12 gennaio 2020

Sanpasquale, il progetto che fonde aggregazione, gusto e divertimento arriva ad Aversa, e si fa in due: Officine Sanpasquale e Salotto Sanpasquale





AVERSA - Sanpasquale, un progetto formato da due spazi all’apparenza diversi e da tanti professionisti all’opera per una mission ambiziosa ma non impossibile: fondersi per rivisitare il concetto di aggregazione, proponendo una combinazione di gusto e divertimento, che ha sede in via Torrebianca, 27 ad Aversa (Ce). Un mix concepito per dare vita a Officine e Salotto Sanpasquale, uno spazio che propone al pubblico di Aversa, dell’intera provincia casertana e dell’area a nord di Napoli: food, drink, musica, intrattenimento, spettacoli e tanto altro ancora. Officine e Salotto Sanpasquale: costruire sapori al servizio del divertimento concepito come religione. Officine Sanpasquale offre una selezione di panini preparati con ingredienti di elevata qualità, per regalare a fine pasto una sensazione di appagante beatitudine. Officine è lo spazio del progetto Sanapasquale dedicato esclusivamente al food e può contare su un menù innovativo e davvero gustoso. Patate fritte di ogni genere, a cui è possibile aggiungere fonduta, tra cui spiccano le Pulled Pork alla provola, antipasti che spaziano dalla tradizione: polpetta fritta, con maionese al lime e pepe rosa all’innovazione culinaria: croquette di patata viola servita con Jamón serrano stagionato 14 mesi. E poi i panini, che fondono sacro e profano con un solo obiettivo: lasciare il palato di chi li assapora intriso di un gusto assoluto e anche “divino” e “peccaminoso” allo stesso tempo. Beato, Santo, Sacro, Peccato, Laico, Mistico, Pure e Vizio aspettano solo di essere assaporati con tanto gusto. Salotto Sanpasquale, invece è lo spazio dedicato a chi santifica le unioni e le relazioni umane, venera la musica e consacra i cocktail. Innumerevoli saranno gli eventi organizzati all’interno della parte sottostante ad Officine, un Salotto che aspetta solo di essere vissuto come l’eden del sano divertimento.Uno spazio concepito per mangiare e bere e un altro concepito per divertirsi, ballare e per regalare momenti unici a chi lo sceglie come location per eventi e feste private. Due cuori che battono in un’unica anima: Officine e Salotto Sanpasquale. Un progetto che costruisce sapori e professa il divertimento come una religione. “Siamo pronti a costruire sapori, serate e tanto sano divertimento/intrattenimento.”- afferma lo staff di Officine e Salotto Sanpasquale.

Pietro Rossi

ALLL’ATTORE ANTONIO MERONE IL PREMIO “BRUNO MISELLI 2020” PER IL TEATRO.


PIEDIMONTE MATESE. E’ l’attore napoletano Antonio Merone (nella foto) il vincitore del premio “Bruno Miselli 2020” per la sezione teatrale, destinatario del prestigioso riconoscimento per la sua attività attoriale di lungo corso. La decisione è stata presa in maniera unanime dall’organizzazione e la motivazione sarà resa nota durante la cerimonia di premiazione che si terrà venerdì 24 gennaio alle 17,00 nella Biblioteca Comunale di Piedimonte Matese. Oltre 30 anni di carriera per l’artista originario di Sant’Anastasia (NA), definito dalla figlia di Nino TarantoL’ultimo erede di mio padre” e da Liliana De Curtis, figlia di Totò degno figlio di mio padre”. Molto felice il noto artista ed apprezzatissimo attore impegnato anche nella preparazione del suo nuovo spettacolo il quale ha confermato la presenza per il ritiro del premio. Questi ultimi mesi sono stati veramente fortunati per Antonio Merone, che nel giro di pochissimo tempo, oltre a ricevere numerosi premi alla carriera e tante soddisfazioni professionali e artistiche è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito dal Presidente della Repubblica Sergio Matteralla il 2 giugno scorso.
Pietro Rossi

QUESTIONARIO SUI SERVIZI BANCARI NELLE AREE INTERNE DEL MATESE


PIEDIMONTE MATESE - Nel nostro Paese le Aree Interne rappresentano il 52% dei Comuni, coprono circa il 60% della superficie territoriale e ospitano il 22% della popolazione nazionale. Sono aree che si contraddistinguono per una perdita progressiva degli abitanti e per l’invecchiamento della popolazione residente, con un aumento del livello delle disuguaglianze, sia nell’accesso ai servizi, che nella qualità dei servizi offerti, in particolare la salute e l’istruzione. Sono aree penalizzate da un divario digitale significativo e dalla dismissione progressiva dei servizi a rete, non ultimi sportelli bancari e uffici postali. Da queste premesse nasce il progetto “L'accesso ai servizi bancari nelle aree interne” che prevede la realizzazione di un percorso volto a rafforzare la digitalizzazione, la consapevolezza finanziaria e l’imprenditorialità delle aree del paese significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità). Il progetto, realizzato da Cittadinanzattiva in partnership con Uni Credit, coinvolge in via sperimentale tre aree interne individuate nell’Alta Carnia, nel Matese (Campania e Molise) e nella Val Nerina e, oltre a seminari e incontri territoriali, prevede un questionario sull’accesso ai servizi bancari nelle aree interne volto a misurare i bisogni delle comunità in cui è operativo il progetto. Cittadinanzattiva invita pertanto tutti i cittadini residenti nei Comuni delle aree interne del Matese a partecipare compilando il questionario on line.
Pietro Rossi


TONY CERCOLA PRESENTA “PER CHI SUONA LA BUATTA” A NAPOLI


NAPOLI - “PER CHI SUONA LA BUATTA” è il titolo del concerto che vedrà protagonista Tony Cercola sul palco del Teatro Bolivar a Napoli sabato 18 gennaio, alle ore 20:30. Tony racconterà al pubblico in sala della sua passione per la musica e per i fumetti, rivolgendosi soprattutto ai giovani musicisti affinché coltivino il sogno e la passione ormai distrutta da una società violenta e arrogante. Solo la musica e la gentilezza potranno salvare i giovani da un baratro culturale. Nel corso della serata ci sarà la presentazione del suo libro autobiografico dal titolo “Per chi suona la buatta. Storia di un percussautore”. Inoltre un masterclass del suo repertorio eseguito e riarrangiato da giovani musicisti come trasmissione del suo sound. Interverranno Lino Blandizzi, Gino Magurno, Giorgio Bennato e Ugo Mazzei.
Pietro Rossi

CONTRARIETA’ ALLA PROPOSTA DI PERIMETRAZIONE DEL VERSANTE MOLISANO DEL PARCO NAZIONALE DEL MATESE


BOJANO - Tantissime associazioni delle 73 facenti parte della Consulta del Matese hanno partecipato alla riunione tenutasi Il 10 gennaio 2020 a Bojano (CB), presso la sua sede Coordinata. L’incontro era volto ad analizzare quanto proposto dalla Regione Molise con delibera n. 558 del 30/12/2020, relativamente alla perimetrazione del versante molisano del Parco Nazionale del Matese. Dalla riunione è emersa l’unanime contrarietà a quanto deliberato dalla Regione Molise con DGR n. 558 del 30.12.2019. La proposta di “perimetrazione” del Parco Nazionale del Matese, presentata da tale atto per il versante molisano, di fatto non tiene in alcun modo conto delle indicazioni e dei criteri richiesti dal MATTM (Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) e dall’ISPRA, sia riguardo l’inclusione delle valenze ambientali e naturalistiche, sia riguardo la chiara leggibilità e coerenza dei confini del Parco Nazionale. Incongruenze e manchevolezze che rendono la proposta della Regione Molise del tutto inaccettabile. Quanto deliberato dalla Giunta Regionale del Molise, tra l’altro, è in palese contrasto con la proposta della struttura tecnica della stessa Regione Molise, mentre incomprensibilmente si appiattisce sulle richieste presentate da alcuni Comuni, ed esclude, all’opposto, altri Comuni, invece inclusi dal Ministero nella sua proposta di perimetrazione: questi ultimi non sono stati neanche invitati all’incontro tenutosi in Regione Molise il 20/12/2019. Detta riunione ha evidenziato, inoltre, la totale assenza di qualsivoglia proposta, da parte di Comuni e Regione, circa i contenuti su un “Disciplinare di tutela del Parco Nazionale” e relativo alle “norme provvisorie di salvaguardia” da sviluppare, a partire dalla Bozza già trasmessa dal Ministero dell’Ambiente nello scorso mese di Settembre. Si prende atto, con estremo disappunto, della inopportunità con cui le Istituzioni coinvolte nella Delibera in questione, non siano entrate in una visione propositiva circa le suscettività di sviluppo e crescita socio-economica delle aree interne, con conseguente perdita di vantaggi e risorse ottenibili per tutte le progettazioni, in particolare nel campo della imprenditoria rurale. Si constata la mancata occasione, da parte della Regione Molise, di lanciare la valorizzazione degli affascinanti borghi antichi e delle prestigiose aree archeologiche che fanno corona al Matese (Altilia-Sepino, Civita di Bojano), oltre al “Tratturo” che ne segna il perimetro, proprio mentre la “Transumanza” viene riconosciuta dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Tutte realtà che la delibera in questione ignora ed esclude! In merito al versante del Matese ricadente nella giurisdizione della Regione Campania, le Associazioni sono preoccupate del temporeggiare che proietta a meri interessi elettorali, distraendo l’interesse reale verso le finalità dell’istituzione di un Parco. Per questo saranno solerti a sollecitare le forze politiche, anche di questa Regione, a voler prendere immediatamente una posizione ed esprimersi per quanto di competenza, nel momento del “sentito” presso il MATTM. Le Associazioni, riunite nella “Consulta del Matese”, in una prospettiva collaborativa, sollecitano i Comuni e i portatori di interesse ad impegnarsi nella condivisione di un disciplinare elaborato in modo confacente alla realtà locale. Anche partendo dalla sopra citate linee guida proposte dal Ministero dell’Ambiente come “canovaccio” per poter redigere una “norma di salvaguardia provvisoria” appropriata e calzante su misura per il Matese. In conclusione, le Associazioni della “Consulta del Matese” ribadiscono che la “Perimetrazione” del Parco Nazionale del Matese deve: basarsi sulle “valenze ambientali” già tracciate da ISPRA e presentate dal MATTM alle Comunità; evitare tutte le aree condizionanti e detrattive nei confronti di un’Area Naturale Protetta ma includendo assolutamente le aree da rinaturalizzare in corso di sviluppo, deturpate dall’intervento antropico ma comunque di enorme valore naturalistico, culturale e socio-economico. Tener conto, per le linee di confine, ogni elemento inequivocabile quale importanti corsi d’acqua o vie di comunicazione e non linee tracciate a convenienza dell’uno o dell’altro singolo (o lobbistico) “portatore di interesse”. La “zonizzazione” deve derivare innanzitutto dall’esigenza delle valenze naturalistiche ma tenendo fortemente conto delle esigenze tradizionali delle popolazioni indigene, basandosi esclusivamente sulle attività economiche e sociali “sostenibili” per tali aree.  Le “norme provvisorie di salvaguardia” devono essere supportate da “regolamenti” specifici per le attività da svolgersi, in rapporto a quanto previsto dall’art.11 della L. 394/1991. Le Associazioni si ripromettono di rappresentare le proprie considerazioni in un incontro, già richiesto, da tenersi presso il Ministero.
Pietro Rossi