Durante l’incontro il Vescovo Mons. Giacomo Cirulli ha stimolato l’Azione
Cattolica a ritornare alla nascita per rinascere, "Ritornare ai valori
del vangelo, per poter parlare del vangelo, con parole semplici, mai banali,
con parole profonde". Ha esortato i laici impegnati a "stare
con passione" dentro la storia dell'Azione Cattolica invitando a rivivere
quella passione che aveva caratterizzato gli uomini e le donne del post Concilio.
Le due Associazioni diocesane di Azione Cattolica, quella di Alife-Caiazzo e di
Teano-Calvi, pur conservando le loro
identità sono state invitate a fare un cammino unitario insieme. Un solo
sentire, un aiuto reciproco, un progetto da condividere questi i punti salienti
emersi. E su tutto la capacità, che scaturisce dalla formazione dei laici impegnati, di camminare
accanto ai sacerdoti, non come i servi sciocchi, ma come uomini e donne al
servizio dei fratelli, come Gesù ci ha insegnato. La vita del vero laico impegnato ci deve insegnare la libertà dalle cose, la libertà dalle persone, la libertà
da se stessi; deve insegnarci a distinguere ciò che passa da ciò che resta. Essere
laico impegnato in Azione Cattolica significa sapersi esporre ai bisogni
della gente, nel rendersi disponibile all’ascolto delle tante sofferenze che
attraversano la nostra società.
Pietro Rossi