“Premesso che il "Reddito di
Cittadinanza" è uno strumento che dovrebbe contrastare la povertà,
favorire i processi di formazione professionale ed aiutare le persone a trovare
una occupazione, prevedendo in parallelo un percorso di ricollocamento nel
mondo del lavoro; il Governo aveva previsto che sarebbero state presentate 1
milione e 300mila domande, cifra nettamente superiore al numero di richieste
fino ad oggi pervenute. Per il momento il reddito di cittadinanza non ha
riscosso successo! Ad aprile hanno ricevuto l’assegno 487mila famiglie; in pratica
lo stesso numero di famiglie già assegnatarie del reddito di inclusione, che
nel 2018 erano 462mila; la minore spesa equivale a una riserva più consistente
di risparmi, che potrebbero essere destinate ad altre misure del Governo. Il
Ministro Di Maio, a quanto pare, avrebbe coinvolto l'Inapp (Istituto nazionale
per l'analisi delle politiche pubbliche) nel compito di valutare il reddito di
inclusione. L'istituto vanta di un presidente, consiglio di amministrazione,
sindaci revisori, alti dirigenti a capo dei diversi settori di competenza e
addirittura 44 consulenti: un costo complessivo per l'erario pari a una
cinquantina di milioni all'anno. Lo stesso Istituto, a fine luglio, individuerà
4 professionisti, accademici e non, al fine di costituire un comitato
scientifico che dovrà valutare l'impatto del Rei (reddito di inclusione),
validare le metodologie di rilevazione delle informazioni tramite un campione
di beneficiari, calcolare le stime degli effetti prodotti e, non ultimo,
stilare una valutazione complessiva per la quale avranno tempo addirittura fino
a novembre 2020. È in arrivo il modulo dell'Istituto di previdenza per la
rinuncia al reddito e alla pensione di cittadinanza; la card verrà disattivata
immediatamente compresi gli importi residui mentre le somme già ricevute non
dovranno essere restituite. Ho chiesto, pertanto, al Ministro dello Sviluppo
Economico, del lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, attraverso una
interrogazione parlamentare, quali orientamenti intenda esprimere in riferimento
a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere in
merito alla questione del comitato scientifico; per quali ragioni l'Inapp,
Istituto che vanta di tanti esperti e funzionari amministrativi, debba affidare
l'indagine a specialisti esterni; se sia al corrente del fatto che il comitato
scientifico dovrà affrontare costi maggiori”. Lo dichiara la Sen. di Forza
Italia, Sandra Lonardo.
Comunicato Stampa
Strasburgo – “Il programma della Commissione per il
prossimo quinquennio è certamente ambizioso. Ma non basta votarlo, occorre soprattutto
attuarlo, a cominciare dalla riforma del regolamento di Dublino sulla gestione
dei flussi migratori”. Lo ha detto Aldo Patriciello (nella foto), europarlamentare e
membro del Partito Popolare Europeo, al termine della votazione con cui l’Europarlamento,
riunito a Strasburgo in seduta plenaria, ha dato il via libera alla nomina di Ursula von der Leyen come Presidente
della Commissione Europea. “Piena soddisfazione per le parole e i
punti programmatici ascoltati in aula da parte di Ursula
von der Leyen. La sua elezione a Presidente della Commissione Europea – ha dichiarato
Patriciello - è una scelta che, oltre ad aver riscosso un ampio consenso tra i
deputati del Parlamento europeo, assume altresì un significato politico rilevante
considerando che, per la prima volta nella storia dell’Unione, viene nominata una
donna. Mi auguro che il Parlamento europeo sia in prima linea per sostenere e
appoggiare con convinzione i punti del programma che abbiamo ascoltato nel corso
della seduta plenaria. I cittadini – ha proseguito l’eurodeputato azzurro - vogliono
un’Europa più forte, più unita, più democratica. Un’Europa indipendente non
solo sotto il profilo politico ma anche sul piano energetico; che scommetta
sull’innovazione e sulla crescita industriale; che difenda le libertà come anche
il commercio e le nostre imprese dalla concorrenza sleale; che protegga le
fasce deboli, lo stato di diritto e i valori su cui si fonda la nostra Unione.
Ho espresso il mio voto in favore di Ursula von der Leyen
con convinzione, non soltanto perché ritengo sia una figura politica di grande
esperienza e una convinta europeista, ma anche perché – ha concluso
Patriciello - sono certo che saprà guidare la Commissione in maniera energica
ed indipendente dagli interessi dei singoli Stati, dotandola di tutti gli strumenti necessari per affrontare le urgenti
sfide che attendono l’Europa nei prossimi anni”.
Comunicato Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello