08 aprile 2013

IL GRUPPO CONSILIARE INSIEME PER ALIFE PRENDE LE DISTANZE DAL SINDACO AVECONE.

ALIFE. Il gruppo consiliare di Opposizione, Insieme per Alife, formato da Daniele CIRIOLI, Gianfranco DI CAPRIO, Daniela PECE, Gaetano MAIETTI, prende le distanze dalle parole di accuse che il Sindaco della Città di Alife, Giuseppe Avecone, ha rivolto alla società Enel.  Secondo i consiglieri di opposizione, nell’articolo pubblicato domenica 7 aprile con il titolo “Debito con Enel, le ragioni di Avecone”  il sindaco Avecone afferma testualmente: «Va detto inequivocabilmente che la società fornitrice, nel sospendere l’erogazione di energia, ha commesso degli abusi (….)»,  «(…) che l’Enel ha dovuto ammettere i grossolani errori compiuti (…)»,  «(…) la condotta che ha posto in essere l’Enel è stata fatta a sfregio (…)»,  «(…) tale azione, che definirei di strozzinaggio, è stata operata perché (…)», accusando l’Enel di aver commesso «abusi» e «grossolani errori», nonché di aver agito con «sfregio» e «strozzinaggio» (!!!) nel distaccare l’energia elettrica al Comune di Alife.  Il gruppo consiliare di Opposizione, Insieme per Alife, ha diramato un comunicato in cui prende le distanze dalle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Avecone, ritenendo questo linguaggio non adeguato al ruolo di Chi rappresenta una Città, né tantomeno giustificabile nei riguardi di terzi soggetti (Enel) che hanno rapporti commerciali con il Comune di Alife. A questo punto, ribatte l’opposizione, due sono le alternative: se davvero il sindaco Avecone è convinto che l’Enel si è comportata illegittimamente, invece di una logorroica accusa sulla carta stampata, si muova a querelare e a denunciare l’Enel su carta bollata; altrimenti provveda subito a smentire le sue grevi parole per mantenere indenne i Cittadini da un’eventuale richiesta di risarcimento danni d’immagine che l’Enel potrebbe fare nei confronti del rappresentante del Comune di Alife. Sarebbe davvero l’assurdo: oltre al danno (l’enorme debito per l’energia elettrica) anche la beffa (di nuove spese di contenzioso).
Pietro Rossi