla guida della Comunità Montana: mai scelta più azzeccata. Forse.


GALLO MATESE. Le notizie recentemente diffuse dalla stampa sugli stravolgimenti nell’assetto degli enti sovracomunali, primo fra tutti la Comunità Montana del Matese, hanno lasciato alquanto perplessi gli abitanti dell’Alto Matese. In particolare, la scelta probabile di far convergere il consenso per la nuova carica di Presidente della Comunità Montana (ancora non è chiaro se della giunta esecutiva o dell’assembla generale) sul sindaco di Gallo Confreda, ha fatto aggrottare più di qualche sopracciglio. In effetti, non si può dire che al Sindaco manchino dialettica o capacità politica, testimoniati anche dai numerosi cambi di casacca succedutisi nel corso degli anni: da Forza Italia ai Socialisti (che ne avanzarono la candidatura alle ultime consultazioni provinciali a fianco di De Franciscis, poi immediatamente affossata, chissà perché…), con permanenza nella formazione della Margherita di Cappello (e dei gregari che ancora popolano la ridente località matesina), nell’ Udc di Zinzi e, proprio per non farsi mancare nulla, un presunto passaggio anche in quota Udeur. Una conoscenza approfondita, quindi, di tutte le forze politiche disponibili…Collocazioni presunte o reali, questo ancora si ignora. Solo di recente, i cittadini gallesi che si riconoscono nel P.D. di Veltroni, nel precisare che nessuna sede di quel partito è formalmente istituita a Gallo, ne hanno conseguentemente disconosciuto la titolarità allo stesso Sindaco.
Capacità politica che i cittadini stanno “apprezzando” anche nel fatto che, a distanza di poco più di un anno dalle ultime elezioni comunali, il Sindaco ha l’abilità, tutta politica, di riuscire a governare grazie alle assenze o astensioni in consiglio comunale di una minoranza consiliare “fantoccio”, riducendo a due o tre sedute (quelle indispensabili) le riunioni del Consiglio comunale, da tenersi rigorosamente in orari cui la cittadinanza è a lavoro.
Figura azzeccatissima, dunque, per la Comunità Montana del Matese, in attesa che la imminente legge regionale di riordino e la scure di Berlusconi, Tremonti e Brunetta definitivamente spazzino via questo carrozzone.

Fonte: reporte1970@libero.it

Alloggi per le giovani coppie a Piedimonte Matese, in vista il primo adempimento importante.


Piedimonte Matese. Un primo adempimento fondamentale è alle porte: scade il 5 ottobre il termine fissato dall’avviso pubblico per la presentazione delle offerte–proposte relative al programma di realizzazione alloggi per giovani coppie. Si tratta dell’esito intermedio di una fase intermedia importante nell’iter avviato dall’amministrazione comunale. La procedura iniziò quando nella primavera 2008 la giunta comunale di Piedimonte Matese ha approvato in seduta plenaria una proposta dell’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Pubblica e Privata, Attilio Costarella (nella foto), di concerto con il consigliere delegato alle Politiche Sociali, Augusto Massi, per gli alloggi alle giovani coppie e ai ceti sociali meno abbienti. Già prima l’esecutivo, in attuazione ad un preciso punto del programma elettorale della lista ‘Piedimonte Democratica’ aveva dato mandato all’allora capo dell’Ufficio tecnico comunale, Ernesto Palermiti, di predisporre tutti gli atti consequenziali. Tutti questi allegati sono stati poi approvati dalla deliberazione di giunta comunale nello scorso aprile. L’Utc ha quindi provveduto alla pubblicazione del bando di gara, con la procedura di sollecitazione agli imprenditori locali perché le legittime aspettative di tanti giovani piedimontesi e del comprensorio matesino, alle soglie dell’esperienza matrimoniale, possano essere soddisfatte, come illustrava il commento a margine del provvedimento stesso. “Le più recenti statistiche - spiega l’assessore Costarella - confermano che l’Italia è il fanalino di coda in Europa circa l’edilizia residenziale pubblica, se è vero, come è vero, che questa si attesta intorno al 6 – 8% sul suolo nazionale, a fronte del 30% di altri Paesi, come la Germania e la Francia. Sentito è il problema della carenza di alloggi per giovani coppie e ceti sociali meno abbienti anche nella stessa Città di Piedimonte Matese. Gli imprenditori interessati ed in possesso di terreni idonei potranno partecipare al bando di prossima pubblicazione. Non è necessario che i terreni siano edificabili. Infatti essi potranno essere anche agricoli o agricoli speciali. Un accordo di programma Regione – Comune potrà trasformarli in edificabili, difatti apportando una variante allo strumento urbanistico vigente (P. D. F.), ai sensi dell’Articolo 12 della Legge Regionale numero 16/2004. Ma la variazione di destinazione urbanistica sarà efficace solo se verrà realizzata l’iniziativa. Ovvero, se dopo tre anni essa non si realizzerà, decadrà automaticamente anche la variante al P. D. F. eventualmente autorizzata in sede di Accordo di Programma Regione – Comune; ed i terreni messi a disposizione dagli imprenditori privati ritorneranno alla loro primitiva destinazione. E’ prevista la realizzazione di circa 80 alloggi di edilizia residenziale pubblica: quanto basta per soddisfare le esigenze emerse”.

Fonte: caiazzorinasce.it

Intervento sull' 8 per mille in calo alla Chiesa e sulla Lettera della CEI ai Cattolici per rilanciare il sostegno alla chiesa.


Alife. Dell’ Otto per mille: solo il 20% va ai poveri. Secondo voi é giusto che ai poveri sia destinato solamente un minimo di queste ingenti risorse, mentre il resto se ne va fra gli sperperi di convegni e manifestazioni, la cura dei bei edifici e del culto esteriore di nostra madre chiesa cattolica? Si é giusto che si facciano anche queste cose, ma senza eccedere per favore e soprattutto osservando un clima di sobrietà e di carità. Non si dimentichi che lì fuori, proprio fuori dalle chiese che li incontriamo sempre più spesso, vi sono tanti poveri e bisognosi… I poveri quindi possono anche morire di fame…possono pure essere abbandonati al freddo…possono morire stremati dalla stanchezza nel lungo tragitto dei mari dentro quei barconi, sui quali s’imbarcano per fuggire dalle loro terre sfruttate e violentate dal sistema di potere e di mammonai. La chiesa… quanti edifici e troppi palazzi chiusi possiede, sembra una fortezza… e quante invece sono (purtroppo) le famiglie bisognose e povere che ogni giorno devono fare i conti con una vita i cui conti non tornano mai. Queste persone vanno ancora in cerca di abitazione dignitosa e non riescono a trovarne una perché trovano le porte sbarrate, nessuno si fida di loro, gli affitti sono ingenti e dunque sono costretti a vivere in pessime condizioni da terzo mondo. Quanti i casi di disagi anche nel nostro territorio. Porte sbarrate. E nel contempo le fortezze della Chiesa chiuse altrettanto. Calano le vocazioni perché manca la vera fede, alias il carisma profetico che é dono di Dio, e gli edifici ecclesiastici dunque sono sempre più vuoti. Lo abbiamo constatato e lo constatiamo di continuo. Dunque le nostre chiese come le nostre diocesi potrebbero ospitare tanti poveri e bisognosi senza casa, perché non aprono le porte a questi che, seppur ultimi e reietti, sono sempre figli di Dio e quindi anche figli di santa madre Chiesa? Dunque é questa la vera religione? Ma di quale Cristo e di quale Chiesa stiamo parlando? ”Guaia a chi scandalizza uno di questo piccoli…ci rammentò Cristo” Noi sinceramente non ci stiamo e chiediamo alla Chiesa di fare un salto di qualità, di ritornare ad essere la Chiesa di Cristo e non di mammona. Ovviamente c’é sempre l’eccezione e nella Chiesa c’é da ricordare che (grazie a Dio) ci sono consacrati e fedeli che ancora vivono il proprio culto di fede autentico, distaccato dai beni esteriori e carico di carisma profetico come del carisma di carità missionaria. Per il resto: si ricordi l’esempio di Francesco d’Assisi che da ricco che era si spogliò di tutti i suoi beni per darli ai poveri, perché comprese che la ricchezza non era fatta di cose e di beni esteriori, bensì di interiorità, carisma, carità verso il prossimo dando esempio di coerenza alla propria fede in prima persona, così come fece Cristo, Re e Profeta della Pace!!!


Fonte: Alto Casertano-Matesino

IL TAR CAMPANIA RESPINGE IL RICORSO DELLA SOCIETA’ A.G.S. PIEDIMONTE MATESE.




Piedimonte Matese. La prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania nella camera di consiglio del 24 settembre 2008 con l’Ordinanza n.2453/2008 ha respinto la domanda cautelare proposta dall’Associazione Sportiva A.G.S. Piedimonte Matese con ricorso n.4641/2008, contro il Comune di Piedimonte Matese per l’annullamento, previa sospensione, della Delibera del Consiglio Comunale n.16 del 18.06.2008 con cui il Comune di Piedimonte Matese ha proceduto alla revoca della Concessione dello Stadio Comunale in titolarità della Società Sportiva ricorrente ed alla conseguente risoluzione del relativo contratto rep.n.37 del 06.02.2006; nonché della Delibera di G.M. n.225 dell’11 Giugno 2008, con la quale la Giunta Comunale guidata dal Sindaco Avv. Vincenzo Cappello (nella foto) ha proposto al Consiglio Comunale di disporre la descritta revoca, nonché ancora di ogni altro atto connesso e conseguente. Il TAR Campania visti, quindi, gli atti e i documenti depositati con il ricorso e la domanda di sospensione della esecuzione del provvedimento impugnato, presentati dalla Società ricorrente, ha respinto la domanda cautelare, considerando che non è ravvisabile un pregiudizio irreparabile, rimanendo garantito alla società l’utilizzo dell’impianto sportivo per l’espletamento degli allenamenti e delle partite di campionato di calcio, tenuto anche conto che le censure evidenziate nel ricorso appaiono meritevoli di esame nella più consona sede di merito. Tanto premesso, i giudici hanno ritenuto pertanto che non sussistono le ragioni di cui all’art.21 della L. 612/1971, n.1034.

Pietro Rossi

FUSCO RASSEGNA LE DIMISSIONI DA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GENERALE DELLA COMUINITA’ MONTANA DEL MATESE.




Piedimonte Matese. Il Presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese Prof. Marco Fusco (nella foto) ha presentato ufficialmente con una lettere indirizzata al Presidente della Giunta Dott. Fabrizio Pepe (nella foto), come aveva evidenziato in una intervista alcuni giorni fa, le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Generale.
Nel ringraziarLa per la fiducia che ha sempre riposto nella mia persona – ha esordito il Prof. Fusco - spronandomi a portare avanti iniziative e progetti di ampio respiro, nel confermarLe tutta la mia stima e riconoscenza, Le chiedo di accettare le mie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio. Ricopro tale carica dal 31 gennaio 2005: una esperienza amministrativa ed istituzionale che mi ha arricchito come persona e per la quale non posso non ringraziare tutti i miei collaboratori, in modo particolare la signora Onorii, tutti i dipendenti che rappresentano, di certo, il valore aggiunto di questo Ente. Nell’espletamento della mia funzione, ho sempre cercato di privilegiare in ogni rapporto, tanto con i consiglieri di maggioranza quanto con i consiglieri di minoranza, l’aspetto umano e dando la massima disponibilità su ogni questione che potesse coinvolgere i compiti istituzionali che attengono al ruolo istituzionale proprio del Presidente del Consiglio, nel pieno rispetto dello Statuto e dei Regolamenti. Nel mio ruolo e nel mio impegno politico, ho sempre tenuto in debita considerazione una massima attribuita dagli storici a Marco Aurelio: “Siamo al mondo per reciproco aiuto: come mani, come braccia, come occhi. Quindi è contro natura ogni azione di reciproco contrasto. Pregiatissimo Presidente, come consigliere espressione di questa maggioranza che governa l’Ente dal 2005, mi pongo a sua completa disposizione e metto a sua disposizione tutte le mie modeste competenze in settori che richiamano la mia preparazione professionale. Infine, pregiatissimo Presidente, voglia rappresentare agli Assessori suoi più stretti collaboratori, la mia gratitudine per il sostegno politico ma soprattutto morale e l’amicizia che mi hanno manifestato in ogni occasione. Tutto questo occupa un posto privilegiato nel mio cuore. Nel ringraziarLa anche per la vicinanza che mi ha assicurato in questi giorni, La saluto con stima e cordialità.”

Pietro Rossi