02 giugno 2021

Giornata mondiale del Latte nelle scuole di Ponticelli con il Provolone del Monaco Dop.


Il modo migliore per trascorrere la giornata mondiale del latte è di raccontare ai bambini i benefici e i fantastici prodotti che da esso derivano. Ecco perché il progetto “Latte nelle Scuole” del Mipaaf abbracciato dal Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop su sollecitazione di Si Impresa della Camera di Commercio di Napoli è capitato proprio al momento giusto. I rappresentanti del Consorzio di Tutela hanno incontrato i ragazzini della primaria dell’istituto De Filippo di Ponticelli, nella periferia di Napoli, con i quali hanno degustato in tutta sicurezza il formaggio stagionato più famoso della Campania, scoprendo insieme le caratteristiche. “Interessante ed istruttivo trascorrere ore con i bambini delle nostre scuole, spiegando loro l’intera filiera del latte che va dalla mungitura delle vacche fino alla trasformazione e successiva stagionatura di formaggi d’eccellenza come il nostro” dichiarano il presidente del Consorzio Giosuè De Simone e il direttore Vincenzo Peretti. Dal 2001 quella del primo giugno è la data nella quale si "celebra" il latte, la bevanda-alimento che costituisce la base della nutrizione quotidiana nel mondo fin dalla prima infanzia. A stabilire che ci fosse bisogno di un World Milk Day sono stati Fao e Nazioni Unite, al duplice scopo di valorizzare sia il prodotto in sé che tutto il settore lattiero-caseario a livello globale. Il Programma Latte nelle scuole è la campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari destinata agli allievi delle scuole primarie, finanziata dall'Unione europea e realizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Pietro Rossi

 

La tradizione del tartufo continua e si afferma ancor di più con l’Associazione Tartufai del Matese.


SAN POTITO SANNITICO - E' nata un'Associazione che oggi raggruppa esclusivamente i Tartufai del Matese, donne ed uomini che dedicano molto del loro tempo alla cerca e cavatura del Tartufo, soprattutto nel territorio matesino ma che approfondiscono il confronto e l'attività anche in altri territori vocati. Il Matese è ormai un consolidato luogo di tartufi: il “Nero del Matese” è considerato Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) dalla Regione Campania. Il versante orientale matesino, quello molisano, ha nella sua fascia pedemontana un'enorme ricchezza del pregiato Tartufo Bianco, forse la maggior “miniera” di cerca dell'intero Stivale. I Tartufai del Matese hanno così deciso di dar vita ad una Associazione a se stante, già in precedenza affiliata ad una coalizione associativa di appassionati di micologia. Oggi dedicano la loro passione unicamente a questo mondo, quello del Tartufo (il fungo ipogeo commestibile e pregiato), Non appena sarà possibile, non mancheranno eventi per confermare l'evidenza di questo patrimonio, attraverso ogni tipo di manifestazione, culturale e gastronomica, che ne darà sempre più forza e conoscenza. Tutti i Comuni ricadenti nel Parco Regionale del Matese già dal 2013 sono affiliati alla “Associazione Nazionale Città del Tartufo”, sodalizio che comprende altri Enti comunali e sovracomunali nazionali: da Alba a Norcia, Acqualagna fino ad intere regioni come il Molise. Una stretta collaborazione con l'Ente Parco Regionale sarà nell'intento della Associazione per rafforzare questa consapevolezza in ogni luogo matesino, con incontri sull'argomento. 

L'Associazione, con sede in San Potito Sannitico alla Via Pozzo Campagna, vede al suo vertice Domenico Maria Pitò, (nella foto)  Presidente, ed esperto decennale della cerca e cavatura del Tartufo, con Sara Vetturini, suo Vice, ed abile finalizzatrice dell'uso gastronomico del tartufo. Giovanni Ferrazzano, Segretario e insieme a Ponticorvo Antonino e Aruta Crescenzo Consiglieri, completano il Direttivo che sarà alla guida di una cospicua forza di tartufai, tutti impegnati nella tutela e nella conoscenza del Tartufo del Matese. Avvalendosi sempre della collaborazione dei micologi e degli esperti del territorio che uniranno, al piacere di gustare, la necessità di approfondire anche la cultura scientifica del patrimonio tartufo. Presto la “Associazione Tartufai del Matese” comunicherà gli eventi che ha programmato, nel rispetto delle possibilità che l'attuale stato pandemico permetterà di svolgere.

Pietro Rossi