29 dicembre 2008

Dopo numerosi anni ancora abbandonata a se stessa via Selciato.


GALLO MATESE. Con molto rammarico, queste colonne sono costrette a sollecitare ancora una volta l’intervento, deciso e risolutore, dell’Amministrazione Comunale di Gallo Matese, e per essa del vicesindaco Santoro e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Trudo, per porre rimedio ad un guasto che ancora fa bella mostra di sé nel centro storico del paese. Qualche anno fa, durante una piovosa notte invernale, un vecchio fabbricato situato alle spalle del campanile della Chiesa madre, all’incrocio tra via Selciato, via XX Settembre e piazza Indipendenza, dopo iniziali segni di cedimento rovinò nell’adiacente strada. Immediatamente l’Amministrazione ne ordinò l’abbattimento dei resti, e dopo un lungo periodo di stasi, lo sgombero dei calcinacci. La prima Giunta Confreda reperì anche un finanziamento per sistemare a verde pubblico o parcheggio l’angusto luogo, i cui lavori furono affidati alla ditta R.G. da Vallelunga. Anni sono passati da allora ma, dopo la costruzione di due muri di contenimento, i lavori sembrano essersi improvvisamente arrestati, lasciando ancora volanti dei cavi elettrici o telefonici, impervio il collegamento con via XX Settembre (con una rampa impraticabile) e praticamente ridotta a fanghiglia la pavimentazione, che avrebbe dovuto essere un prato o rivestita a sanpietrini. Non sono ancora maturi i tempi per un deciso intervento di Pietro Trudo, che tanto si spera?

Fonte: reporter1970@libero.it

Nuova forestazione: dubbi sulle procedure di assunzione.


GALLO MATESE. Circa due anni fa la Comunità Montana del Matese aggiudicava i lavori di consolidamento dei versanti demaniali “Conche, Cinnamiello e Monte Scoltrone” di Gallo Matese, per la difesa dei suoli e prevenzione dei dissesti; importo base d’asta € 1.693.420,00. I lavori di ardua realizzazione, finanziati con fondi POR Campania, sono stati ultimati da non molto tempo; consistevano nella piantumazione di migliaia di piante ed arbusti con finalità di tutela ambientale ed idrogeologica, opportuni in una zona che è al centro del Parco del Matese. Tutto positivo, se non per il fatto che molte di quelle zone, pur se recintate, sono quotidianamente invase abusivamente da mandrie e greggi, anche incustoditi, che si avventurano tra le pianticelle che stentano a prendere piede sui pendii già molto brulli. Davvero un peccato, che tanti fondi e tanto duro lavoro possano essere annientati da qualche sventurato pastore locale. Come se non bastasse, è di queste settimane l’inizio della seconda fase dei lavori di forestazione della zona vicina, probabilmente con lo stesso esito di quelli già conclusi: poche, pochissime pianticelle hanno attecchito sui versanti delle montagne forestate e di queste molte sono state divorate, come detto, dagli animali. A differenza dei primi lavori, però, sembra che si stia verificando qualcosa di grave che, se confermato, potrebbe dimostrare con eloquente chiarezza il livello molto basso cui è giunta la convivenza civile nel piccolo paese di Gallo Matese. Pare, infatti, che la ditta aggiudicataria stia reperendo direttamente sul posto i braccianti forestali; fin qui nulla di male, se non fosse che tale reclutamento sembra sempre più avvicinarsi alla forma più becera di caporalato vecchio stampo, dove il vecchio caporale che passa in piazza a rastrellare gli operai non sia un privato, ma…lo stesso “padrone della piazza”, che si è preso la briga di escludere alcuni cittadini dalla chiamata al lavoro, chissà poi per quale finalità! Tutto ovviamente da confermare ma, si sa, il paese è molto piccolo e la gente mormora, in particolare chi da quel prezioso lavoro stagionale è stato escluso.

Fonte:reporter1970@libero.it

Oggi Consiglio Comunale a Castel Campagnano.


Castel Campagnano. È destinato probabilmente a chiudersi fra le polemiche l’anno per il Consiglio comunale di Castel Campagnano, convocato dal sindaco Giuseppe Di Sorbo per le ore 19 di oggi lunedì 29 dicembre per trattare un ordine del giorno scarno ma incisivo, in particolare riguardo all’adeguamento della tariffa Tarsu, necessario in seguito all’istituzione della raccolta differenziata domiciliare dei rifiuti, servizio senza dubbio migliore, ma ovviamente molto più costoso, in particolare il primo anno, a causa dell’ingente spesa sostenuta dall’ente locale per l’acquisto delle apparecchiature. Una motivazione che il primo cittadino ci tiene a rimarcare, non tanto per anticipare le immaginabili polemiche dell’opposizione, quanto per precisare che il rincaro, stimato nell’ordine del 30% rispetto alle precedenti tariffe, è da ritenersi transitorio e probabilmente indispensabile solo per l’anno che sta per concludersi, per cui giocoforza la quota da imputare ai contribuenti deve essere rideterminata. Prima però il parlamentino campagnanese sarà chiamato a confermare la convenzione per il servizio di tesoreria comunale con la filiale di Amorosi della Banca Popolare di Lodi, nonché ad approvare i verbali delle precedenti sedute. Prima di sciogliere la seduta il sindaco rinnoverà agli amministratori ed alla cittadinanza gli auguri di un migliore anno nuovo e probabilmente comunicherà qualche importante novità di imminente attuazione, già trapelata, ma sulla quale, nel rispetto delle consegne, per il momento osserviamo il massimo riserbo.

Fonte:teleradionews

Ultime mosse di Confreda alla Comunità Montana: ennesima figuraccia per Gallo Matese.


GALLO MATESE. Le notizie recentemente diffuse, forse di soppiatto, dalla stampa sulla permanenza in carica della Giunta della Comunità Montana del Matese grazie al voto del rappresentante del Comune di Gallo Franco Confreda (nella foto) non hanno destato molto stupore nella popolazione, ormai abituata alle figuracce che il sindaco procura agli attoniti abitanti; basta frequentare qualche ufficio pubblico provinciale o regionale per essere additati in malo modo, a differenza di un tempo, quando gli abitanti del piccolo paese erano indicati come esempio di laboriosità, serietà ed acume culturale. Da queste stesse colonne si indicò come “azzeccatissima” la scelta, trapelata solo qualche settimana fa, di insignire il sindaco Confreda di qualche carica nell’ambito dell’Ente di Sepicciano. In effetti, non si può dire che al Sindaco manchino dialettica o capacità politica, testimoniati anche dai numerosi cambi di casacca succedutisi nel corso degli anni: da Forza Italia ai Socialisti (che ne avanzarono la candidatura alle ultime consultazioni provinciali a fianco di De Franciscis, poi immediatamente affossata, chissà perché…), con permanenza nella formazione della Margherita di Cappello (e dei gregari che ancora popolano la ridente località matesina), nell’ Udc di Zinzi e, proprio per non farsi mancare nulla, un presunto passaggio anche in quota Udeur. Una conoscenza approfondita, quindi, di tutte le forze politiche disponibili… Sta di fatto che il Sindaco di Gallo, forte del silenzioso appoggio di Russo (apparente opposizione in consiglio comunale) e Cioffi alla Comunità Montana, in poche settimane ha collezionato due scivoloni di impareggiabile spessore: con una prima mossa ha aderito convintamente al gruppo di Ferrazzano, facente capo a De Mita, con lo scopo di interrompere l’egemonia di Cappello alla Comunità Montana (ricevendone, ben inteso, la promessa di un incarico di alto profilo) staccandosi immotivatamente dal gruppo di Cappello che sorreggeva ininterrottamente dal 2002, per poi tirarsi indietro voltando le spalle al movimento di cui è tra i fondatori al momento opportuno, cioè quando il suo assenso avrebbe consentito al gruppo organizzato di sindaci dell’Alto Matese (tra cui Antonio Orsi di Letino, Antonio Montoro di Fontegreca, Alfonso La Banca di Prata, Antonio Graziano di Capriati) di ottenere il governo della Comunità Montana, riconsegnando nelle mani di Fabrizio Pepe il comando, per non ottenerne (pare), neanche da quest’ultimo, alcunché in termini di visibilità politica. Schizofrenia politica o sopraffino ragionamento tattico? Difficile a dirsi. Certo è che il paese è sempre più spinto verso un isolamento politico e culturale dal quale sarà difficile riprendersi all’indomani della fine dell’esperienza Confreda – Izzi – Santoro.

Fonte:reporter1970@libero.it