01 novembre 2010

TEANO:DOPO 150 ANNI UNA CONVENTICOLA DI STREGONI CI TENDE LA MANO.


TEANO. Non trovo di meglio che dare inizio a queste righe con un brano di Angelo Manna:” Ed ha le meningi imbottite di puttanate,l’Italia. Ad imbottirgliele sono e sono stati i nord-dipendenti politicanti del Sud,gli eredi dei pragmatici e immorali traditori del fatal sessanta. E sono stati e sono gli untori servitori del Mendacio: gli storiografi e i giornalisti,ciucci e venduti”. Teano ha visto in questo mese di ottobre la più alta concentrazione di cervelli ed eccelsi cattedratici,un centinaio di potenziali premi Nobel. Antropologi (per non dimenticare Lombroso),storici e sociologi,economisti e sindacalisti,politici indigeni ruspanti e razzolanti oltre a qualche decina di sindaci ed assessori in ordine sparso provenienti quasi tutti dalle regioni del nord. Presenza di tanti giustificata dalla importanza se non unicità del problema da risolvere. Ricostruire l’unità d’Italia.Era necessario attendere la conclusione dell’ottobrata di Teano,leggere e approfondire le conclusioni cui sarebbe giunto uno stuolo di eminenti cattedratici,politici di grido,associazioni varie e penne di punta del giornalismo. Parto travagliato, ma infine ha visto la luce la panacea di ogni problema del Sud: Una stretta di mano e un decalogo,quasi nuovi Dieci Comandamenti dettati in quel di Teano e che hanno avuto l’onore di essere “santificati” da una delle tante Anite Garibaldi e da un Savoia. Perché aspettare 150 anni per risolvere miracolosamente la famosa “questione meridionale”? Dal 26 ottobre,grazie al decalogo teanese niente più disoccupati,lavoro per tutti,scuole come al nord,strade,ferrovie,aereoporti tutto il meglio,malasanità un ricordo,la monnezza mai più,addirittura i polentoni emigreranno al Sud. Un’orgia di convegni,interventi dottissimi,proposte illuminanti, un lessico infarcito di termini astrusi e desueti, ottimi per meravigliare,con il risultato di produrre un vuoto a perdere. Basterebbe venire a Teano,produrre un documento e Al Qaeda per incanto sparirebbe,le due Coree non sarebbero più divise dal 50° parallelo, Palestina e Israele vivrebbero in pace . Ma quale Camp David,Onu,UE,rottamiamo tutto, a Teano si sforna la pace nel mondo,scompare la fame del terzo e quarto modo. A Teano si fa l’Italia e udite udite anche “gli italiani”.E’ sufficiente uno sculettamento principesco,la presenza dell’Anita di turno,uno sproloquio sgarbiano e tutto va al suo posto.A Teano ci si aspettava il parto del solito topolino ma hanno saputo fare di meglio,Teano ha partorito una colossale “puttanata”.Una puttanata che dovrebbe far contento quel popolo bue,così considerato da 150 anni. Ci tenderanno la mano nella stretta di Giuda e di Caino,ma è troppo tardi,noi quella mano dovremo amputargliela,quella mano gronda del sangue dei nostri progenitori,si è ingrassata con il sudore di 26 milioni di emigranti,ha stretto per troppo tempo quella dei suoi padroni capitalisti e voraci predoni del Nord. Quella è la mano dei soliti ascari collaborazionisti traditori della propria terra. Non possiamo dimenticare il messaggio che Angelo Manna indirizzò ai giovani del Sud,quasi un rimprovero,un incitamento. Quel messaggio è stato raccolto ha prodotto i suoi frutti,e non sarà facile limitarne gli effetti e le conseguenze per coloro che persistono pervicacemente nell’ignorare e infangare la memoria di un passato orgoglioso e che ritornerà. “Ma noi abbiamo un dovere da compiere. Una Mamma offesa,tradita,maltrattata,calunniata e in catene sta chiamando dal 1860 i suoi figli attorno alle sue piaghe fisiche e morali che ormai l’hanno ridotta allo stremo. E’ possibile che nessuno di essi ne oda il rantolo,che giorno dopo giorno si fa sempre più forte,e accorra al suo capezzale?”. Come tanti rigagnoli che vanno a confluire a formare un grande fiume,l’appello di Angelo Manna è stato raccolto e fatto proprio da innumerevoli giovani,ha risvegliato in loro quella coscienza sopita da una storia menzognera. La Nazione Napoletana,quella dei Popoli del Sud si allontana sempre più da uno Stato artificioso, distante e che mai ha rappresentato l’ex Regno.

Antonio Perrucci

IL CONSIGLIERE SERGIO ROMANO DURANTE UN CONSIGLIO COMUNALE INFUOCATO CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE PINO MORELLI.


ALVIGNANO. Si è tenuto venerdì il consiglio comunale in un aula consiliare, gremita da volontari della protezione civile con le loro casacche di colore blu e bande arancione. In effetti, al 6° punto all’ordine del giorno, si discuteva, la proposta di delibera dell’assessore Pino Morelli ad oggetto approvazione nuovo regolamento comunale di protezione civile e revoca della delibera n. 49 del 23.12.2002. Un clima davvero surreale attraversava l’aula consiliare, la tensione era evidente sui volti dei protagonisti. L’assessore Morelli, dopo aver letto la sua proposta, con voce incerta e viso pallido, prendeva la parola il consigliere Sergio Romano (nella foto), che dopo aver preannunciato il proprio fermo voto contrario alla proposta letta in aula dall’assessore Pino Morelli, invitava “tutti gli amministratori a riflettere seriamente, su ciò che questa proposta potesse significare per l’autonomia delle associazioni locali, dei nostri fratelli, dei nostri figli, dei nostri nipoti, per il futuro della nostra comunità. Al di là delle assenze del sindaco, più volte denunciate dai cittadini e dalle associazioni, che hanno riempito le cronache giornalistiche dei giorni scorsi, il consigliere Romano ha riferito di gravi inadempimenti da parte dell’assessore Morelli, nel non voler incontrare, pur essendo stato ritualmente invitato, i volontari dell’associazione protezione civile, ne il suo presidente Antonietta Marra, in una riunione, quella del 27 luglio 2010, voluta dai volontari, che si sarebbe dovuta svolgere in sede comunale. Per questo comportamento di diniego ad incontrare giovani alvignanesi che erano li, non a titolo personale, ma per programmare attività a tutela dei cittadini e per la tutela del territorio, il consigliere Romano ha dichiarato di sentirsi offeso come cittadino e come amministratore e di chiedere personalmente scusa a quei giovani quel giorno presenti, che un suo collega abbia negato l’incontro. Per tal motivo il consigliere Romano ha chiesto le dimissione del consigliere Pino Morelli, il quale bene farebbe, a suo dire, a rivolgere immediatamente le scuse a tutti i volontari presenti a quella riunione e che operano da circa 11 anni sul territorio comunale, gratuitamente e sempre al servizio delle istituzioni, dei cittadini e a tutela del territorio. A mio parere sig. sindaco, ha continuato il consigliere romano, lei e i suoi amministratori vi state accanendo contro questi volontari che non sono scesi a forme di vassallaggio nei vostri confronti, che hanno avuto il coraggio di lavorare a favore dei cittadini e per la tutela del territorio senza nulla chiedere alle prepotenti sfere superiori e oggi voi, cercate di distruggere ciò che di diverso dal vostro conformismo c’è all’interno del paese. Sindaco e amministratori fatevene una ragione, ci saranno sempre delle voci che si ergeranno a contestare il vostro nefasto atteggiamento e ci saranno sempre persone che credono nella libertà, legalità, uguaglianza. Persone e non automi al servizio del signorotto del paese o dei capricciosi viziati di turno. Sindaco questa proposta di delibera, sembra sia stata elaborata, per bocciare un associazione che ha osato non piegarsi a lei, al suo assessore, anzi addirittura lo ha sfidato nei giorni scorsi chiedendole di incontrarla e, venendo ignorati, i volontari hanno sbandierato la loro esigenza su organi di stampa. Certo sicuramente le saranno apparsi fuori luogo quegli articoli in cui i volontari le dicevano “basta sindaco”! … Dica la verità sig sindaco quella contestazione, addirittura così plateale, riportata su organi di stampa, andava punita vero? Abbia il coraggio di confessare ai volontari che sono stati ingenui a credere di poterla costringere ad incontrarli al fine di poter programmare per il bene reale della nostra comunità? Lo dica che questa proposta di delibera deve essere da monito per tutte le associazioni presenti sul territorio? O vassalli o fuori dai contributi amministrativi vero? “Cari colleghi vi invito a votare contro questa nefasta proposta che di fatto minerebbe la democrazia e la libertà di ragazzi alvignanesi che con sacrificio e passione da oltre 11 anni operano, in modo autonomo e apolitico, sul nostro territorio. Si è passati alla votazione: voti favorevoli tutti gli amministratori di maggioranza presenti (pochi , ma sufficienti, i fedelissimi!), in particolare: Maria del Santo, Peppino (Giuseppe) di Meo, Paola Corniello, Angelo di Costanzo, Antonio de Matteo, Pino Morelli, Ponticorvo Massimo, Franco la Vecchia, Sgueglia Carmine. Applauso polemico di tutti i volontari che abbandonano l’aula consiliare.

Fonte: comunicato stampa

PISTE CICLABILI PER UNA MOBILITA’ SOSTENIBILE.


PIEDIMONTE MATESE. La città Piedimonte Matese, come comune capofila, ha presentato un progetto per le piste ciclabili. che vede il coinvolgimento di altri soggetti, con la stipula di un protocollo d’intesa tra San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife e Piedimonte Matese uniti nell’obiettivo comune di promuovere una mobilità nuova e sostenibile che può avere risvolti positivi sull’ambiente, sul congestionamento del traffico urbano ed anche sul turismo locale. Il progetto presentato dal capoluogo matesino, vede la partecipazione degli istituti scolastici II Circolo, “Vitale” e Liceo “Galilei” di Piedimonte, e le associazioni Slow Food, Italia Nostra Matese, Cai e Avan Mtb e parteciperà al bando pubblicato lo scorso aprile dal Ministero dell’Ambiente e indirizzato a Comuni ed Enti gestori dei parchi nazionali e regionali, per il cofinanziamento di investimenti in interventi relativi, appunto, a bike sharing e fonti di energia rinnovabili, nell’ottica di una maggiore diffusione dell’uso di biciclette in aree urbane. Il nostro Progetto, ha chiarito il primo cittadino Vincenzo Cappello. prevede la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili e posteggi ubicati presso i più importanti luoghi pubblici, mettendo così in rete i tre comuni interessati che si spartirebbero il 20% del costo totale degli interventi, mentre il restante 80 sarebbe a carico del Ministero.

Pietro Rossi

IL COMUNE DI PIEDIMONTE MATESE INDICE SELEZIONE PER SEI ISTRUTTORI DIRETTIVI IN MOBILITA’ ESTERNA.


PIEDIMONTE MATESE. Il Comune di Piedimonte Matese ha indetto un avviso pubblico di mobilità esterna per la copertura di sei posti part-time (18 ore settimanali) di categoria D, profilo professionale “Istruttore Direttivo” p.e. D1 . .La posizione oggetto della selezione, ha precisato il Sindaco Vincenzo Cappello (nella foto). implica l’esercizio delle funzioni proprie della categoria e del profilo indicato e richiede lo svolgimento di attività caratterizzate da autonomia operativa ed esperienza sul versante della gestione delle attività connesse all’attività amministrativa. Possono presentare istanza di trasferimento al Comune di Piedimonte Matese tutti i dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato presso le Pubbliche Amministrazioni di cui all’art.1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, inquadrati nella categoria giuridica D – profilo professionale “Istruttore Direttivo”p.e. D1 - o assimilabili per i dipendenti assunti presso Enti appartenenti ad un comparto diverso da quello delle Regioni - Autonomie Locali. Di essere in possesso del diploma di Laurea (DL) di durata non inferiore a quattro anni conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al D.M. 03 novembre 1999, n. 509, ovvero laurea specialistica (LS) di durata quinquennale (ora denominata laurea magistrale (LM) ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera b) del D.M. 22 ottobre 2004 n. 270) in giurisprudenza o economia e commercio o scienze politiche, architettura e ingegneria . Le domande di trasferimento, redatte in carta semplice utilizzando il modulo predisposto sottoscritto dai candidati ed indirizzate all’ Ufficio Personale del Comune di Piedimonte Matese – piazza De Benedictis . 81016 Piedimonte Matese (CE), devono essere presentate direttamente all’Ufficio Protocollo del Comune di Piedimonte Matese oppure a mezzo raccomandata, ad esclusione di qualsiasi altro mezzo, e dovranno pervenire entro , e non oltre , il 06 novembre 2010.

Pietro Rossi

TUTTO PRONTO A RUVIANO PER LA FESTA DEI CORNUTI.


RUVIANO. Nella ridente cittadina in provincia di Caserta, fervono i preparativi per la ormai famosa Festa dei Cornuti, arrivata alla sua 33^ edizione, che si svolgerà l’11 novembre. Un evento che contagia, infatti, la passione per le corna, che richiama a Ruviano tantissimi spettatori anche da fuori Regione, attenti a seguire le varie fasi della manifestazione, iniziata con la processione e conclusa con l’incendio del fantoccio e il contemporaneo sparo di fuochi pirotecnici. L’iniziativa organizzata dalla arci famosa A.C.R. Associazione Cornuti Ruvianese, più volte alla ribalta anche sui media nazionali, prevede alle ore 18,00 il raduno presso la Tana dei Cornuti, alle ore 19,00 la processione si muoverà nel centro storico di Ruviano, con la celebrazione del rito dei cornuti; alle 21,30 è previsto uno spettacolo musicale con la partecipazione speciale di Oscar Di Maio “O’ Cafone” e la sua compagnia. La serata sarà allietata da piatti tipici locali distribuiti gratuitamente presso gli stand allestiti in Piazza Nuova, e dalla degustazione di formaggi e salumi offerti in Piazza Roma.

Pietro Rossi