09 ottobre 2021

Seminario di Fipe e Confcommercio per analizzare gli scenari e affrontare le sfide imposte dalla pandemia

CASERTA - I nuovi scenari della ristorazione post Covid saranno al centro di un seminario, promosso da Confcommercio Caserta e Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), che si svolgerà in presenza, dal 18 ottobre all’8 novembre, nella sede di via Renella. Quattro lezioni, ciascuna della durata di due ore, tenute da Vincenzo D’Antonio, giornalista enogastronomico, esperto di formazione e consulente per la ristorazione italiana all’estero. ‘La stagione che si è appena conclusa - spiega D’Antonio, che riveste anche il ruolo di consulente di direzione aziendale – si è rivelata provvidenziale ai fini del ripristino di un flow economico che ha consentito di lenire in parte i disagi degli ultimi quindici mesi ma questo risultato rischia al tempo stesso di fornire una lettura fuorviante e poco realistica di come si prospetta invece nel post pandemia lo scenario della ristorazione. Uno scenario completamente mutato che ci dice che nulla sarà più come prima. Stiamo andando infatti verso una ‘nuova normalità’ che impone un cambio di abitudini e di comportamenti. Non solo da parte dei ristoratori ma anche della clientela. Da qui l’idea del seminario per porre elementi di analisi e riflessioni su questo cambio di rotta e fornire agli imprenditori del settore gli strumenti fondamentali per affrontare le nuove sfide. La sopravvivenza di molte attività dipenderà proprio dal modo in cui verrà gestita questa fase post emergenziale’. Cinque i trend della ristorazione che verranno affrontati durante il seminario e che consentiranno ai corsisti di accendere i riflettori, tra gli altri, sui ristoranti ‘all in one’, sulla transizione dai fast food ai fast gourmet, sul nuovo ruolo di dehors e vetrine, sul fenomeno touchless e sull’economia pull. Le lezioni si svolgeranno nei giorni 18 e 25 ottobre e 3 e 8 novembre. ‘Questo è un seminario che guarda al futuro – precisa Giuseppe Russo, presidente provinciale Fipe Caserta – e che rispecchia la mission e la vision che questo gruppo sta perseguendo sul territorio. Il corso rappresenterà infatti l’occasione per fornire – a chi già opera nell’ambito dei pubblici esercizi e a chi intende investire in questo settore - una panoramica completa sulla situazione attuale e sui prossimi sviluppi con un accento su aspetti quali quello dell’igiene e della sicurezza, della digitalizzazione, e naturalmente della diversificazione dei servizi e del prodotto da somministrare in relazione alle rinnovate esigenze della clientela’. ‘Finalmente abbiamo l’opportunità di ripartire con le iniziative in presenza – aggiunge il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – per offrire ai nostri iscritti una gamma di servizi sempre più ampi e di qualità che contribuiranno, ne siamo certi, alla crescita e allo sviluppo del territorio e naturalmente alla ripresa del tessuto economico produttivo. Tutto ciò in linea con le esigenze dei tempi e con l’obiettivo di coinvolgere una platea sempre più numerosa’.

Pietro Rossi

Il 10 ottobre: la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down. Ripartiamo!

NAPOLI - Il Garante dei diritti delle Persone con disabilità della Regione Campania, l’Avv. Paolo Colombo, in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down, che si celebrerà il prossimo 10 ottobre, invita a porre attenzione ai diritti e alle capacità delle persone affette da Sindrome di Down, sottolineando l’importanza di una loro efficace e piena inclusione sociale e lavorativa. L’inserimento di una persona con disabilità in un contesto lavorativo, infatti, può apportare moltissimi benefici all’azienda, migliorando le capacità di lavorare in gruppo, di collaborare e di accettare e valorizzare ogni tipo di diversità. “Avere l’opportunità di lavorare è fondamentale per le persone con sindrome di Down – dichiara il Garante dei Disabili, l’Avv. Paolo Colombo – Un lavoro offre una maggiore indipendenza economica, la possibilità di imparare cose nuove, di interagire con altre persone e sentirsi apprezzati e gratificati. Le persone affette da Sindrome di Down, tuttavia, sono ancora vittime di pregiudizi e private di molte opportunità, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, che ha causato l’interruzione di molti progetti mirati a favorirne l’inclusione. Auspico che la ripresa economica sia efficace per tutti e che inneschi un cambiamento culturale capace di coinvolgere anche e soprattutto per le categorie più fragili della nostra società, come quella delle persone con disabilità intellettiva”.

Pietro Rossi