23 dicembre 2019

MONS. PIAZZA NEL SUO SALUTO NATALIZIO RICHIAMA LA SEMPLICITÀ DEL NATALE DI GESÙ COME SENSO UMANO DELLA VITA.

S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza

PIEDIMONTE MATESE - Felice è la Notte in cui l’uomo compare chiaro a sé stesso, perché riscopre l’autenticità del proprio cuore. (Goethe). Non trovo migliore occasione della ricorrenza del Natale di Gesù Signore, per considerare, nel segno della verifica e della fiducia, il senso di un evento che può riconsegnare sguardo autentico al cuore e donare semplicità alla vita. Il Natale è sempre più carico di tensioni consumistiche alienanti che portano a svilire la parte più autentica dell’uomo, il cuore. Quale progetto di umanità potrebbe emergere da un contesto in cui si privilegia l’esasperazione della felicità che perde il senso dell’umano? Il paradosso è che la semplicità di tale evento, nella sua più immediata percezione, quella di un bimbo che nasce, è trasformata, in questa confusione diffusa, in contesa di punti di vista; usata come possibile forma di discriminazione, non più rivelazione, per ognuno, di un amore che attende di essere accolto e condiviso. Senza lo sguardo del cuore anche la bellezza e il dono di quella nascita sono resi opachi da contorte e strumentali ragioni. È necessario, al contrario, riconsegnarsi alla semplicità dello sguardo del cuore e riconoscere la verità di questa nascita e, senza pregiudizi, rintracciare il senso profondo della vita: l’essere per noi di Dio, senza preferenzialità. Il Natale di Gesù si offre ancora come ripensamento e progetto alternativo alle forme di chiusura e di distanza dall’umano. Chiede di sapersi affidare, di riconoscere di aver bisogno dell’Altro, come un bambino. Questa nascita consegna la capacità, umile e sapiente, di sentirsi sempre aperti e disposti all’incontro; di riconquistare l’ambito vitale in cui ogni esperienza trova origine e maturazione: la reciprocità delle buone relazioni. È invito a saper guardare con il cuore, semplicemente, e “sentire” il Natale di Gesù come intima esperienza spirituale: dimensione essenziale in cui si ritrova il senso e il valore dell’umano, tra interiorità e realtà quotidiana. È nuova opportunità per ritornare a sé e riscoprirsi nella propria, semplice umanità! Senza questa immersione i progetti diventano facilmente illusioni e le attese, delusioni. Nella intimità del cuore possiamo dire: Felice Notte per quanti cercheranno di confrontarsi, alla luce di questo sguardo di umanità, con sé stessi e con gli altri, con le proprie e altrui speranze. Felice Notte perché si possa capire che la fede, come affidamento, è continua sorpresa, è stupore che «sgorga eternamente dalla tua anima anche se le mani spaccano la pietra o tendono il telaio». Felice Notte per intuire che la fede non può essere separata dai suoi atti e il suo credo dal cammino di ogni giorno. «La vita quotidiana è il vostro tempio. Ogni volta che vi entrate, portate voi stessi. Prendete l’aratro e la fucina e il martello e il liuto, le cose forgiate nel bisogno o nel diletto, poiché se meditate non potrete elevarvi sopra la vostra gloria, né cadere più in basso delle vostre sconfitte. E prendete con voi tutti gli uomini. E se volete conoscere Dio, non siate solvitori di enigmi, piuttosto guardatevi intorno, e lo vedrete giocare con i vostri bambini. E guardate lo spazio; lo vedrete camminare sulla nube, tendere le braccia nel bagliore del lampo e scendere con la pioggia. Lo vedrete sorridere nei fiori, e sulle cime degli alberi sciogliere carezze». (Gibran, Il Profeta). Il Natale di Gesù è esperienza per riscoprire la semplicità nel vivere e riguadagnare la speranza di essere a misura d'uomo, sentendosi vivi in un contesto in cui più che vivere noi, vivono i nostri problemi, talvolta falsi problemi; è ancor più chiamata ad essere accoglienti nell’ascolto, nella condivisione, nel rispetto, nella compassione. Perciò, Felice Notte a tutti per tornare semplicemente a casa. Felice Notte nella Speranza: alba luminosa di umanità. Buon Natale a tutti voi, nella Speranza che nasce nel cuore.
+ Orazio Francesco

UN FLASH MOB PER LA RIAPERTURA DELL’ISTITUTO AGRARIO DI PIEDIMONTE MATESE.



PIEDIMONTE MATESE – Nei giorni scorsi gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario ‘Scorciarini Coppola’ di Piedimonte Matese, insieme a Cittadinanzattiva Matese, hanno messo in atto un flash mob per chiedere alle Istituzioni competenti un’accelerazione nell’avvio dei lavori per la ristrutturazione dell’Istituto e per la sua riapertura in tempi brevi. L’Istituto Tecnico Agrario è stato dichiarato inagibile dal terremoto del 29 dicembre 2013 e da quella data i ragazzi sono stati traferiti presso l'Istituto Tecnico Commerciale "De Franchis". Questa soluzione provvisoria si protrae da 6 anni e ha comportato gravi disagi per gli studenti, privati dell’utilizzo dei laboratori che tanta importanza rivestono per questo indirizzo scolastico e per l’avvio del percorso professionale. In tutti questi anni Cittadinanzattiva Matese, insieme al Dirigente Scolastico Nicolino Lombardi, ai docenti e al personale amministrativo, agli studenti, ai genitori e a tanti cittadini interessati, e col supporto decisivo di Adriana Bizzarri, responsabile nazionale Rete Scuola di Cittadinanzattiva, si è attivata per riportare alla normalità la vita scolastica dei ragazzi e garantire nei fatti il loro diritto allo studio. Attraverso l’interlocuzione costante con l’allora Coordinatrice dell’Unità di Missione dell’Edilizia scolastica, l’architetto  Laura Galimberti, con l’Assessore all’Istruzione della Regione Campania,  Lucia Fortini, con i Presidenti della Provincia di Caserta che si sono succeduti e con la Soprintendenza Belle Arti di Caserta, siamo riusciti ad inserire l’Istituto fra le priorità del Piano Triennale delle opere pubbliche della Regione Campania e a ottenere lo stanziamento dei fondi necessari per l’adeguamento sismico della struttura, pari a 2.630.000 euro, già nel mese di agosto 2017. A marzo 2019 i lavori sono stati finalmente appaltati, con il criterio del prezzo più basso, per un importo complessivo di poco meno di due milioni di euro. A metà novembre l’attuale Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, ha dichiarato il superamento di tutti gli ostacoli burocratici e che i lavori inizieranno appena sarà firmato e registrato il contratto. Con questo evento simbolico gli studenti e Cittadinanzattiva hanno voluto sensibilizzare le Istituzioni e a chiedere l’avvio immediato dei lavori e la rapida restituzione della scuola agli studenti, ai docenti e al territorio del Matese. E’ indispensabile garantire nei fatti il diritto a questi studenti, per troppi anni disatteso, di usufruire di un percorso scolastico e professionale adeguato e fare in modo che questa scuola, che ha goduto di un notevole prestigio ed importanza per l’intero territorio, non sia colpita da ulteriori ripercussioni negative a causa del persistere della chiusura. Bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi e con questo evento simbolico chiediamo l’avvio immediato dei lavori previsti” dichiara Margherita Riccitelli, coordinatrice di Cittadinazattiva Matese.
Pietro Rossi