PIEDIMONTE
MATESE - Il Partito
Democratico di Piedimonte Matese ha inviato una richiesta, al commissario
Prefettizio del Comune di Piedimonte Matese Dott.ssa Patrizia Vicari, Al
Prefetto di Caserta, al Presidente del Consiglio Regionale On. Gennaro Oliviero,
Al Presidente del Comitato per il Mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace
di Piedimonte Matese Avv. Mauro D’Isa, al Presidente dell’Associazione
avvocati Avv. Raffaele Pannone e
ai Sindaci del consorzio gestione associata U.G.P. di Piedimonte Matese, chiedendo
a tutti gli attori interessati, di intervenire sulla questione relativa al
mantenimento del Giudice di Pace e nella sua attuale collocazione in paese.
Il
Giudice di Pace ad oggi è l’unico presidio di giustizia esistente sul
territorio. Da notizie apprese, infatti, risulta che la proposta di
convenzione, che doveva essere firmata da tutti i comuni del circondario, sia
difforme da quella concordata in occasione della riunione tenutasi il 20 maggio
2021. Tale proposta infatti, fa notare il Partito Democratico, all'art. 6, pone
la quota a carico del Comune di Piedimonte Matese assolta con la sola messa a
disposizione dei locali e il pagamento delle utenze; la quota, quindi, non
dovrà essere versata. Anche in passato il Comune di Piedimonte Matese non
versava la quota, e se questo accadeva era solo ed esclusivamente perché metteva
a disposizione il personale e pagava le relative utenze. Tale disparità di
trattamento se da un lato rende inevitabile un irrigidimento delle posizioni
dei vari comuni componenti il Consorzio per la gestione associata, dall'altro
pone in rilievo il punto centrale della questione: la mancanza di dipendenti da
adibire a tal scopo e le difficoltà economiche che incontrerebbe il Comune di
Piedimonte ad assolvere il compito se ne dovesse assumere di nuovi, soprattutto
in via definitiva e non temporanea. È appena il caso di ricordare, conclude l’istanza
del PD piedimontese, che l’ubicazione dell’Ufficio a Piedimonte Matese è
necessaria, in quanto Piedimonte è già stata sede del soppresso tribunale
proprio per la sua naturale collocazione al centro del territorio che serve,
equidistante, per fare un esempio, tra Piana di Monte Verna e Letino. Pertanto,
va posto in essere ogni sforzo possibile per la firma della convenzione e per
il consequenziale mantenimento dell’ufficio a Piedimonte, scongiurando, come di
fatto è già avvenuto, proposte di ricollocazione di altri comuni del Consorzio
e il rischio di trasferimento, cosa che non può accadere e che arrecherebbe
danno all'intero territorio. Nella consapevolezza della necessità di una
soluzione definitiva, riteniamo imprescindibile la convocazione urgente di un
tavolo istituzionale.
Pietro
Rossi