01 maggio 2022

CELEBRATA LA GIORNATA PER L’UNIVERSITA’ CATTOLICA A PIEDIMONTE MATESE.

PIEDIMONTE MATESE - La 98^ Giornata per l’Università Cattolica nella Comunità Parrocchiale di Ave Gratia Plena è stata un vero trionfo con una due giorni interamente dedicati all’ateneo e alla beatificazione di Armida Barelli, organizzati dall’Azione Cattolica Parrocchiale e dal Delegato Diocesano per l’Università Cattolica, Pietro Rossi. 

Quest’anno la 98^ giornata per l’ Università Cattolica del Sacro Cuore sul tema “Con cuore di Donna al servizio della cultura e della società” è stata strettamente legata ad un altro momento significativo per la Chiesa Italiana e per la storia dell’Ateneo: la beatificazione di Armida Barelli, cofondatrice dell’Ateneo insieme a padre Agostino Gemelli.  

L’opera di Armida Barelli nel mondo cattolico, ha ribadito Pietro Rossi Delegato Diocesano dell’Università Cattolica e Presidente Parrocchiale di Azione Cattolica, si è distinta fin dalla nascita della Gioventù Femminile di AC , fortemente voluta da Benedetto XV prima e Pio XI poi, per il suo era uno stile innovativo e una nuova attenzione al carattere popolare dell’associazione. La Barelli intuì che le masse femminili, opportunamente mobilitate, costituivano una grande risorsa: alla Gioventù Femminile impresse un forte senso di militanza intesa come apostolato quotidiano praticato continuamente e in ogni ambiente. Diffusa capillarmente, la Gioventù Femminile fu il primo ramo dell’ACI a darsi una funzionale struttura diocesana e parrocchiale, basti pensare all’opera svolta anche nella nostra diocesi, da Enrichetta Visco, Anna Leone, Lucietta Nervino  e dai tanti presidenti dell’Azione Cattolica. 

Armida Barelli, ha ricordato nel suo messaggio ai Presidenti Parrocchiali Cinzia Brandi Presidente diocesana dell’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo, si è spesa per rendere le donne protagoniste del loro tempo, attraverso un’instancabile attività che ha dato la possibilità, a tante giovani donne di allora, di una crescita spirituale, ecclesiale e al contempo culturale e sociale, un laicato femminile consapevole, intraprendente e organizzato. Donne che hanno avuto il coraggio di rompere gli schemi del tempo, sono uscite di casa, hanno studiato, hanno assunto ruoli di responsabilità nella Chiesa e nella società, valorizzate e preparate, non attraverso rivendicazioni o contestazioni, ma con la formazione, la preghiera, l’impegno. “Avanti insieme per Gesù nella bella, grande famiglia cristiana… tutte insieme, professoresse e analfabete, aristocratiche e contadine, studenti e operaie, maestre e impiegate, casalinghe e artigiane” scriveva nel 1923.

Pietro Rossi