Dott. Giuseppe Avecone - Sindaco di Alife |
ALIFE.
Nell’ultimo Consiglio Comunale di Alife è stato discusso il Bilancio preventivo
2011: sono 844mila gli euro del disavanzo 2009 che, secondo l’art. 193 del
Testo Unico Enti Locali, possono essere spalmati sui tre esercizi successivi:
la quota per il 2011 di 281mila euro (un terzo del disavanzo di passate
amministrazioni) verrà coperta parte dall’avanzo contabile del 2011 (93.994,69
euro) e parte dagli oneri di urbanizzazione (187mila euro), per un bilancio
preventivo 2011 che chiude, con parere favorevole dell’organo di revisione, in
pareggio. Nei dettagli, per l’ICI si prevede di incassare 45mila euro in più
(le previsioni definitive 2011 sono di 540mila euro), oltre ad un recupero di
evasione di 215mila euro; 49mila euro in più dalla variazione dell’aliquota
addizionale comunale Irpef; discorso a parte per la Tarsu che, con i 447mila
euro in più di previsione incasso per il 2011 (per un totale incassato di poco
oltre un milione di euro), si spera possa andare a coprire integralmente il
costo del servizio, così come prevede la legge (230mila euro il previsto
recupero dall’evasione). “Il maggior introito che prevediamo di ottenere
dall’Ici nasce non da un aumento dell’imposta, come demagogicamente ha fatto
credere la minoranza – precisa il Sindaco Giuseppe
Avecone – ma da un allargamento della base imponibile, è questo è un merito
di questa amministrazione, che è stato possibile grazie ad una serie di misure,
quali il progetto nazionale “Piano Casa”, l’accatastamento forzato di manufatti
un tempo non a ruolo, ed un riaccertamento degli immobili non colpiti
dall’imposta, in pratica un’emersione del sommerso. Anche per la Tosap (tassa
occupazione suoli ed aree pubbliche), si pagherà d’ora in poi a prezzo pieno:
non si capisce perché fino adesso si è pagata metà tariffa. Non toccate nemmeno
le tariffe per le acque reflue, ma bisognerà regolarizzare gli allacci”. Per la
Commissione locale per il Paesaggio, vengono nominati i tecnici Agostino
Masullo, Pasquale Altieri, Giuseppe Sasso e Beniamino Grande (votati dalla
maggioranza), e Renato Tavano (dalla minoranza). In merito alla contestata
pronuncia della Corte dei Conti (n. 331 del 28 giugno scorso), tiene subito a
precisare il Sindaco Giuseppe Avecone
che “nessuna colpa è di questa
amministrazione, ma tutto nasce dal notevole ritardo con cui è stato portato
all’approvazione il consuntivo 2009, oltre un anno dopo la sua scadenza
naturale. Le annotazioni che fa la Corte, questo è evidente a tutti, le ha
fatte alle amministrazioni precedenti la nostra. E comunque, noi come
amministrazione comunale, in sede di approvazione di quel rendiconto, ci siamo
attivati apportando delle misure correttive che sono state regolarmente inviate
alla sezione regionale dell’organo di controllo. Sono stai altri prima di noi –
sottolinea il primo cittadino – che non hanno approvato quel rendiconto ed a
cui sono ora rivolte queste attenzioni”.
Pietro
Rossi