27 aprile 2024

LE TESTIMONIANZE DELL’INCONTRO “A BRACCIA APERTE” CON PAPA FRANCESCO.


PIEDIMONTE MATESEIl 25 aprile 2024 “A BRACCIA APERTE” l’Azione Cattolica incontra il Papa a Piazza San Pietro, sarà una data che molti ricorderemo. Dopo una estenuante giornata in Piazza San Pietro faremo tesoro delle belle parole di Papa Francesco il quale ci ha ricordato che con la «cultura dell’abbraccio» si prevengono i conflitti. Papa Francesco con le sue parole ha indicato a tutti la via della speranza, è un abbraccio che salva, quello vissuto nella dimensione della fede. All’origine delle guerre, ha fatto notare il Pontefice, ci sono spesso «abbracci mancati o abbracci rifiutati», a cui seguono «pregiudizi, incomprensioni, e sospetti, fino a vedere nell’altro un nemico». Se mi domandassero: Cos’è l’Azione Cattolica? La mia risposta, dopo una giornata vissuta così intensamente come quella del 25 aprile, sarebbe certamente: “l’Azione Cattolica è quella cosa che ti insegna ad amare accogliendo tutti “A BRACCIA APERTE” e nonostante l’età ti fa sentire sempre giovane”. L’emozione più bella per me è stata quella di condividere la gioia per il momento di festa con il Papa insieme alla mia Comunità Parrocchiale e gli ottantamila che erano venuti in Piazza San Pietro da tutta Italia. La mia gioia è stata ancora più grande nel vedere sul sagrato alcuni carissimi amici di vecchia data come il Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica Giuseppe Notaristefano ed il Maestro Massimiliano De Foglio (Presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Avezzano) che per l’occasione ha diretto il Coro della sua diocesi, con i quali ho condiviso in passato intense esperienze formative a carattere nazionale come i Campi Estivi per Responsabili Diocesani di A.C.R. (Azione Cattolica Ragazzi). 

La mia maggiore soddisfazione però l’ho avuta dallo sguardo felice e sorridente di una giovane ragazza che aveva tanto voglia di vedere il Papa da vicino e finalmente ci è riuscita e da un giovane della nostra Parrocchia che per vedere il Papa ha avuto bisogno del trasporto in carrozzina per accedere al sagrato con un accompagnatore volontario (a cui va il mio personale ringraziamento).  Il mio punto di vista potrebbe sembrare di parte, essendo Presidente parrocchiale di Azione Cattolica, ecco perché ho voluto raccogliere le testimonianze rilasciate da alcuni partecipanti all’incontro con il Papa per un confronto:

MARILENA (Volontaria Caritas Diocesana): E stata una giornata bellissima ma soprattutto emozionante mi ha fatto rivivere tutti gli anni e le esperienze giovanili con l’Azione Cattolica spero che ci saranno delle altre iniziative come questa a cui mi piacerebbe partecipare.

OSCAR (Animatore ACR): Incontrare il Papa è stata una bella esperienza che consiglio a tutti i giovani di farla. È stata una giornata indimenticabile, una di quelle che trasmettono dei valori importantissimi.

CHIARA (Studentessa): Avendo visto il Papà sempre in tv non immaginavo di vivere tali emozioni giovedì 25 aprile nella piazza di San Pietro ho potuto vederlo da vicino mentre passava in auto salutando e benedicendo tutti. Ha spiegato il senso dell’abbraccio e della salvezza mi sono emozionata e come me tutti perché ho vissuto una esperienza unica di fede. Ci ritornerò.

ROSA (Vice Presidente Parrocchiale A.C.) Sono rimasta affascinata dalla grande affluenza di persone appartenenti all' AC italiana e tutto ciò mi ha fatto riflettere e capire che questa associazione è più che mai VIVA ma che si muove, evidentemente con modestia e silenziosità tipica dei Laici Impegnati nel mondo cristiano. Stare insieme è stato bello e fortemente emozionanti sono state le parole del Papà sull'efficacia dell'abbraccio: L'abbraccio che manca, L'abbraccio che Supporta e Aiuta, L'abbraccio che Salva. In conclusione di questa mia esperienza dico a me e a tutti... Abbracciamoci sempre.

DON ARMANDO (Parroco di A.G.P.) "𝘖𝘨𝘯𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪 𝘩𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘶𝘰𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘰. 𝘓𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘮𝘰𝘤𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘦. 𝘊𝘰𝘴ì, 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪." Questa espressione del Papa mi ha riportato alle parole di Gesù “se non ritornerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli“. 

Abbiamo bisogno della semplicità, dell’umiltà della gioia, per ritornare ad apprezzare la vita in tutte le sue sfaccettature. Spesso mi capita nella confessione di dare, come penitenza, un abbraccio con chi tante volte ci si è chiusi a riccio o a cui sono state dette parole offensive. La Gionata di ieri, pur se con tante difficoltà, soprattutto nell’entrare tra le braccia del colonnato di San Pietro, è stata ripagata dalla gioia di tanti volti sorridenti e gioiosi nell’abbracciare simbolicamente il Papa, il quale a sua volta ci ha spronati a non far mancare mai abbracci che siano abbracci che salvano e che cambino vita.  Preghiamo perché tra i potenti della terra ci siano abbracci, che facciano cadere le armi, così da poter ritornare ad una Pace vera e autentica.

Giuseppe (simpatizzante A.C.) L’incontro con il Papa in una Piazza San Pietro con tanta gente è stata una esperienza unica nella mia vita. Per me che sto facendo anche un cammino spirituale nella Confraternita del Carmine, è stato ancora più bello essere di aiuto ad un mio amico che ho accompagnato con la carrozzina sul sagrato di San Pietro. Tanta è stata l’emozione quando il Papa è passato vicino a noi per salutarci e gli abbiamo baciato la mano.

Vira (badante ucraina) Sono di nata in Ucraina, ma sono in Italia da 22 anni per lavoro, ormai mi sento pienamente inserita nella comunità di Piedimonte Matese e ringrazio il Dio che sul mio cammino mi ha fatto incontrare sempre persone accoglienti e disponibili che mi hanno aiutato specialmente nei periodi di difficoltà. L’incontro vissuto in Piazza San Pietro è stato veramente emozionante è stata la prima volta che ho visto il Papa dal vivo, io ero proprio vicino la staccionata ed è passato davanti a me. Porterò nel mio cuore il suo sguardo, le sue braccia aperte verso di noi e le sue parole pronunciate sulla cultura dell’abbraccio per prevenire i conflitti che mi ha fatto pensare alla guerra nel mio paese, l’Ucraina. Grazie a tutti gli amici dell’Azione Cattolica che mi hanno dato questa bella opportunità.

Carmen (Segretaria Parrocchiale A.C.) Esperienza unica con emozioni intense l’incontro dell’Azione Cattolica con il Santo Padre. Cosa mi resterà di questo incontro? La sensazione di condivisione e di appartenenza essere tutti lì per lo stesso immenso motivo e sicuramente le parole del Papa la sua commozione... a volte quasi sempre basta solo un abbraccio... Grazie Papa Francesco

Roberto (socio A.C.) Dopo una meravigliosa giornata così emozionante passata con gli amici dell’AC e dopo aver ascoltato le parole del pontefice posso dire che bisogna circondarsi e prendersi gli abbracci, quelli giusti e se mancano o li rifiutano vuol dire che in quel momento nessuno ne sentiva il bisogno anche se sono convinto che un abbraccio ti cambia la giornata. L’Azione Cattolica per me è unione, famiglia, fratellanza, aiuto. L’AC e stare bene insieme. E’ vita.

Fabrizio (Vice Presidente Parrocchiale A.C.) È stata una giornata di grandi emozioni, vissuta nella gioia e con lo spirito di condivisione che è connaturato all'Azione Cattolica. Donne, uomini, giovani, ragazze e ragazzi di ogni parte d'Italia, uniti dallo stesso desiderio di pace e di fraternità. Abbiamo avvertito il grande abbraccio del Santo Padre che, ancora una volta, ci ha stimolati a rendere sempre più vivo e presente il desiderio di testimoniare, con la Fede del cattolico impegnato, una vita cristiana che si riconosce nell'esercizio della carità. Quello del Papa, infatti, è stato un abbraccio che ci ha accolto senza riserve; è stato l'abbraccio della Chiesa che sa farsi sorella e madre, sicura compagna di viaggio dell'intera famiglia umana. In piazza San Pietro ieri si è avvertita, dunque, la presenza viva non già di un insieme di anonimi pellegrini ma della grande famiglia dell'A.C. capace di far proprio l'accorato appello del Papa di superare l'odio e l'indifferenza per testimoniare, con la gioia della preghiera che libera, la propria voglia di agire, di amare e di accogliere.

Teresa (simpatizzante AC) Per me l'incontro con il Papa, anche se distante, è stato emozionante e commovente. Ho notato nella figura umana del nostro papa le fragilità delle persone anziane, la fatica, la stanchezza ed anche un pochino di insofferenza. Ciò sicuramente lo avvicina maggiormente al suo popolo ma mi chiedo se sia giusto sottoporre una persona della sua età e con i suoi acciacchi, ad un simile stress. Penso che se vogliamo continuare a godere per molto tempo del suo spirito, della sua lucidità di pensiero e di tutto ciò che sta facendo per la Chiesa universale, dovremmo anche tutelare la sua salute. L'abbraccio del popolo dell'Azione Cattolica è stato enorme e per me è stata una giornata bellissima che non dimenticherò mai.

Alessia (animatrice A.C.R.) Per me che sono giovane è stata un’esperienza fantastica, provo una forte emozione pensare che tutti noi membri dell’Azione Cattolica Italiana eravamo lì, in Piazza San Pietro. Sicuramente porterò nel cuore le parole del Papa, parole vere, sincere, che fanno riflettere. Sono molto felice e fiera di far parte della “famiglia” dell’Azione Cattolica.

Gianmauro (simpatizzante A.C.) E’ stato un 25 aprile a Braccia Aperte con Papa Francesco consapevole che sono solo le nostre scelte a rendere credibile la fede, le nostre azioni possono in qualche modo essere d'ispirazione per gli altri.

Fiorella (socia A.C.) Già dalla partenza per Roma, non conoscendo tutti mi sono sentita fin da subito in famiglia. Giunti a Roma questa sensazione l’ho portata sempre con me fino al ritorno e mi sono sentita protetta. In piazza San Pietro, in mezzo a tutte quelle persone e stato bellissimo. E’ stato un momento di condivisione, di unione e di speranza, per noi e soprattutto per i tanti giovani che c'erano, i quali hanno bisogno di credere e di avere delle certezze per il futuro. Ho vissuto con serenità questo giorno e la convinzione che uniti saremo portatori di pace. Non so se questa mia sensazione l’anno sentita anche altri, ma vedere la condivisione di un ideale mi ha fatto bene all’anima.

Pietro Rossi

21 aprile 2024

IL PRIMO MAGGIO CARLO PIO BERNIERI SARA’ ORDINATO SACERDOTE DAL VESCOVO CIRULLI.

PIEDIMONTE MATESE – Grande gioia nei fedeli di Piedimonte Matese a destato la notizia dell’ordinazione presbiterale di Carlo Pio Bernieri il giovane Seminarista della Diocesi sidicina che da qualche anno presta servizio nella nostra Unità Pastorale, La cerimonia di ordinazione è prevista il prossimo 1° Maggio alle ore 10,30 nella cattedrale di Teano ad opera di S.E. Mons. Giacomo Cirulli Vescovo delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Teano-Calvi e Sessa

 Aurunca. Il giovane Carlo Pio da alcuni anni è stato inserito da Mons. Cirulli nostro vescovo, nelle attività pastorali della Diocesi di Alife-Caiazzo, esattamente nell’Unità Pastorale di Piedimonte Matese. Il giovane compatibilmente con lo studio presso la Pontificia facoltà Teologica dell’Italia Meridionale formandosi per la Licenza in Dogmatica-Ecclesiologia, negli ultimi anni ha frequentato le tre parrocchie della Città di Piedimonte Matese offrendo il suo contributo alla formazione cristiana di giovani e adulti, vivendo l’esperienza della relazione nella comunità, condividendo con i tre Parroci di Piedimonte Matese, don Massimiliano Giannico, don Emilio Meola e don Armando Visone, la preghiera e alcune piccole responsabilità.

Pietro Rossi

19 aprile 2024

INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE DELLA PARROCCHIA AVE GRATIA PLENA.

PIEDIMONTE MATESE - Dopo una lunga fase di preparazione e formazione, finalmente si è arrivati all’insediamento del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale di Ave Gratia Plena organismo deputato a consigliare il parroco per tutto ciò che concerne la 

pastorale della catechesi, della liturgia e della carità. Il nuovo Consiglio Pastorale presieduto dal Parroco Don Armando Visone è formato da: Fulvia Bianchi (Segretaria) Carlo Virelli (referente Sinodale), Angela Angelillo e Raffaele Cappiello (Gruppo “Famiglie in cammino), Daniela Ottaviani (Caritas), Pietro Rossi (Azione Cattolica), Giuseppina 

Zazzarino (Catechiste), Anna Vitaletti (Apostolato della preghiera), Biagio Iavarone e Antony Marra ( Gruppo RNS), Francesco Lutri (Laboratorio Teatrale), Stefania Puca (Gruppo Scout Piedimonte Matese 1), Antonio Iovine (Rappresentante Confraternite), 

Gianluca Cestaro (Rappresentante Comitati), Francesco Ferrante (referente zona Via Vecchia per Alife), Concetta Leone (referente via Matese e zona S.Lucia), Antonella Di Rienzo (referente zona Angelo Scorciarini Coppola e Via Trutta), Luigi Ferrante (referente zona S. Pietro). E’ bene ricordare che il Consiglio Pastorale Parrocchiale, se da una parte rappresenta l'immagine della fraternità e della comunione dell'intera comunità parrocchiale di cui è espressione in tutte le sue componenti, dall'altra costituisce lo strumento della decisione comune pastorale, dove il ministero della presidenza, proprio del parroco, e la corresponsabilità di tutti i fedeli devono trovare la loro sintesi. Infatti, seguendo gli orientamenti sinodali, quella comunione che definisce l’essere stesso della Chiesa si rappresenta in un cammino comune, in uno stile di ricerca, in strumenti di discernimento e di governo, in una sinodalità diffusa che trova nei consigli il suo momento espressivo.

Pietro Rossi

17 aprile 2024

STAFFETTA ITALIANA DELLA SOLIDARIETA’ A PIEDIMONTE MATESE.


PIEDIMONTE MATESE - Lo Sci Club Fondo Matese, con il patrocinio del Comune di Piedimonte Matese, sabato 20 aprile 2024 con partenza alle ore 16:30 da piazza del Carmine, parteciperà alla staffetta Regionale della solidarietà con il Team Running, il gruppo di Ginnastica salute e fitness. Una staffetta che abbraccia tutta l’Italia in nome della solidarietà che si disputa annualmente nel mese di aprile e che coinvolge singoli e gruppi (corridori, camminatori, appassionati di nordic walking…) associazioni sportive, clubs, negozi di sport e aziende. Per partecipare è richiesta una donazione libera il giorno della manifestazione, oppure entro il 5 aprile 2024 una donazione di 10€ per ricevere la maglietta ufficiale. (Info. su www.sciclubfondomatese.it per le prenotazioni delle magliette). Il Ricavato andrà direttamente destinata alla raccolta fondi per AIL per la ricerca contro leucemie - linfomi e mieloma, in quanto Run4Hope sostiene la propria organizzazione mediante propri sponsor o propri donatori. La partecipazione avviene sotto l'esclusiva responsabilità dei partecipanti, svolgendo un’attività ludico-motoria e non agonistica (un’uscita di allenamento/camminata), consapevoli che l’impegno deve essere proporzionale alle proprie condizioni psico-fisiche.

PERCORSO DELLA CAMMINATA, Distanza 2,8 km - Tempo di percorrenza 1 ora circa: Piazza del Carmine, Piazza Roma, Via Ercole D’agnese, Via Scalelle, Via Cila (Direzione Palazzo Ducale), Via Santa Maria Maggiore, Via Sorgente, Via Pietà, Largo San Sebastiano, Via G. Petella, Via Alfonso Costantini, Largo San Francesco, Via G. Giuseppe D’amore (Via nuova Monte Muto), Via Federico Lupoli, Piazza del Carmine.

PERCORSO RUNNING - Distanza 10. KM, Tempo di percorrenza 1 h 10 minuti: Piazza del Carmine, Piazza Roma, Via Salvo D’Acquisto, Strada Prov. 290 (dir. Sepicciano), Via Fontana, Via Pizzone, Via Ortensia, Via Squedre, Via Peraconfreda, Via Pesca, Via Don Giovanni Bosco, Via Vincenzo Caso, Vincenzo Caso Traversa I, Viale della libertà, Piazza De Benedictis, Piazza Roma, Via Ercole D’agnese, Via Scalelle, Via Cila (Direzione Palazzo Ducale),Via Santa Maria Maggiore, Via Sorgente, Via Pietà, Largo San Sebastiano, Via G. Petella, Via Alfonso Costantini, Largo San Francesco, Via G. Giuseppe D’amore (Via nuova Monte Muto), Via Federico Lupoli, Piazza del Carmine.

Pietro Rossi

11 aprile 2024

CONVEGNO SUL VOLONTARIATO DEL CISOM AL LICEO GALILEI DI PIEDIMONTE MATESE

PIEDIMONTE MATESE – Venerdì 12 aprile 2024 alle ore 10,00 presso l’Aula Magna del Liceo Statale “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese si terrà un importante Convegno sui “Valori del Volontario CISOM” (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). Il CISOM è una Fondazione di diritto melitense con finalità di protezione civile, sociale, sanitario assistenziale, umanitario e di cooperazione, strumentale al Sovrano Militare Ordine di Malta. Il Corpo opera per portare assistenza e pronto soccorso alle persone in stato di necessità anche in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile. Dopo i saluti del Dirigente Scolastico Prof.ssa Bernarda De Girolamo, interverranno il

Principe Mariano Hugo Windisch Graetz Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta in Slovenia, il Dott. Luigi Di Iorio Direttore Nazionale CISOM, l’Arch. Filomena Papa Dirigente servizio Volontariato Dipartimento della Protezione Civile, la Dott.ssa Claudia Campobasso Dirigente Staff Protezione Civile Regione Campania, Mons. Luigi Castiello Assistente Spirituale raggruppamento Campania CISOM, il Dott. Marco Tagliaferri Responsabile Formazione Sanitaria Raggruppamento Molise. L’incontro sarà moderato dal Dott. Giuseppe Rocco Sileo Capo Gruppo Matese Alexis-Capo raggruppamento Molise. Il fine del Volontariato non è più solo «fare del bene» ma cambiare la società e il mondo in cui viviamo.  Indubbiamente è una sfida complessa e impegnativa. Il volontariato è, in tutte le sue forme e manifestazioni, espressione del valore della relazione e della condivisione con l'altro. Al centro del suo agire ci sono le persone considerate nella loro dignità umana, nella loro integrità e nel contesto delle relazioni familiari, sociali e culturali in cui vivono. Consapevoli di ciò i Volontari diventano portatori e promotori di etica e prassi capaci di umanizzare la politica e la società in modo che tutto sia al servizio di tutti gli uomini, infatti Papa Francesco nella Laudato sì ricorda che «diventa attuale la necessità impellente dell’Umanesimo, che fa appello ai diversi saperi per una visione più integrale e integrante».

Pietro Rossi

09 aprile 2024

LA GIUSTA VIA DELL’ASPERGER .

Nel Vasto panorama descrittivo dello Spettro Autistico c’è una condizione che è stata accorpata in malo modo nel concetto dello spettro e che invece gode di una sua peculiarità scientifica fatta di manifestazioni avvincenti e che meriterebbe di essere mantenuta a sé stante. Si tratta della Sindrome di Asperger che per le sue caratteristiche comportamentali, cognitive ed emotive a volte stupisce ed altre sconvolge ma che di sicuro rappresenta un universo funzionale a sé stante e non facilmente inseribile in classificazioni generalizzanti. L’ Asperger ha un vissuto suo e basta. La situazione per i soggetti “Asperger”, ribadisce lo Psicologo-psicoterapeuta, Giuseppe Guglielmo Leggiero (nella foto), impropriamente definiti nel DSM 5 in termini descrittivi-assistenziali “Autismo di Livello 1”, è assai compromessa perchè non discrimina con precisione le loro qualità funzionali. Questi ragazzi avrebbero ottime possibilità: di riuscire a partecipare alla vita attiva pubblica; di autodefinirsi e determinarsi secondo le proprie speciali inclinazioni; di lavorare, di produrre economia, scienza e cultura e di non essere raccontati come un peso sociale ed assistenziale, ma fino ad ora poche istituzioni pubbliche e private, deputate ai loro diritti inclusivi, hanno prestato attenzione a queste loro maestrie.  L’Asperger è una neurodiversità-neurodivergenza che ha insufficienti confronti costruttivi anche tra i professionisti della salute e del benessere. Le prime difficoltà sorgono già per quanto riguarda la corretta diagnosi delle loro Abilità e Funzioni cerebrali-mentali. Le difficoltà aumentano ulteriormente quando, anche a costo di sacrifici economici sostenuti totalmente dalle famiglie, si arriva ad una corretta diagnosi qualitativa e quantitativa con l’allegato piano di trattamento personalizzato da realizzare immediatamente e integralmente. Queste difficoltà diventano sconforto quando dopo un estenuante prova e riprova, cerca e ricerca, si acquisisce la consapevolezza che il tanto sospirato e necessario piano di trattamento non può trovare la sua realizzazione per mancanza sul territorio di residenza ed anche oltre, di sufficienti operatori adeguatamente preparati. Si capirà perché alla fine, tutte le speranze di si avvolgono di nullità e dolore interiore, gettando le famiglie nello sconforto e in una condizione soffocante e amara di fallimento. La letteratura scientifica, per gli Asperger, raccomanda che un tipo di intervento per essere efficace e produrre risultati evidenti deve essere suddiviso almeno in tre parti:

- supporto emotivo e relazionale nonché Parent Training alla famiglia compreso i Siblings (fratelli di persone autistiche troppo spesso vittime inconsapevoli di assenza di supporto)

- intervento sulla persona autistica di tipo educativo e o psicoterapico ad indirizzo cognitivo comportamentale atto ad implementare le abilità sociali e ad insegnare "cognitivamente "ciò che gli altri apprendono naturalmente.

- generalizzazione delle competenze acquisite in contesti naturale tramite le esperienze di vita attiva con l’accompagnamento e affiancamento di un Tutor sul territorio.

Una parte dell’intervento deve tener conto dell’Alessitimia, dell’Analfabetismo Emotivo e del mondo sentimentale interiore, aumentando il vocabolario emotivo della persona Asperger, la cui competenza e/o acquisizione si è dimostrata determinante per l'efficacia dell'intervento. Seguendo la letteratura scientifica, continua il Dott. Leggiero, se tali interventi potessero essere messi in atto in età evolutiva, si potrebbero avere degli ottimi risultati e restituire alla famiglia, dopo tanti travagli, una maggiore serenità ed una conseguente migliore qualità della vita. Questo Diritto naturale al benessere è attualmente negato alla maggior parte delle famiglie. In Italia l’Asperger e lo spettro Autistico in generale, trova la sua più qualificata forma di conoscenza e assistenza Socio-Sanitaria nell’ Impresa Sociale “Cuore Mente Lab” di Roma, magistralmente diretta dal Dott. Davide Moscone e dal Dott. David Vagni, impegnati in un continuo lavoro di aggiornamento, distribuzione e replica degli studi e dei protocolli operativi che hanno sviluppato in tanti anni di esperienza sul campo. Si deve a loro il pregio di aver ravvivato un interesse scientifico multi-dimensionale riguardo all’autismo ed aver trasferito e reso fruibili ai professionisti dell’area socio-sanitaria e alle famiglie degli Asperger gli sviluppi avanguardistici internazionali. Sul Territorio Regionale (Campania), attualmente, un crescente numero di professionisti sta ampliando le proprie conoscenze nella diagnosi e nel trattamento della Sindrome di Asperger - Autismo Liv.1 e si registra un incremento notevole di nuove conoscenze e possibilità di intervento per i soggetti Autistici e le loro famiglie. L'auspico attuale, conclude il Dott. Giuseppe Leggiero, è che professionisti correttamente formati, possano finalmente dare supporto alla diagnosi e al trattamento di Asperger-Autismo Liv 1. Che le istituzioni pubbliche abbandonino il consolidato e superato percorso basato su di un unico trattamento-panacea comportamentale (ABA) per colmare un gap culturale e prescrivere percorsi Terapeutici-assistenziali più precisi e calibrati sulle caratteristiche uniche ed irripetibili di ogni Asperger.  Questa svolta scientifica, oramai ineludibile alla luce dei risultati minimi e alla sfiducia subentrata nelle famiglie, ottenuti con la logica del “sempre lo stesso trattamento comportamentale buono per tutti”, avrebbe come esito il miglior impegno delle risorse economiche e darebbe una più precisa ed appropriata risposta ai bisogni dell’universo Asperger. Tanto al fine di poter far vivere a tutti gli Asperger il diritto ad una vita all’insegna dei propri desideri e possibilità.

Pietro Rossi

 

07 aprile 2024

ASSEMBLEA ELETTIVA REGIONALE DELL’AZIONE CATTOLICA CAMPANIA

VAIRANO PATENORA - Questa mattina nella Chiesa di San Cosma e Damiano a Vairano Patenora si è tenuta il l’Assemblea Elettiva Regionale dell’Azione Cattolica Campania a cui ha preso parte anche la Delegazione Diocesana di Alife-Caiazzo. 

La giornata si è aperta con una celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Angelo Spinillo Vescovo di Aversa, a cui hanno partecipato le delegazioni diocesane di tutta la Campania. Dopo il saluto agli intervenuti di Mons. Giacomo Cirulli vescovo delle diocesi di Alife-Caiazzo, Teano-Calvi e Sessa Aurunca si è passati all’Assemblea per la

discussione e l’approvazione del Documento Assembleare. Il documento elaborato dalla Delegazione della Regione Campania per il nuovo triennio, ha precisato Mafalda Maciariello delegata regionale uscente, è il frutto del tempo di ascolto e di discernimento, di confronto e di condivisione con le presidenze diocesane di AC della regione, avvalorato dalle indicazioni del cammino sinodale proposto da Papa Francesco per tutta la Chiesa. Dopo l’intervento di Emanuela Gitto Vicepresidente nazionale per il Settore 

Giovani di Azione Cattolica si è passati alla fase elettiva per il rinnovo delle cariche sociali. A scrutinio ultimato è risultato eletto come nuovo Delegato Regionale Gianfranco Aprea della Arcidiocesi di Sorrento – Castellammare di Stabia. Mentre il 

nuovo Consiglio Regionale dell’Azione Cattolica Campania sarà formato da: Eleonora Evacuo della Prelatura territoriale di Pompei, Antonio Voira della Diocesi di Vallo della Lucania, Angelo Piccolella della Diocesi di Caserta;  Giovanna Esposito  della

 Diocesi di Nola;  Angela Madaio della Diocesi di Teggiano - Policastro; Nunzia Di Palma della Diocesi di Nocera Inferiore – Sarno; Giovanni Pio Marenna della Diocesi di Cerreto Sannita - Telese – Sant’Agata de’ Goti e Francesca Picone della Diocesi di Avellino.  Bisogna imparare a leggere il presente per aprirsi alle novità che lo Spirito ci suggerisce, ha ricordato il neo Delegato Regionale Gianfranco Aprea, ogni persona che in associazione riveste un incarico sia un appassionato dell’uomo, di Dio, della Chiesa e del proprio territorio mettendosi con umiltà e gratuità al servizio dei fratelli.

Pietro Rossi

03 aprile 2024

A San Potito Sannitico presentazione del Libro sul pittore Gaetano Bocchetti.

SAN POTITO SANNITICO - Giovedì 11 aprile, dalle ore 19,00, presso l’Auditorium comunale a San Potito Sannitico, sarà presentato un libro sugli affreschi del pittore Gaetano Bocchetti nella Chiesa di Santa Caterina. L’incontro moderato dal giornalista Gianfrancesco D’Andrea, prevede i saluti del Parroco di Santa Caterina don Franco Pinelli, del Sindaco di San Potito Sannitico Francesco Imperadore, e gli interventi di Geppino Buonomo e Renato Santillo, mentre le conclusioni saranno affidate al Vicario Episcopale per la Formazione, Cultura e le Comunicazioni Sociali don Emilio Salvatore. Un'occasione unica per immergersi nell'arte sacra del maestro Gaetano Bocchetti, celebre per i suoi affreschi nelle chiese napoletane. Numerose le chiese in Italia da lui affrescate tra cui quella di Santa Caterina di San Potito Sannitico. Di lui hanno scritto i più illustri critici d’arte così come riviste e giornali. Gaetano Bocchetti è stato un grandissimo pittore, un autentico Maestro. Egli è l’ultimo epigono dell’arte di affrescare, ed ha l’indiscusso merito di aver fatto risorgere una forma di pittura che andava scomparendo; l’affresco, forma d’arte difficilissima in quanto presuppone in coloro che la coltivano conoscenze che vanno molto al di là della preparazione puramente accademica, peculiare ad ogni pittore; conoscenze che vanno dalla maniera di preparare l’impasto dei colori, a quella di predisporre il muro che si vuole dipingere, a quella di provvedere alla calce da usare per l’intonaco, e via dicendo.

Pietro Rossi