30 aprile 2012

Caos e sempre piu’ caos per i trasporti pubblici dell’Alto Casertano

Lorenzo Pezzullo
VALLE AGRICOLA -  “Sono passati 30 giorni dal fallimento dell’Acms, ha ribadito Lorenzo Pezzullo Assessore di Valle Agricola, caos e sempre piu’ caos per i trasporti pubblici dell’Alto Casertano, che collegano alcuni comuni del Matese con i centri di Piedimonte Matese, Caserta, Napoli, Venafro. Il degrado dell’Azienda Consortile si trascinava ormai da anni, ma in questi ultimi giorni ha raggiunto il culmine con l’interruzione del servizio di Trasporto Pubblico. Tale situazione sicuramente penalizza non poco i comuni del Comprensorio matesino, ed in particolare l’Alto Matese,(Valle Agricola, Letino, Gallo Matese ecc.),dove i pochi collegamenti con i vicini centri di Piedimonte Matese, Caserta e Venafro, rappresentano l’unica possibilità per poter assicurare alla locale popolazione, un seppur minimo ma indispensabile collegamento con i piu’ vicini comuni ove esistono Istituti scolastici, Uffici Pubblici e Strutture Ospedaliere. Dal sito della Provincia leggiamo che “la Provincia, nella vicenda dei trasporti e dell’ex Acms, ha fatto tutto quello che era di sua competenza. Abbiamo impugnato l’affidamento delle linee del trasporto pubblico locale alla Clp operato dalla Regione Campania per evitare che in futuro si vengano a creare dei conflitti di competenze, che si rivelerebbero di difficile risoluzione. Questa nostra iniziativa, pero’, non ha comportato alcun rallentamento nella ripresa del regolare servizio di trasporto pubblico locale e non ha costituito un pericolo né per i lavoratori né per il servizio.” E i comuni isolati da un mese, come Valle Agricola, Letino, Gallo Matese, il Presidente della Provincia è a conoscenza di questo? o guarda solo i sondaggi del Sole 24 Ore, i Magistrati, il Prefetto sono a conoscenza di questo problema? o guardano altrove. Le popolazioni di questi comuni, insieme agli Amministratori comunali, già assillati dalla grave crisi economica, gridano forte ORA BASTA, fate qualcosa, risolvete i problemi in fretta, se ci sono, e ripristinate subito il servizio appena cessato. L’assunzione degli autisti, la mobiltà, la proprietà dei bus, l’appalto della Regione Campania, la gente è stanca, stufa ed esasperata. Con quale coraggio e con quale faccia , voi personaggi della Politica , un giorno vi presenterete nei nostri comuni per parlare di politica, è assurdo e inimmaginabile una situazione alquanto scandalosa. Capisco i tempi tecnici del fallimento di una azienda, ma signori miei, stiamo parlando di un Servizio Pubblico, per alcuni comuni, e qui mi ripeto, tra cui Valle Agricola, è l’unica possibilità per assicurare alla popolazione un indispensabile collegamento con i vicini comuni, ove esistono Istituti Scolastici, Uffici Pubblici e Strutture Ospedaliere. Sono passati trenta giorni, neanche un comunicato dagli organi competenti per l’interruzione del servizio, Vergogna, pensate solo al vostro orticello. Sapevate , che prima o poi , questa Azienda falliva, sapevate pure, quali tempi tecnici occorrevano per risolvere il problema, bastava, che, chi aveva la competenza e la responsabilità, informava tutte le parti per intraprendere insieme, in un periodo di emergenza, un servizio minimo essenziale per le popolazioni che erano prive di qualsiasi trasporto pubblico, in questo caso i cittadini capivano e accettavano la situazione. Ma, avete agito come quelli, che, quando non vogliono affrontare in faccia il problema per risolverlo, guardano da una altra parte, tanto non succederà mai nulla, la responsabilità e la competenza è sempre di altre persone. Invitiamo, qualcuno di buona volontà, a verificare , se ci sono delle responsabilità precise, per farli pagare fino all’ultimo centesimo, come stanno pagando i cittadini di Valle Agricola, Letino, Gallo Matese ecc., che, per mandare i loro figli a Scuola stanno sopportando sacrifici economici oltre ogni ragione. Per tutto cio` la gente del Comprensorio Matesino, tra cui Valle Agricola grida forte “ORA BASTA”

FESTA DEL SORRISO CON IL VESCOVO DI CERBO A SANT’ANGELO D’ALIFE.


Mons. Valentino Di Cerbo
Sant’Angelo d’Alife. La Pro Loco Santangiolese, con il patrocinio del Comune di Sant’Angelo d’Alife, unitamente alla parrocchia di Santa Maria della Valle, alla Diocesi Alife-Caiazzo, il Movimento e Centro per la Vita " S.Gianna Beretta Molla", hanno organizzato presso la Casa del Parco di S.Angelo d'Alife la Festa del Sorriso edizione 2012, giornata interamente dedicata ai diversamente abili e agli ammalati. La giornata è stata animata con l’accoglienza dei diversamente abili a cui è seguito il saluto delle autorità civili e religiose, il Sindaco di Sant’Angelo d’Alife Crescenzo Di Tommaso e S.E. Mons. Valentino Di Cerbo Vescovo della diocesi di Alife-Caiazzo che ha anche celebrato una Santa Messa presso la  Chiesa di S.Maria della Valle. Nel pomeriggio, in occasione del 50° della morte, è stata presentata la figura di Santa Gianna Beretta Molla con la proiezione del film sulla vita della santa, a cura del Movimento e Centro per la Vita "S.Gianna Beretta Mollla".
 Pietro Rossi

COMIZIO A VALLATA, CAPPELLO: “CONTINUIAMO A CAMBIARE IN MEGLIO LA CITTA’”



PIEDIMONTE MATESE. Una grande folla ha salutato ieri sera in piazzetta Annunziata i componenti della lista Piedimonte Democratica guidati dal candidato sindaco Vincenzo Cappello. Per il suo secondo comizio la lista n.1 ha scelto uno dei luoghi più noti del quartiere Vallata, dove Cappello propose ai cittadini il programma elettorale anche alle Amministrative del 2007, e che negli ultimi cinque anni in più di un’occasione è stato oggetto delle attenzioni dell’Amministrazione uscente, come dimostrano gli interventi tuttora in corso nel rione. Ad aprire il dialogo con l’elettorato è stato il candidato Marcellino Iannotta, che ricordando la figura di Dante Cappello (“patriarca del territorio, mi ha insegnato a stare vicino alla gente”) ha sottolineato la volontà dimostrata dall’Amministrazione Cappello di mantenere fin dall’inizio le promesse elettorali. Sulla stessa lunghezza d’onda Attilio Costarella e Fernando Catarcio, assessori uscenti, che si sono invece concentrati sulla centralità delle somme derivate dalla rinuncia alle indennità di carica (“l’Amministrazione ha realizzato un miracolo per la città”, ha detto Costarella) e sulle iniziative, ricordate da Catarcio, promosse dall’Amministrazione per riportare vitalità al quartiere, come il trasferimento della Pro Loco ‘Vallata’ e del centro polivalente ‘Terza Età’, assieme al supporto continuo della ‘Festa del Catuozzo’. Accorato l’intervento di Costantino Leuci, anch’egli amministratore uscente: “Proprio in questa piazza cinque anni fa ebbi modo di indicare la necessità di riportare dignità a questo quartiere. Ricordo l’episodio dell’auto abbandonata in piazzetta Pioppetelli, ebbene adesso quella piazza è divenuta uno dei luoghi simbolo di Vallata. Abbiamo partecipato a quel processo di ritrovamento dell’orgoglio di appartenere a questa zona della città che oggi è più bella. Il vecchio ospedale è finalmente rinato, la scuola ‘Ventriglia’ è divenuta un vanto per il rione, da poco sono incominciati i lavori alle cortiglie, e abbiamo sostenuto la ‘Festa del Catuozzo’, diventata ormai la Festa della città”. Infine il conclusivo discorso di Vincenzo Cappello: “Ritorniamo nuovamente in questa piazza per riconfermare il vostro consenso, dopo cinque anni di buona amministrazione”. Ha esordito così il sindaco uscente, passando poi in rassegna alcuni tra i risultati più importanti raggiunti dall’Amministrazione da lui guidata, come la raccolta differenziata, gli interventi alla viabilità su gran parte della strade cittadine, l’acquisto del complesso ex salesiano, e il concreto riavvio del progetto del parcheggio interrato in piazza De Benedictis. “Abbiamo intenzione di rispettare tutti i nostri impegni, come accaduto finora. Siamo intervenuti per la scuola dell’infanzia in via Paterno, in quella di via Cupa dove abbiamo realizzato un nuovo refettorio, e sulla ‘Ventriglia’, per la quale sono in corso le procedure di affidamento dei lavori, e vogliamo fare ancora tanto. Tra i nostri progetti c’è la risistemazione del basolato di via Scorciarini Coppola, gli interventi alle cortiglie del quartiere, già avviati, per la risistemazione della rete idrica e fognaria, e della regimentazione delle acque piovane. Nella piazzetta Pioppetelli è partito il cantiere per realizzare il nuovo campetto, e anche in via Matese sono previste, con inizio nei prossimi giorni, le opere nel secondo tratto con il rifacimento dei marciapiedi e la ristrutturazione del cavalcavia all’incrocio con via Paterno. Abbiamo bisogno del vostro sostegno per continuare a cambiare in meglio la città”.

Ufficio stampa
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SINISTRA MATESINA CHIEDE RISPOSTE CONCRETE PER LA QUESTIONE ACQUA.


Ranieri Vitagliano
Piedimonte Matese. La battaglia elettorale a sette giorni dal voto si fa incandescente con la Sinistra Matesina guidata da Ranieri Vitagliano che pone alcuni interrogativi all’amministrazione uscente guidata da Vincenzo Cappello. Dopo la delibera della giunta De Magistris che vuole trasformare l’ARIN di Napoli da S.p.A. in Azienda Speciale, la Sinistra Matesina si domanda perché non abbiano avuto risposta dall’amministrazione comunale quando, l’estate scorsa è stata proposta tale soluzione nell’esclusivo interesse dei cittadini. La questione “acqua”, ha ribadito Ranieri Vitagliano candidato a sindaco di Piedimonte Matese per la Lista “Sinistra Matesina”, è un punto fondamentale del nostro programma anche alla luce dell’impegno profuso nella raccolta firme contro la privatizzazione dell’acqua con il risultato clamoroso di oltre 26 milioni di cittadini alle urne che hanno votato contro il tentativo di far entrare i privati nella gestione dell’acqua. Ci dicano, perché possiamo sbagliarci, quale sia la sentenza ultima che conosce questa Amministrazione atteso che continua a non voler recepire la sentenza della Corte di Cassazione-sezione III civile-sentenza 15 febbraio-12 aprile 2011 n. 8318 e dare il rimborso ai cittadini per il periodo di non funzionamento del depuratore.  Ci chiediamo, continua Ranieri Vitagliano, i risultati REALI dello stanziamento, con Decreto Dirigenziale n.721 del 29/11/2011, di 179.750,00 euro per “lavori di ampliamento e sostituzione della rete idrica”, considerato che sono ancora tanti i cittadini che lamentano mancanza d’acqua. Infine ci chiediamo se esiste una tabella di riferimento per l’applicazione delle tariffe adottate e, gentilmente, ne vorremmo una copia; se sono stati scoperti allacci abusivi; se il serbatoio dello “Scorpeto” è ancora nelle condizioni pietose che abbiamo documentato con foto; se…se…se… Troppi se e poca trasparenza nonostante due incontri avuti con l’amministrazione.
Pietro Rossi

GLI SCOUT DEL RIONE SCAMPIA GEMELLATI CON GLI SCOUT DI PIEDIMONTE MATESE


SANT’ANGELO D’ALIFE. Il consueto appuntamento con il Campo San Giorgio, che si tiene a ridosso del 23 aprile festa di San Giorgio patrono degli Scout, quest’anno si è trasformato  in  un’occasione eccezionale per il nostro territorio. Il campo, iniziato sabato 28  si conclude oggi. in località Selvapiana, nel Comune di Sant’Angelo d’Alife, è stato l’occasione   per un momento di incontro tra due realtà lontane e diverse, ma unite dagli stessi  ideali, quella del Gruppo Scout Piedimonte Matese 1 e quella del Gruppo Scout Napoli 14 del quartiere di Scampia. Il gemellaggio, già iniziato in occasione del campo di preparazione alla Pasqua a cui hanno partecipato i ragazzi del reparto di Piedimonte  Matese tenutosi a Scampia, rappresenterà una nuova opportunità di scambio reciproco. Ogni giovane, è stato portatore di una propria esperienza che ha arricchito l’altro, aprendosi così a realtà più grandi ma soprattutto costruendo ponti di speranza per il futuro. L’iniziativa è stata fortemente voluta oltre che dalla comunità capi del gruppo Scout Piedimonte Matese 1  e del gruppo Scout di Scampia, anche dal Sindaco di Sant’Angelo d’Alife, Avv. Crescenzo Di Tommaso, che ha dato piena disponibilità e sostegno agli scout che vi hanno partecipato.

Pietro Rossi

Aeroporto Grazzanise: Caldoro dove sei? La gente è stanca .Manifestazione pacifica davanti alla Regione


Cancello ed Arnone- Ancora una volta il dilemma Aeroporto si, Aeroporto no è stato alla ribalta in questo ultimo periodo. Allarme generale di tutte le istituzioni provinciali quando il ministro Passera  su indicazione del Governatore della Regione Campania Caldoro ha fatto capire che l’Aeroporto di Grazzanise non era più una priorità. Si sono succeduti vari incontri a livello provinciale che hanno visto il Sindaco di Grazzanise Pietro Parente promotore di tante iniziative. Solleciti che hanno portato alla convocazione  di due Consigli Regionali che trattavano l’unico argomento all’ordine del giorno:L’Aeroporto di Grazzanise. I giochi politici e di parte hanno prevalso sulle dichiarazioni di intenti anche apprezzabili di alcuni Consiglieri Regionali della provincia di Caserta che hanno saputo difendere i loro principi di appartenenza ad un territorio che ha l’impellente bisogno di lavoro per uscire da un degrado morale e sociale che non ha precedenti. Documenti finali dei Consigli che non hanno saputo affermare la necessità di localizzare questa insostituibile infrastruttura a Grazzanise. Cosa si aspetta ancora,  che il territorio si ripopoli di  nuova criminalità? I giovani senza lavoro sono facile preda  di questi fenomeni malavitosi. Cosa si aspetta ad organizzare una manifestazione popolare pacifica davanti alla Regione con a capo tutti i sindaci e le altre istituzioni della provincia con a seguito le popolazioni dei vari paesi? Tanto si è capito che per ottenere qualche risultato bisogna protestare a volte anche energicamente e questo è un motivo sacrosanto per darsi da fare. Non si può più aspettare , bisogna dare un segnale forte per la realizzazione di quest’opera che potrebbe essere il rilancio economico e sociale della nostra provincia , della nostra regione e di tutto il sud.

Mattia Branco

Carta 48' ricorda la "Festa dei Lavoratori".


Nella memoria collettiva quella del 1° maggio è da sempre, non solo nella terminologia ma anche nella intima convinzione di chi la celebra, la "festa" dei lavoratori e, più in generale, di tutti coloro i quali credono nei valori evocati. Nel nostro paese, come in tutti quelli più evoluti, il progresso economico ha portato negli ultimi decenni a stemperare sempre più una partecipazione convinta e consapevole del vero significato morale e politico della giornata che si è pian piano "ritualizzata" ed istituzionalizzata con celebrazioni sempre meno coinvolgenti sul piano dei contenuti e sempre più tendenti alla "kermesse" capace di attrarre folla, specie giovanile. La crisi economica ed il progressivo indebolimento di una serie di certezze e di diritti che, almeno in Europa, avevano consentito di realizzare un sistema di rapporti sociali ed economici avanzati in termini di equità e tutela della dignità del lavoro, hanno riconsegnato alla "festa dei lavoratori" pienezza di significato restituendole soprattutto una concreta funzione di testimonianza politica. Infatti il 1° maggio è stato sempre celebrato  come simbolo di un percorso di lotte e di sacrifici che, al di là delle ideologie delle singole componenti, tendeva alla realizzazione di società nelle quali taluni valori di fondo - innanzitutto la giustizia sociale e la dignità umana del lavoratore - dovevano essere posti alla base di un nuovo e migliore progetto. Nel nostro paese questo duro e talvolta drammatico percorso trovava concreta realizzazione nella Costituzione e nel modello di società che, pur tra mille difficoltà e contraddizioni, la Repubblica ha costruito. Questa tendenza al progresso ed alla giustizia ha subito, per un processo molto più generale. una radicale inversione anche in Europa ed in Italia con una idea di sviluppo e di società antitetica ai valori che col 1° maggio ci prepariamo a ricordare. Ecco perchè è necessario che la festa dei lavoratori restituisca, soprattutto a  quelli che stanno soffrendo sulla propria pelle le conseguenze della indifferenza e dell'egoismo che per troppi anni ci hanno fatto dimenticare che le conquiste venivano da lotte vere e sacrifici veri, il valore della speranza. Speranza nella capacità di ricostruire la buona politica, l'unità delle forze sindacali, un tessuto di valori civili da troppo tempo abbandonati, la capacità di partecipare e di lottare contro ciò che ci sembra ingiusto. Per questa "ricostruzione", al di là degli ossessivi e spesso strumentali richiami alle necessità di una economia funzionale solo alle fortune di pochi, occorre soprattutto un grande riscatto morale per il quale abbiamo, come Italiani, una straordinaria guida, la Carta Costituzionale, e degli altrettanto straordinari testimoni, gli uomini e le donne, dagli statisti ai più umili lavoratori, che ci hanno consegnato un paese con una democrazia in costruzione ed abitato da persone che da sudditi erano diventati cittadini ed oggi sono stati declassati a consumatori.

c.s.