20 luglio 2012

Il singolare hobby di una simpatica ed ironica impiegata romana, originaria di Caiazzo


Anna Maria Fasulo
Anna Maria Fasulo
L’essere umano ha le più svariate passioni. C’è chi ama il teatro, chi il calcio, chi  il cinema, e cosi via. Passioni forti, molto sentite. Passioni a volte anche singolari. Come quella di Anna Maria Fasulo, 43 primavere, una simpatica,ironica e vulcanica signora romana, con sangue napoletano, un fiume in piena che ti travolge,  con una passione che desta curiosità: Aprire ogni mattina i giornali e leggere attentamente i necrologi, seguiti pure su Internet, e sui manifesti  listati a lutto, incrociati per strada, che annunciano la dipartita  di persone finite nel mondo dei più! La morte, uno spruzzo di vita. A sentirla parlare,  nella morte c’è vita….. Annunci, che complici nomi e cognomi diventano spesso  esilaranti. La morte, insomma, ha la capacità di far ridere. Sull’argomento fior di giornalisti hanno dedicato all’argomento libri e anche film, come  “Babbaluci”, quello scritto e diretto da Raimondo Moncada, la cui sceneggiatura è tratta dal libro “Ti tocca anche se ti tocchi”. Nel manifesto di  “Babbaluci”,  si dà il triste annuncio della dipartita di quattro donne: Concepita Avvinazzata, Benedetta Battoscopa, P. Isella Buttafuoco, Anna Camilla Forte(foto a lato tratta da una delle scene del film).La signora  Fasulo(in ufficio la chiamano contessa),  ama anche  il  trekking, la montagna ed i viaggi. Ma nella top-ten delle passioni c’è la fine della vita, che continua!  “ In ogni morte c’è vita. Il dolore espresso sul giornale o sul manifesto  è il termometro della bontà, amabilità, affezione o disaffezione del trapassato e dei parenti”- racconta  al cronista, facilitato dall’ottima perspicuitas, dall’eloquenza nel porsi della donna, impiegata in una nota  casa editrice della capitale. Come è nata questa passione?  “Oltre 30 anni fa, ho cominciato con i manifesti funebri. Ero adolescente, ed in un anno,  due-tre volte,  con mio padre Giovanni, mia madre Vanda e mio fratello, tornavamo(e torniamo ancora) al paese natio di papà, S.S. Giovanni e Paolo, amena frazione di Caiazzo, in provincia di Caserta. Casa situata, proprio al centro del paese, che affaccia sulla “Via Veneto” del minuscolo e suggestivo borgo. Di fronte casa c’era e c’è una fontanina pubblica, le cui pareti, impropriamente sono  usate, oggi come allora, come bacheca comunale per affissioni(selvagge). Al mattino, se c’era qualche “novità”, bastava aprire il portone di casa, un manifesto nuovo fresco di stampa e correvo a leggere il nome del trapassato, la prece e il dolore  dei parenti, più o meno marcato. La cosa mi incuriosiva, e pure tanto. Parole strazianti, un elenco di parenti ,  tutti  addolorati, ed io mi chiedevo:  ma sara’ vero che questi sono così  dispiaciuti?  D’estate, (allora come oggi) causa la canicola, aumentava il lavoro…. molte persone lasciavano il mondo dei  più… ed io, con “ingordigia”  andavo a leggere sempre tutto, con grande interesse.  Da ragazza, quando vedevo un funerale, sbirciavo le dediche sulle corone dei fiori, per arrivare poi agli  annunci mortuali sul Messaggero di Roma,  che leggo ogni giorno, non prima di consultare attentamente i necrologi. Quelli pubblicati da “Il Messaggero” sono unici. Inimitabili”.  Perché ? Cosa vedi negli annunci?  “Mi  piace capire,  se muore una persona umile o ricca,  un professionista, quindi con necrologi di convenienza, oppure, se è davvero una persona speciale, e allora il necrologio mi affascina, mi prende, mi coinvolge: mi immedesimo  nella famiglia e prego per il trapassato”- la spiegazione “socio-antropologica” della donna, che nutre  interesse anche  per i manifesti  listati a  lutto incrociati per le strade dei paesini visitati con la famiglia, i due pargoli(di 22 e 16 anni) e la dolce metà. “Quelli che trovo nei paesi negli appositi spazi che il comune mette a disposizione.. mi  piacciono da… morire! : quando li vedo, è più forte di me, inchiodo  sul freno bruscamente e mi fermo a leggere.  Ricordo una volta, bloccai  un matrimonio, tutte le macchine ferme, dietro di me,  perche’ io stavo leggendo l’ennesimo manifesto!  Ogni volta che qualcuno mi chiede : cosa leggi?   io felicissima rispondo:  necrologi!”.  I più divertenti, ricchi di umanità, commoventi,  i più surreali, potrebbero finire in un libro, scritto dalla signora Fasulo a quattro mani con un amico. Potevano mancare i cimiteri? “La mia dolce metà, due lauree in tasca e tanto cuore, che ha la passione  per l’arte  sacra, conosce benissimo tutte le bellissime chiese di Roma, la loro storia:  mi ha fatto fare il tour del Verano(ndr.cimitero monumentale) di Roma,  spiegando tutto. Vi piace viaggiare per il mondo? “Moltissimo!  Negli ultimi  due  anni siamo stati in India e Madagascar. Nei nostri viaggi spesso incontriamo fortuitamente cimiteri, che immortaliamo con  foto. In Madagascar, oltre a visitare il cimitero dei pirati nell ‘Ile St Marie, abbiamo avuto la fortuna di assistere ad una esumazione dopo 5 anni dalla sepoltura. In Madagascar la morte non provoca paura né dolore, poiché il regno dei defunti è strettamente connesso al mondo dei viventi . Sull'altopiano del Madagascar, i popoli Merina e Betsileo costruiscono tombe seminterrate da cui, dopo 4-5 anni, riesumano i loro morti con una festosa cerimonia. Risate e lacrime, gioia e tristezza si mescolano durante la cerimonia delle esumazioni, conosciuta anche con il nome di "Festa del Ritorno" o "Secondo Funerale". E non mancano aneddoti particolari. “ In occasione di una settimana bianca trascorsa in Trentino, eravamo alloggiati in una suite: appena arrivati ci siamo  accorti,  che la finestra e il  balcone  “affacciavano” sul cimitero di Pejo paese. Li ho capito che non si può evitare qualcosa che ti “cerca” . Di funereo, naturalmente!   Recentemente un noto giornale inglese, si è occupato di necrologi(pubblicando un report) e miratamente di vedovi e vedove, che non “vivono” le pari opportunità. Gli uomini varcano per primi  e in maniera massiccia la soglia dell’aldilà. Uomini che vorrebbero la pari opportunità: pareggiare il conto. Uomini e donne diversi anche nel post-mortem. Se un uomo rimane solo perché muore la moglie(casi limitati), rimane marito. Viceversa, se una donna rimane sola perché muore il marito, resta vedova. L’originale osservazione è valida non solo in Italia, ma in tutto il mondo.  E’ difficile leggere un necrologio in cui si parla di un vedovo, mentre è comune leggere di vedove. Qualche dato: il Guardian(testata britannica) nel 2011 ha pubblicato i necrologi di 475 vedove e solo 50  vedovi, 729 e 114 sul Daily Mail e 918 e 147 sul The Sun. Un rapporto abissale. Numeri impressionanti. Che ti stendono!  Mortali, per l’uomo. In tutti i sensi! Il Ministro delle Pari Opportunità(ndr. Il Padre Eterno), così ha deciso: “Interrogazioni”, preghiere e imprecazioni, a nulla servono. E’ la natura. La morte è  il grande tabù della nostra epoca. La morte  è vita, uno spaccato della nostra  esistenza. Parlarne, non accorcia la vita. E’ inutile, dopo aver incrociato una lussuosissima berlina vuota(carro funebre), lasciare il volante della nostra macchina per toccare a velocità della luce i “nostri gioielli di famiglia”! Un gesto pericolosissimo che potrebbe provocare un incidente. Anche mortale! 

Giuseppe Sangiovanni

Santa Maria la Fossa approva la delibera s ulla cittadinanza ai figli degli stranieri

Dario Abbate.
SANTA MARIA LA FOSSA: E’ stata approvata pochi minuti fa dal Consiglio comunale di Santa Maria la Fossa la proposta di delibera sul riconoscimento della cittadinanza italiana ai bimbi nati nel nostro Paese, portata in aula dal sindaco Antonio Papa. Un sì pieno e convinto (la mozione è passata infatti all’unanimità) alla battaglia sostenuta dal Partito Democratico casertano. Salgono dunque a sei le amministrazioni comunali di Terra di Lavoro che si sono schierate al fianco del Segretario provinciale Dario Abbate. “Attualmente sono sedici i minori stranieri residenti nel territorio di Santa Maria la Fossa- conferma il primo cittadino- e di questi, otto sono nati in Italia”.   La delibera passata oggi al vaglio del consiglio comunale prevede comunque il sostegno al riconoscimento della cittadinanza italiana non sono ai figli nati nel nostro Paese da genitori stranieri “ma anche ai minori che hanno concluso- dice Papa- un intero ciclo di studio in Italia”. A settembre, cerimonia per la consegna del certificato simbolico di cittadinanza.  

Milena Taddia Resp. Ufficio Stampa PD prov. CASERTA

Raccolta firme per L'ABROGAZIONE PARZIALE DELL A LEGGE PER LE INDENNITÀ PARLAMENTARI

CASAGIOVE. Presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Casagiove è attiva la raccolta delle firme per richiedere il referendum popolare riguardante: “L’ABROGAZIONE PARZIALE DELLA LEGGE PER LE INDENNITÀ PARLAMENTARI”. Anche a Casagiove, come in ogni altro Comune, sono pervenuti i plichi per la raccolta di firme per richiedere tale referendum popolare che scade il giorno 30 luglio, ed è promossa dalla “Unione Popolare”. La raccolta delle firme per tale proposta di referendum si effettua presso l'Ufficio Elettorale - Anagrafe del Comune di Casagiove dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 12,00 ed il martedì e giovedì anche nelle ore pomeridiane dalle 16,00 alle 18,00. Si ricorda che per poter aderire a detta raccolta firme bisogna presentarsi presso l’Ufficio Elettorale dell’Ente municipale muniti di documento di riconoscimento. 

Salvatore Candalino

ANTICA FIERA LA MADDALENA 2012, AL VIA CON BENEDIZIONE ED ESIBIZIONE DEI NOVA AETAS


CAIAZZO - "Un evento voluto per cercare di promuovere il prodotto Caiazzo: le colline, i paesaggi, l'olio e l'oliva caiazzana, ma anche le bellezze architettoniche". Questo il concetto base rimarcato a più voci dagli organizzatori in piazza Portavetere in occasione della cerimonia di apertura dell'antica Fiera La Maddalena. Un mezzo di marketing territoriale, un'occasione importante per i circa 80 espositori giunti da tutta la Campania, ma anche dalle Regioni Puglia e Calabria, esercenti che hanno scelto questa vetrina per promozionare esperienze e prodotti fatti in casa. Ultima fiera con la fascia tricolore per il sindaco Stefano Giaquinto, il quale ha colto l'occasione per trarre un bilancio dei suoi dieci anni di Fiera e per passare virtualmente il testimone a chi l'anno prossimo si occuperà con il Comitato Organizzatore della regia della manifestazione. "Lascio il testimone sulle ali della speranza - ha sostenuto il primo cittadino - Dobbiamo avere fiducia e fare il possibile per superare questo terribile periodo di crisi. L'amministrazione con il progetto delle micro imprese e sostenendo nuove attività imprenditoriali ce la sta mettendo tutta. Non una fiera di elite, mi auguro che chi mi succederà continui il lavoro fatto fino ad oggi in nome della connotazione popolare dell'evento". "Ringrazio il sindaco per la fiducia e per avermi affidato l'organizzazione de La Maddalena in questi 5 anni - ha sottolineato l'assessore comunale alle Attività Produttive Antonio Di Sorbo - e il Comitato con il coordinatore Renzo Mastroianni che, sacrificando tempo ad affetti e famiglie, ogni anno lavora assiduamente per la perfetta riuscita dell'evento". Un'antica tradizione contadina che negli anni si è adattata alle esigenze del mercato e del popolo dei consumatori, una consuetudine che don Antonio Chichierchia ha ricordato prima di benedire "il via", parroco della Cattedrale che il sindaco Giaquinto ha personalmente ringraziato per l'opera che compie da anni e che in questi giorni ha festeggiato 53 anni di sacerdozio. Gli interventi erano stati preceduti da un'esibizione dei Nova Aetas, un'associazione di Latina con presidente Raniero Mariotto che utilizza la filologia medievale e la rievocazione storica per fare aggregazione, giovani con abiti e spade del 1400 che hanno apprezzato accoglienza calorosa dei cittadini di Caiazzo e la suggestione dei vicoletti del borgo antico. 

c,s,

il sindaco di mondragone Schiappa replica a Cennami.


Giovanni Schiappa
MONDRAGONE. "Scegliemmo di non entrare nel merito delle osservazioni mosse e dei rilievi formulati dall’avv. Roberto Ferrari, legale dell’ex sindaco Achille Cennami e di chi ritenne – come lui – che la Città di Mondragone non avesse, così come per legge, un Sindaco ed un Consiglio comunale legittimato dal popolo. Dicemmo di volerci attenere alle decisioni della Prima commissione elettorale ed agli atti del Consiglio comunale, che proclamarono e convalidarono gli eletti. Affidammo la difesa dell’Ente all’avv. Carlo Sarro, mentre la nostra all’avv. Fabio Varone. Siamo stati sempre sereni e, oggi, riteniamo dover ringraziare i nostri legali per il grande impegno profuso e l’alta professionalità mostrata. Spiace enormemente, però, la condanna alle spese dell’ex sindaco Achille Cennami, dei cittadini candidati sindaci non eletti Giancarlo Burrelli ed Antonio Taglialatela, di una cittadina candidata non eletta al consiglio comunale  nella precedente competizione Assunta Neri e del cittadino arch. Tommaso Raffaele Spinosa. La nostra priorità è sempre stata amministrare Mondragone, come voluto dai cittadini che, dandoci la loro fiducia, ci hanno chiesto di adoperarci per risolvere i tanti problemi aperti. Tutto ciò al di là di ogni inutile polemica essenzialmente strumentale, in quanto la campagna elettorale è terminata con la SCELTA dei mondragonesi e soltanto il senso di responsabilità di un serio ed accorto amministratore può e deve onorare tale SCELTA".


Giovanni Schiappa, Sindaco della Città di Mondragone

A Castelvenere lo Spettacolo Teatrale “SISTER ART”.


Anfiteatro Castelvenere
CASTELVENERE. Che il teatro sia l’attiva riflessione dell’uomo su se stesso  è indiscutibile.  Ne erano certi i Greci, agli occhi dei quali la funzione culturale, educativa e “politica” della rappresentazione teatrale era ben evidente, quand’anche si stesse assistendo ad una buffa commedia.  Ne era convinto Eduardo, quando affermava: “ Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita”. E ne sono convinti anche gli allievi della scuola di teatro e recitazione “Pro Arte”, i quali hanno deciso di portare in scena alcuni monologhi  liberamente ispirati a “Le Beatrici” di Stefano Benni,  con lo scopo di celebrare lo smascheramento di quell’Io-Donna a cui tutti siamo abituati a credere e, come afferma il regista Antonio Iavazzo, di “denunciare” una condizione, quella femminile, che vive, ancora oggi, tra i retaggi di una certa sottocultura maschile mai sufficientemente domata e gli slanci di una visione progressista che rivendica una dignità finalmente riconosciuta.che vive, ancora oggi, tra i retaggi di una certa sottocultura maschile mai sufficientemente domata, e gli slanci di una visione progressista che rivendica una dignità finalmente riconosciutache vive, ancora oggi, tra i retaggi di una certa sottocultura maschile mai sufficientemente domata, e gli slanci di una visione progressista che rivendica una dignità finalmente riconosciuta L’appuntamento, con ingresso libero, è il 23 luglio 2012 alle ore 21:00 nell’ Anfiteatro di Castelvenere (BN).