11 dicembre 2010

A SANT’ANGELO D’ALIFE APRE I BATTENTI LA BIBLIOTECA DEL PARCO REGIONALE DEL MATESE.

SANT’ANGELO D’ALIFE. Il 16 Dicembre 2010 alle ore 17.00 nella Casa del Parco di Sant'Angelo d'Alife (nella foto) si svolgerà l'evento di presentazione della Biblioteca del Parco Regionale del Matese. Tra i compiti istitutivi che un Parco Regionale è deputato a svolgere, un ruolo di primo piano è riconosciuto alla “promozione di attività educative, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare”. L'insieme di queste azioni, individuabili come educazione ambientale, è finalizzato alla protezione dell'ambiente naturale ed umano. La conoscenza è la fase preliminare e necessaria di ogni istanza di conservazione e si avvale operativamente e metodologicamente dell'attività di ricerca e analisi sperimentale per facilitare e valorizzare il rapporto uomo-natura. “Conoscenza e accesso alle informazioni”. Dal Manifesto dell'UNESCO per le Biblioteche pubbliche si legge che “la biblioteca pubblica è il centro informativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione”. Se la cultura in ogni tempo è conoscenza, nella società dell'informazione – società in cui accedere e saper utilizzare i nuovi strumenti comunicativi rappresenta un elemento di vantaggio socio-economico-culturale – le biblioteche, istituzioni da sempre preposte alla organizzazione della cultura, diventano centri di diffusione e di rielaborazione della conoscenza, luoghi in cui è facilitato l'accesso alle informazioni. È per rispondere a queste altre istanze che il Parco Regionale del Matese, nella persona del Presidente Giuseppe Falco, ha inteso allestire una Biblioteca del Parco. In questo modo si conferisce valore sostanziale alle iniziative del Pit “Parco Regionale del Matese” POR 2000- 2006, dando ad esse continuità. Riconoscere alla “Casa del Parco” realizzata a Sant'Angelo d'Alife un ruolo di intercettore delle esigenze di cultura avanzate dalla cittadinanza rende il Parco stesso volano di crescita del senso civico e di appartenenza dei cittadini matesini. Con la Biblioteca del Parco del Matese gli studi e le ricerche che riguardano tutto il territorio matesino avranno riconoscimento e trasmissione. Troveranno naturale cittadinanza gli elaborati prodotti dai progetti immateriali del Pit Parco del Matese, le pubblicazioni scientifiche delle Università, del mondo associativo di impronta ambientale e culturale e degli studiosi del territorio e, non ultime, le numerose tesi di laurea incentrate sulle molteplici ricchezze e potenzialità del Matese. La sfida è così lanciata, per dimostrare che in modo autofinanziato, con l'impegno compartecipato di Enti e collettività, è possibile costruire piccole grandi iniziative per continuare nell'opera di educazione ai valori del rispetto dell'ambiente e del territorio.

Pietro Rossi

PASSA L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO AD AILANO CON IL VOTO CONTRARIO DEL GRUPPO DI OPPOSIZIONE “IL SOLE PER AILANO”.


Ailano – Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Ailano la delibera per l’approvazione dell’ assestamento del bilancio è passata con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dei tre consiglieri presenti Maria Antonietta Toscano, Giovanni Cantelmo e Vincenzo Marra, per il gruppo di opposizione “Il Sole per Ailano“. Il gruppo di minoranza ha motivato il voto contrario, con l’intervento del consigliere Giovanni Cantelmo, lamentando in particolare l’inerzia nella gestione degli immobili di proprietà comunale tra cui la Casa Albergo per anziani ultimata ormai da quattro anni e mai entrata in funzione, la stasi nell’iter di approvazione per alcuni permessi di costruire nella zona industriale, la mancata definizione delle istanze di sanatoria a partire dal condono del 1985 e dell’estinzione dei diritti livellari tuttora esistenti su diversi ettari di terreno in possesso dei privati. L’opposizione si è invece espressa favorevolmente sugli altri due punti all’ordine del giorno riguardanti una modifica al regolamento edilizio in merito all’altezza dei locali commerciali e la convenzione del Segretario comunale. Il Sindaco di Ailano Mario Lanzone da parte sua ribatte l’attacco del gruppo di minoranza dichiarando che il bilancio del Comune di Ailano è un bilancio sano e veritiero e non presenta alcun deficit, come certificato dall’ultimo bilancio consuntivo regolarmente approvato con delibera di Consiglio comunale numero 3 del 07/05/2010 e dalla relativa certificazione del revisore dei conti. Il bilancio evidenzia delle difficoltà di natura finanziaria che in gran parte derivano dalla politica di riduzione del trasferimento statale attuata dal governo centrale e dal mancato rimborso delle rate dei mutui da parte della Regione Campania. Per quanto riguarda “La casa albergo per anziani” è il caso di precisare, ha concluso il sindaco Mario Lanzone, che effettivamente i lavori sono stati ultimati circa quattro anni fa, ma la struttura non è ancora in funzione in quanto il sopralluogo effettuato dal servizio U.O.P.C. dell’Asl Ce1 ha rilevato delle carenze nella struttura limitatamente al rispetto della normativa vigente per quanto riguarda i servizi igienici in quanto tra la progettazione originaria e la realizzazione dell’opera sono intervenute delle modifiche legislative. Ciò ha determinato l’esigenza di ulteriori interventi e naturalmente il protrarsi del tempo per la messa in funzione della struttura. Inoltre ha precisato che alcuni servizi sono offerti gratuitamente ai cittadini (servizio trasporto alunni) o ad un prezzo politico (buoni pasto mensa scolastica ad €. 1,50) e le tariffe della Tarsu sono le più basse tra i Comuni della Comunità Montana del Matese. I problemi sono ben altri rispetto a quelli evidenziati dalla minoranza: grave crisi economica che stà attanagliando il tessuto sociale e produttivo del nostro paese; totale immobilismo da parte della Regione Campania ( mancato trasferimento ai comuni dei fondi, mancato rimborso dei mutui, dipendenti della Comunità Montana del Matese senza stipendio da quattro mesi) e l’emergenza rifiuti che determina un aumento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento.

Pietro Rossi

Speranza Provinciale chiede un incontro con il Sindaco di Piedimonte Matese per la spinosa questione degli Avvisi di Mora per l’acqua 2005.


PIEDIMONTE MATESE. Ancora polemiche sulla vicenda degli Avvisi di Mora dell’acqua relativa all’anno 2005, questa volta ad avanzarle è stato il Movimento Speranza Provinciale che ha fatto delle richieste urgenti al Sindaco di Piedimonte Matese. Il Movimento, a quanto pare, ha chiesto un incontro con il sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, atto soprattutto a capire se in questa massiva spedizione di bollette vecchie ci sia la responsabilità di qualche funzionario comunale. La delegazione del Movimento Speranza Provinciale Alto Casertano in un’ottica di partecipazione attiva alle problematiche territoriali, atteso di ricevere risposta ai quesiti posti in data 22 ottobre 2010 (n° prot. 20217) e alla richiesta di un incontro con il Sindaco datata 24 novembre 2010 (prot. 22419), con riferimento al recente invio degli avvisi di mora ai contribuenti Piedimontesi, relativi al canone idrico per l’anno 2005, ha chiesto al Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, di conoscere: La spesa complessivamente sostenuta e il motivo per il quale ci si è affidati a un’agenzia privata per la consegna degli avvisi; Se, prima di procedere all’invio degli avvisi, l’Amministrazione avesse idea di quale somma volesse (potesse) recuperare da tale azione e se, in tal caso, sia stata fatta l’analisi costi/benefici dell’intera operazione, onde verificarne la reale opportunità economica. Quale sia il criterio con cui l’Amministrazione ritiene valida la congruità dell’azione per stanare eventuali evasori fiscali; Se l’Amministrazione ha valutato le difficoltà che quest’azione avrebbe arrecato ai contribuenti (che nella missiva di accompagnamento sono indicati come “clienti” (secondo un’infausta prassi ormai consolidata), soprattutto quelli più anziani; Se l’iniziativa presuppone un eventuale premio di produttività e se alla base di tutto non ci sia inefficienza dell’ufficio preposto, atteso che molti contribuenti si sono visti recapitare gli avvisi di mora nonostante abbiano regolarmente pagato e, in tal caso, quali accorgimenti l’Amministrazione intende adottare per evitare il ripetersi di questa “campagna di recupero di massa”.

Raccolta di fondi per l’AIL a Prata Sannita con la Manifestazione “Stelle di Natale”.


PRATA SANNITA. I Volontari dell’AIL saranno impegnati fino a domenica 12, in Piazza S.Pancrazio a Prata Sannita per una raccolta di fondi a favore dell’associazione che combatte la leucemia,con la manifestazione “Stelle di Natale”.È ormai noto che i rilevanti progressi della Ricerca Scientifica e di terapie sempre più efficaci e mirate, compreso il trapianto di cellule staminali, hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da tumori del sangue. Tali risultati sono stati resi possibili grazie alla costante attività dei ricercatori e all’impegno d’informazione, sensibilizzazione e sostegno delle Associazioni che operano in questo ambito.Torna l’appuntamento con la solidarietà AIL per rendere le leucemie, i linfomi e il mieloma sempre più guaribile: nei giorni 10,11, e 12 dicembre si svolgerà la tradizionale iniziativa dell’AIL che da ventidue edizioni fa appello alla solidarietà di tutti. L’AIL offrirà, grazie all’impegno di migliaia di volontari, in 3800 piazze italiane, oltre 800.000 Stelle di Natale a chi verserà un contributo minimo associativo di 12 Euro, diventando così sostenitore dell’Associazione. I fondi raccolti con la manifestazione “Stelle di Natale” verranno impiegati per finanziare la Ricerca Scientifica nel campo delle Leucemie, dei Linfomi e del Mieloma: in particolare, quest’anno, l’iniziativa è dedicata al finanziamento del GRUPPO GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto) a cui fanno capo 150 centri di ematologia presenti su tutto il territorio nazionale; per migliorare la qualità delle cure; per continuare nella realizzazione di “Case AIL” (attualmente grazie all’impegno dell’AIL sono 32 le città italiane che ospitano questo servizio) e per collaborare al servizio di assistenza domiciliare ai pazienti ematologici di tutte le età per offrire loro le cure necessarie nel loro ambiente familiare (l’AIL finanzia già 40 servizi di assistenza domiciliare).

Pietro Rossi

I MILLE DUBBI DELLA RIFORMA UNIVERSITARIA.


PIEDIMONTE MATESE. La Riforma Universitaria, sposata dal ministro Mariastella Gelmini, è stata approvata alla Camera dei Deputati a fine novembre con mio grande stupore. Mi sono chiesta, seguendo la diretta parlamentare su Rai 3, se questi nostri parlamentari fossero stati veramente aggiornati sulla situazione di disagio e protesta levatasi in tutto il Paese contro il disegno di legge, proposto ed emendato abbondantemente per attutirne l'impatto. Mi piacerebbe sapere come mai tante proteste rimangono inascoltate e si procede ostinatamente su un binario a senso unico, privo di dialogo con le forze di opposizione, che pure sono state elette dai cittadini italiani. Quando si dice che la maggioranza parlamentare è stata eletta dagli italiani, mi domando chi ha eletto le forze politiche di opposizione. Lasciamo perdere i tanti dubbi che mi possono perseguitare riguardo la vigente legge elettorale che consente di governare con un'ampia maggioranza a chi ha ottenuto poco più del 30% dei consensi. Una maggioranza siffatta può rappresentare tutto il Paese? Credo proprio di no e credo anzi che il dialogo, il confronto e la concertazione debbano essere strumenti abitualmente adottati in una vera democrazia. Ma, tornando alla Riforma Universitaria, definita epocale dal ministro Gelmini, e assolutamente inadeguata a risolvere gli annosi problemi che attanagliano gli Atenei italiani dalle forze politiche di minoranza, sembra proprio che il coro dei “no”, alzatosi a difesa della Scuola pubblica da tutta Italia, diventi ogni giorno più numeroso e rumoroso. Cosa si deve fare allora? Credo che una vera democrazia debba saper ascoltare tutti, anche studenti, docenti e precari degli atenei. Nel 1968, durante la contestazione, gli studenti universitari affiancarono le proteste dei lavoratori e tutti insieme ottennero il riconoscimento dei diritti, che oggi sono forse considerati privilegi, perché pare che il diritto al lavoro e allo studio diventino ogni giorno di più privilegio di pochi. Ricordo benissimo che la nostra Costituzione elenca diritti (quali il lavoro, lo studio e la salute) che devono appartenere a tutti i cittadini e invita i governi ad attivarsi perchè ciò avvenga. E i governi degli Anni Sessanta-Settanta si attivarono per dare agli italiani leggi più eque ed efficaci, più rispondenti ai bisogni di una democrazia in crescita. Come mai i governi dei giorni nostri, sull'esempio di quelli passati, non riescono a fare altrettanto? Può una politica, basata esclusivamente sui tagli al sistema sociale, avere sbocchi per far crescere il nostro Paese? Occorrerebbe un po' più di fantasia e di audacia per far ripartire la nostra splendida Italia e, senza dubbio ,anche una classe politica migliore.

Rosanna Onorii

Ex Segretario Cittadino dei DS