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Emilio
Iannotta |
Piedimonte Matese. L’assemblea nazionale di Italia dei
Valori di Roma, al cospetto dei numerosi esponenti casertani di Italia
dei Valori presenti, i
Commissari Regionali On. Nello Di Nardo e Antonio Palagiano hanno
affidato al Dott. Emilio Iannotta il compito di coordinare e rilanciare
il partito in provincia di Caserta. L’Italia dei Valori è
l’unico partito a cui è stato tesserato, di cui è stato già coordinatore provinciale agli albori della sua
presenza sul proscenio politico. Io mi impegnerò per il rilancio del partito,
ha commentato il Dott. Iannotta, e
sono confortato dall’aver verificato che la stragrande parte del partito, il
partito dei multiformi e complessi territori della nostra provincia, il
partito delle battaglie referendarie e della generosa e consolidata militanza,
è rimasto con convinzione nel partito e ha manifestato piena adesione alla mia
nomina. Un compito arduo quello affidato al Dott. Iannotta in quanto nella provincia di Caserta l’IDV ha perso la
rappresentanza istituzionale presso l’Europarlamento (On. Vincenzo IOVINE), al
Parlamento Italiano(On. Amerigo PORFIDIA), alla regione Campania (On. Eduardo
Giordano), alla provincia di Caserta (Salvatore Cella e Francesco Ommeniello).
All’elezione di costoro, ha ribadito Emilio
Iannotta, i militanti e i dirigenti di Italia dei Valori hanno dato il
proprio prezioso contributo. Quegli stessi
militanti e dirigenti orgogliosamente oggi ribadiscono il loro impegno per un partito che ha posto come
elemento fondante del proprio agire politico la lotta alla corruzione e
ai privilegi della casta, la ricerca della legalità e dell’equità sociale, la
difesa dei lavoratori, dei diritti civili e dei beni comuni. Certo, sappiamo
bene che alcuni nostri rappresentanti istituzionali sono caduti vittima
dell’ingordigia e della debolezza umana. Sono stati prontamente espulsi dal
partito e “spintaneamente”- come dice il nostro Presidente- convinti ad auto
espellersi dalle Istituzioni. L’opera
di killeraggio politico, certamente determinata dalla volontà di
delegittimare e isolare l’unico partito che in Parlamento ha fatto in questi
lunghi anni vera opposizione al Governo Berlusconi e al Governo Monti -mettendo
in risalto in questo ultimo caso le mille contraddizioni del partito
democratico-, l’unico partito che in Parlamento si è posto con determinazione
al fianco della Procura di Palermo impegnata nella difficile ricerca della
verità sulla trattativa Stato-mafia e sui mandanti delle stragi, ci
penalizza oggi nei sondaggi, per quello che valgono. Sia ben chiaro, noi non ci sentiamo delegittimati, né isolati. Perché in questi
anni, oltre a fare opposizione ferma e coerente in Parlamento, abbiamo
condiviso, nelle piazze e nel Paese, con i cittadini, i movimenti e le
forze della sinistra non rappresentate in Parlamento, le vere battaglie di
civiltà. Quelle dei referendum per l’acqua pubblica e contro il nucleare,
quella della lotta alle leggi ad personam e i privilegi delle caste, quella
della difesa dell’istruzione pubblica, dei diritti delle donne e della libertà
e pluralità di informazione, quella della raccolta di firme contro il
Porcellum, quella delle splendide vittorie dei Sindaci ( Luigi de Magistris,
Giuliano Pisapia e Leoluca Orlando, tanto per ricordare le più eclatanti),
quella a sostegno dei lavoratori nelle mille vertenze che stanno attraversando
e impoverendo il Paese, quella a fianco degli esodati , quella della raccolta
di firme contro l’art. 8 e per il ripristino del l’art. 18. Noi, continua Emilio
Iannotta, siamo convinti che il popolo di centrosinistra, al di là del
comportamento e delle dichiarazioni- spesso ambigui e contraddittori-, dei
tanti protagonisti del proscenio politico, chiede a viva voce, nelle piazze e
sulla rete, un programma che sia alternativo a quello della destra
berlusconiana e cha segni una chiara discontinuità alle politiche economiche
poste in essere dal governo Monti. E’ evidente, conclude il Dott. Iannotta, che il fulcro del programma
del centrosinistra deve essere, oggi più che mai, il LAVORO, la sua dignità e la sua
valorizzazione. L’Italia riparte solo se i lavoratori recuperano fiducia,
orgoglio, diritti e riconoscimento sociale. Certo
IDV intende, insieme a quanti hanno condiviso le belle esperienze di civiltà
sopra ricordate, non fare mera protesta e si propone di dare il proprio contributo
al buon governo del Paese. E fino all’ultimo minuto auspica che la
discontinuità rispetto alle scelte inique e depressive che hanno caratterizzato
la politica economica di Monti, quella discontinuità che ha lasciato
intravedere Bersani durante le primarie della coalizione Bene Comune, si
concretizzi in un programma coerente e condivisibile. Se, come purtroppo pare, dovessero in quella coalizione
prevalere le spinte liberiste e “l’agenda Monti”, se Bersani dovesse
perseverare nel ritenere essenziale l’alleanza post-elettorale con i moderati
di Casini e Fini, evidentemente noi e tutti voi dovremo offrire all’elettorato
di centrosinistra una proposta alternativa. Una
proposta che parli il linguaggio della coerenza rispetto alle battaglie
condotte in questi lunghi anni e che veda protagonisti donne e uomini con la
schiena dritta, che possano essere testimoni di militanza, impegno civile e
radicamento territoriale.
Pietro Rossi