20 febbraio 2021

L’INDIGNAZIONE DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA PER GLI ATTI VANDALICI PRESSO LA SCUOLA D’AMORE DI PIEDIMONTE MATESE.


PIEDIMONTE MATESE – Un colpo al cuore e un senso di impotenza, delusione, rabbia sono le sensazioni che ho provato nel trovarmi davanti a queste immagini, questo ha commentato sui social la Dott.ssa Antonella Spadaccio, Dirigente dell’ I.C. Piedimonte Matese 2 Castello. La scorsa notte dei vandali sono riusciti ad introdursi nel plesso di Piazza Carmine e hanno saccheggiato e imbrattato i vari padiglioni senza rispetto per i nostri piccoli alunni e per tutta la comunità scolastica. Ringrazio il corpo dei Carabinieri e della Polizia Municipale per il tempestivo e concreto sostegno e il Commissario straordinario del Comune di Piedimonte Matese Dott.ssa Patrizia Vicari per aver disposto l'immediata attivazione dei lavori di manutenzione e pulizia straordinaria. Invito chiunque abbia a cuore la nostra scuola, e la cittadinanza tutta, a riflettere sull’accaduto per far crescere il senso di responsabilità e il rispetto del bene comune. A questo atto di vandalismo, ha concluso la Dott.ssa Spadaccio, simbolo della forma più vile dell'ignoranza e dell'idiozia, rispondiamo con sempre maggiore impegno e rialzandoci più forti e più uniti di prima.

Pietro Rossi

SARA’ BEATA ARMIDA BARELLI FONDATRICE DELLA GIOVENTU’ FEMMINILE DI AZIONE CATTOLICA


Oggi Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi alla promulgazione del decreto riguardante un miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Armida Barelli. Questo atto conclude l’iter che precede il rito di beatificazione la cui data sarà fissata successivamente.  L’annuncio è stato accolto con grande gioia e gratitudine per il Pontefice dal Comitato di beatificazione e canonizzazione di Armida Barelli insieme a tante persone che in Italia e nel mondo la ricordano e mantengono viva la sua eredità. Il Comitato riunisce tre delle realtà che la prossima beata ha contribuito a fondare con la sua incessante attività di apostolato a favore della Chiesa e della società italiana: l’Azione Cattolica Italiana (ACI), l’Istituto secolare delle Missionarie della Regalità di Cristo (ISM) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC).  Il miracolo attribuito all’intercessione di Armida Barelli è avvenuto a Prato. Il 5 maggio 1989, la signora Alice Maggini, di 65 anni, è stata investita da un camion mentre viaggiava in bicicletta riportando una forte commozione cerebrale. I medici avevano previsto gravi conseguenze di tipo neurologico. E’ stato allora che la famiglia della signora ha invocato l’intercessione della Serva di Dio: in modo scientificamente inspiegabile, Alice Maggini si è ripresa completamente e, senza aver riportato conseguenze, ha continuato la sua vita in totale autonomia fino alla morte avvenuta nel 2012. Il Comitato auspica che il cammino di santità vissuto e testimoniato da Armida Barelli, a partire da una incrollabile fede nel Sacro Cuore, possa essere di esempio e di incoraggiamento per tutti coloro che nella vita associativa, nell’impegno di consacrazione nel mondo e nell’attività culturale e accademica cercano ogni giorno di contribuire alla manifestazione del regno di Dio. Con la sua intensa vita spirituale e l’instancabile attività organizzativa ha precorso i tempi contribuendo ad aprire strade nuove per il ruolo della donna nella vita della Chiesa e della società. Docile all’azione dello Spirito Santo ha saputo affrontare con straordinario coraggio sfide nuove e sostenere opere profetiche che ancora oggi si rivelano ricche di frutti pastorali, sociali e culturali. Nata a Milano il 1° dicembre 1882, Armida Barelli studia all’Istituto delle suore della Santa Croce di Menzingen, nella Svizzera tedesca, dove rimane tra il 1895 e il 1900. Nel 1910 conosce padre Agostino Gemelli, con il quale stabilisce un rapporto destinato ad approfondirsi negli anni per le molteplici iniziative condivise, ed entra nel terzo ordine francescano. Nel corso della prima guerra mondiale, diventa la segretaria del comitato per la consacrazione dei soldati al sacro cuore di Gesù, di cui è presidente lo stesso Gemelli, con cui in seguito costituisce il pio sodalizio delle missionarie della regalità di Cristo. Vice-presidente per l’azione sociale nel comitato milanese delle Donne cattoliche, il card. Andrea Carlo Ferrari la incarica di costituire un’associazione giovanile femminile. La Barelli si collega a un gruppo di giovani donne animato da padre Enrico Mauri, dando vita all’organizzazione a livello milanese. Nel 1918 è nominata da Benedetto XV vice-presidente dell’Unione donne cattoliche, con l’incarico di dare inizio alla Gioventù femminile di Azione cattolica in ambito nazionale. Attraverso la sua instancabile opera, la Gf si radica in tutto il territorio nazionale, divenendo il ramo dell’Ac più numeroso per aderenti. La «sorella maggiore», come si fa chiamare, collabora attivamente anche alla fondazione dell’Università cattolica del sacro cuore, che sorge a Milano nel 1921. La Barelli assume l’incarico di «cassiera», lanciando la giornata universitaria per raccogliere fondi. Inoltre, è amministratrice della casa editrice Vita e pensiero, legata all’ateneo milanese. Nel 1922 fonda in Cina, attraverso la Gioventù femminile, l’Istituto Benedetto XV, per sostenere le ragazze che intendono abbracciare la vocazione religiosa, aprendo un orfanotrofio e un dispensario per i poveri. Nel 1929 promuove, unitamente a padre Gemelli, l’Opera della Regalità, per avvicinare i credenti alla vita liturgica. Nel 1946 lascia la presidenza della Gf, per assumere su indicazione di Pio XII la vice-presidenza generale dell’Azione cattolica, incarico che mantiene per un triennio. In questa veste, si prodiga per sensibilizzare le donne al voto nelle elezioni per la Costituente. Colpita da una malattia incurabile, muore a Marzio il 15 agosto 1952.

Pietro Rossi