23 agosto 2024

ESSERE COMUNITA’ PARROCCHIALE OGGI: PROPOSTE E RIFLESSIONI CON LE FAMIGLIE.

PIEDIMONTE MATESE - In questi giorni di fine agosto anche a Piedimonte Matese, come in tanti altri paesi d’Italia, si stanno svolgendo i Grest, le attività ricreative parrocchiali che vedono la partecipazione attiva di tanti ragazzi dai 6 ai 14 anni della nostra città. Quella di 

quest’anno, arrivata ormai alla terza edizione, è organizzata dall’Unità Pastorale delle tre parrocchie piedimontesi guidate dai Parroci Don Armando Visone (Ave Gratia Plena), Don Massimiliano Giannico (Santa Maria Maggiore) e Don Emilio Meola (San Marcello di Sepicciano). Tante le novità di questa edizione che vede impegnati nello Staff organizzativo, oltre

ai giovani animatori, anche alcuni Operatori Parrocchiali di altre associazioni. L’Azione Cattolica delle tre parrocchie guidate da Pietro Rossi (Ave Gratia Plena), Lucia Carangelo (Santa Maria Maggiore) e Chiara Franco (San Marcello di Sepicciano) ha organizzato due incontri serali con i genitori dei ragazzi partecipanti al Grest, nella prima

serata si è parlato di “Essere comunità Parrocchiale oggi: proposte per una riflessione”. L’Azione Cattolica essendo una associazione di laici impegnati nel sociale, ha la responsabilità di maturare consapevolezza su cosa significhi 

nell’oggi essere “Comunità Parrocchiale. Comunità rimanda a sinodalitàche è senz’altro il modo più adatto di vivere la comunione e la corresponsabilità. Durante l’incontro è emersa la volontà di essere Chiesa viva, attenta al territorio, una Chiesa che si interroga e si verifica. 

E’ stato rimarcato, inoltre, anche il ruolo che ha la famiglia nel processo educativo dei figli. La famiglia svolge un ruolo indiscusso nella formazione della personalità dei minori, infatti dalle esperienze affettive vissute in famiglia e dai modelli educativi ricevuti, dipendono identità e socializzazione, acquisizione dei valori e modalità di interpretazione del mondo circostante. 

La Parrocchia e le famiglie sono legate da un solo filo, sono il luogo di preparazione alla vita dei più piccoli, coltivano e condividono l'amore, il reciproco rispetto pur conservando le proprie differenze, la serena e paziente

attesa, la sana autorità con cui credere, esprimere, vivere e trasmettere convinzioni e valori. Il ruolo delle Parrocchie è stato incentrato sul percorso di crescita dei bambini in Oratorio, un viaggio ricco di esperienze che affrontano vari aspetti della loro vita. 

Questo ambiente favorisce non solo la crescita personale e spirituale, ma anche lo sviluppo di competenze sociali e relazionali, preparando i bambini ad affrontare il mondo con fiducia e responsabilità. La proposta formativa dell’Azione Cattolicaè stato il tema affrontato nella seconda serata a cui ha partecipato anche la Presidente Diocesana dell’Azione Cattolica Cinzia Brandi

L’Azione Cattolica, ha ribadito la Presidente Diocesana, è un'associazione laicale della Chiesa cattolica che si prefigge di promuovere la formazione e l'impegno dei suoi membri nella vita cristiana e sociale. La sua proposta formativa si articola in vari livelli e ambiti, e si caratterizza per un approccio integrato alla crescita personale e comunitaria. 

L’Associazione offre percorsi di formazione spirituale che mirano a approfondire la fede e la vita cristiana, attraverso la preghiera, la riflessione e la catechesi. Parte della proposta formativa riguarda anche la dimensione sociale della fede. Attraverso progetti e iniziative, i membri sono invitati a impegnarsi in attività di volontariato e a riflettere sui temi della giustizia sociale, della pace e della solidarietà. 

La proposta formativa, ha concluso Cinzia Brandi, è articolata anche in funzione delle diverse fasce di età, dai bambini agli adulti. Ogni età ha percorsi specifici che tengono conto delle necessità e delle esperienze di vita dei partecipanti. Attraverso queste e altre iniziative, l’Azione Cattolica intende formare cristiani consapevoli e attivi, pronti a vivere la propria fede in modo autentico e a preoccuparsi per il bene della comunità e della società. Durante gli incontri con le famiglie, considerando il rilevante ruolo delle Parrocchie nel percorso di crescita dei bambini in Oratorio, è emersa la proposta di creare una sorta di “Banca del Tempo” dove ogni genitore o adulto possa mettere, anche un piccolo ritaglio di tempo come “un’ora” a settimana, a disposizione della Parrocchia per le attività dedicate all’Oratorio ed ai ragazzi. La Parrocchia è comunità di fedeli, è apertura e accoglienza, servizio e risposta a domande e bisogni, ma anche luogo privilegiato dove si mettono insieme i propri doni, dove si condivide ciò che si è e ciò che si può dare, dove si diventa dono. Dove si diventa segno di Cristo.

Pietro Rossi