04 gennaio 2014

La Caritas Italiana è pronta ad intervenire nelle zona del Matese interessate dal sisma.



PIEDIMONTE MATESE. Già dalla sera del 29 dicembre scorso, pochi minuti dopo il sisma, Caritas Italiana ha stabilito un primo contatto con la Caritas della Diocesi di Alife-Caiazzo garantendo piena disponibilità per soccorsi e necessità. I primi accertamenti, nelle ore immediate al sisma garantivano sicurezze anche a chi aveva già deciso di trascorrere fuori casa la notte: tutti hanno avuto la possibilità di recuperare gli effetti personali e di prima necessità e trasferirsi verso abitazioni di parenti o dormito in auto. Il problema e con esso il dramma non sono finiti. Presso le sedi dei maggiori Comuni coinvolti sono giunte migliaia di richieste di verifica delle abitazioni, e stando alle “graduatorie” (in base a chi prima ha presentato domanda), ci vorranno diversi giorni per verificare l’effettiva gravità dei danni. Al momento sono pochissime le case gravemente danneggiate (solo a Piedimonte Matese 20 ordinanze di sgombero), tuttavia in decine di abitazioni si renderà necessaria la fessurazione di intonaci o il rifacimento degli stessi completamente saltati. Se nei prossimi giorni il numero delle famiglie sgomberate dovesse aumentare, allora per i sindaci – i quali stanno già facendo i conti con i limitati budget economici a disposizione – potrebbe presentarsi il serio problema degli alloggi e delle collocazione delle famiglie. La Caritas Italiana sta monitorando la situazione ed è pronta ad intervenire con le strutture mobili necessarie. La Caritas diocesana prenderà ufficialmente contatti con i Sindaci del Com garantendo disponibilità per le famiglie senza abitazione e per quelle che faranno richiesta di altre urgenze contattando   il Direttore della Caritas diocesana di Alife-Caiazzo Don Arnaldo Ricciuto al numero 380 2930912.
Pietro Rossi

GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO AGRARIO DI PIEDIMONTE MATESE, CHIUSO PER IL TERREMOTO, RIPRENDERANNO LE LEZIONI PRESSO I LOCALI DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE.




PIEDIMONTE MATESE. Dopo la chiusura dell’Istituto Tecnico Agrario “Scorciarini Coppola” di Piedimonte Matese per danni strutturali in seguito al terremoto del 29 dicembre scorso, sono scattati i primi provvedimenti conseguenziali del Dirigente Scolastico Prof. Nicolino Lombardi. Conseguentemente al sisma del giorno 29 dicembre 2013 l’Istituto Tecnico Agrario A. S. Coppola, già in parte precluso all’utilizzo, a seguito di verifica congiunta dei tecnici dei Vigili del Fuoco e della Soprintendenza, il giorno 30 dicembre 2013, veniva dichiarato inagibile e che, pertanto, il sindaco di Piedimonte Matese, ravvisata la necessità di dover assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché salvaguardare la pubblica incolumità, con ordinanza n. 87/2013 ne ordinava la chiusura, lo sgombero e l’inibizione temporanea all’utilizzo e atteso che in data 2 gennaio 2014 il presidente della provincia di Caserta On. D. Zinzi, l’assessore Provinciale  alla P. I. dott.ssa F. Cincotti, il dirigente del Settore Edilizia Scolastica ing. Paolo Madonna e la dott.ssa Rosaria Rossi si recavano sul posto e visitavano insieme al Dirigente Scolastico Nicolino Lombardi ed al parroco don Cesare Tescione, i locali di proprietà della Parrocchia di San Marcellino denominati San Giuseppe nuovo, liberi, disponibili ed agibili, ma con piccoli aggiusti da fare. Tenuto conto dell’impegno di tutte le autorità di cui in precedenza a reperire i fondi indispensabili per i lavori a farsi nel plesso San Giuseppe nuovo, per ripristinare contratto e utenze, ed a reperire fondi per la necessaria messa in sicurezza della sede ITAS, il Dirigente dell’Istituto Tecnico Agrario “Scorciarini Coppola”, ha disposto l’inibizione per chicchessia all’utilizzo dell’edificio ITAS di via G. G. D’Amore n. 24 e quindi il divieto assoluto di accedervi. Gli Uffici dell’ISISS Piedimonte Matese saranno trasferiti presso la sede ITI in via V. Caso. Il personale amministrativo, che già dal giorno 2 gennaio 2014 presta servizio presso l’Istituto Tecnico Industriale, continuerà a farlo, collocandosi nei locali attualmente destinati a sala professori. Le 10 classi dell’Istituto Tecnico Agrario saranno trasferite temporaneamente presso la sede ITI in via Caso e l’utilizzo dei laboratori ITI come aule con conseguente sospensione temporanea delle attività laboratoriali, considerato che non è attuabile l’ipotesi dei doppi turni  in quanto gli alunni provengono da diversi paesi e   viaggiano quindi con mezzi pubblici, che, come è noto, non riescono a garantire neppure le corse necessarie per la puntualità in orario antimeridiano, creando le condizioni per richieste di uscita anticipata o entrata in ritardo da parte delle famiglie. Inoltre le classi fanno 6 ore giornaliere il che significa che il primo turno andrebbe dalle ore 8.10 alle 14.10 e quindi il secondo turno dalle ore 14.20 alle 20.20, ipotesi assolutamente impraticabile. Il Dirigente Lombardi ha assicurato la regolare ripresa delle attività didattiche sia per l’ITI che per l’ITAS il giorno 7 gennaio 2014 presso l’Istituto Tecnico Industriale in via Caso. Conseguentemente gli insegnanti, i collaboratori e le altre figure impegnate nella didattica presso la sede ITAS presteranno servizio presso la sede ITI.



Pietro Rossi


PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL COMUNE DI BAIA LATINA E SVILUPPO CAMPANIA PER IL MICROCREDITO


Michele Santoro

BAIA LATINA. La crisi economica che perdura oramai da diversi anni, e per la quale purtroppo non si intravedono ancora vie di uscite, sta interessando direttamente i giovani soprattutto quelli in cerca di prima occupazione. Nel piccolo Comune di Baia e Latina, di cui è Sindaco Michele Santoro, è  da diversi mesi che purtroppo si assiste passivamente ad un continuo trasferimento di intere famiglie verso paesi europei,  quali in primis Svizzera e Germania, in cerca di lavoro che possa dare un avvenire ed una dignità ai propri figli. Sembra  quasi, dichiara Michele Santoro, di essere tornati molti anni indietro quando intere famiglie si spostavano o verso il nord Italia oppure all’estero in cerca di lavoro. Oggi purtroppo poiché anche nel  nostro nord Italia a causa del perdurare della crisi economica vi sono poche possibilità di lavoro,  allora ognuno aiutato da familiari o amici già residenti in Svizzera oppure in Germania sperando in un futuro migliore si trasferiscono in questi ospitali paesi europei.  Negli ultimi anni il tasso di disoccupazione al Sud ed in particolare nell’area del Matese ha raggiunto soglie inimmaginabili che vanno ben oltre i dati ufficiali diffusi dal Centro per l’Impiego in quanto moltissimi giovani oramai avendo perso ogni forma  di fiducia verso le Istituzioni preferiscono non iscriversi al Centro per l’Impiego. La Regione Campania, negli ultimi anni ha messo in campo diverse misure del P.O.R. rivolte al sostegno dell’occupazione ed in particolare: Asse I Adattabilità – Obiettivo specifico c) – Obiettivo Operativo c.2, “Sostenere lo sviluppo di spin off di impresa” Asse II Occupabilità – Obiettivo specifico e) e.4 “Sostenere la creazione di impresa, soprattutto in forma cooperativa da parte dei giovani e delle donne” Asse III Inclusione sociale – Obiettivo specifico g) – Obiettivo Operativo g.3, “Sostenere l'uscita da condizioni di vecchie e nuove povertà attraverso l'inserimento nel mondo del lavoro” BURC n. 63 del 18 novembre 2013. L’Amministrazione comunale di Baia e Latina, , al fine di favorire la massima partecipazione ai progetti e con l’intento di fornire un utile strumento di informazione e di sostegno alla partecipazione di Bandi ed opportunità da parte di giovani in cerca di occupazione o interessati ad iniziare una attività in proprio ha stipulato   un protocollo di intesa con la società Sviluppo Campania. Sviluppo Campania è una società in - house della Regione Campania. Il suo obiettivo è concorrere, sulla base delle direttive della Regione, all'attuazione di piani, programmi, progetti e strumenti finalizzati a favorire, promuovere e rafforzare la competitività e lo sviluppo del sistema territoriale regionale. Con il Protocollo, l’Amministrazione intende fornire un valido supporto a quanti siano interessati alla partecipazione alle attività progettuali. Ritengo opportuno ricordare, conclude Michele Santoro, che la seconda finestra del Microcredito F.S.E. è aperta dal 16 Dicembre 2013 al 16 Gennaio 2014.
Pietro Rossi

MONS. DI CERBO FA CHIAREZZA SUI FINANZIAMENTI ALLE CHIESE TERREMOTATE


Mons. Valentino Di Cerbo

PIEDIMONTE MATESE. Il Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo S. E. Mons. Valentino Di Cerbo all’indomani delle polemiche contro i presunti finanziamenti della Regione alle Chiese terremotate è intervenuto con una nota per fare chiarezza. Il terremoto, ribadisce il Vescovo Di Cerbo, colpisce soprattutto i poveri e i poveri sono la parte più fragile della società che il mistero del Natale ci invita ad accogliere e a porre al centro dell’attenzione della Comunità cristiana e delle Istituzioni civili. Il terremoto può diventare occasione di strumentalizzazione da parte di chi governa e da parte di quanti dalle disgrazie altrui si propongono di trarre vantaggi illeciti. Questo pensano i cristiani del territorio matesino a proposito della recente polemica circa i fondi previsti per il restauro delle Chiese terremotate, la maggior parte,  del nostro territorio. Qualche organo di stampa ha voluto contrapporre il restauro delle chiese alle necessità delle persone colpite dal sisma, quasi a voler lanciare il messaggio che se aggiustiamo le case e lasciamo chiuse le chiese faremmo una cosa ragionevole. Ma è così? Ma è vero che le chiese, come qualcuno vorrebbe far intendere, servono soltanto ai preti o ai devoti? Dimentichiamo spesso che le chiese nei nostri territori sono le poche, quando non le uniche, agenzie di animazione spirituale e culturale; sono tra i più significativi luoghi di incontro, di confronto, di aggregazione delle nuove generazioni e di formazione della gente a quei valori alti che permettono una vita più civile e umana, sono tra le poche porte aperte alle necessità dei poveri e dei disperati e (quasi) le uniche cose belle che impreziosiscono la nostra terra e la rendono interessante ed appetibile a quanti la vogliono visitare, perché custodi di un patrimonio di arte e di cultura che i monumenti laici, per la maggioranza, in cattivo stato, non conservano più.  Sarebbe bene, conclude Mons. Valentino Di Cerbo, che riflettessimo di più sul significato e l’utilità delle chiese per il nostro territorio, anche per evitare le gratuite polemiche di chi  - forse con l’intenzione di favorire i meno abbienti e sbandierando il consunto adagio “più case e meno chiese” -  non si rende conto del grande servizio che le Chiese e la Comunità cristiana rendono alla nostra gente. Chi vuole, lasci pure le Chiese chiuse. Si renderà conto in breve tempo del danno immenso che provocherebbe alla nostra terra, alla nostra cultura e soprattutto ai poveri. Ma come credenti confidiamo nella lucidità e nel buon senso di chi deve decidere.
Pietro Rossi


L’Associazione F.W.P. Matese alla ribalta del calcio dilettantistico.



PIEDIMONTE MATESE.  Il calcio piedimontese ha una nuova realtà sportiva, l’associazione sportiva dilettantistica F.W.P. Matese, operante già effettivamente da due anni, con una prima esperienza nel campionato C.S.I., la successiva partecipazione al campionato F.I.G.C. di terza Categoria e l’attuale presenza da protagonisti assoluti nel Campionato F.I.G.C. di seconda Categoria, girone Molisano. Il nostro percorso, ci spiegano  i dirigenti, è cominciato con l’obiettivo di incentivare la socializzazione tra i giovani grazie allo sport, percorso che sta proseguendo con ottimi risultati sul piano sociale, integrati quest’anno anche da bellissimi trionfi sul piano sportivo. La F.W.P. Matese si propone inoltre, grazie ad una serie di accordi intrapresi proprio in questi giorni, di cominciare una collaborazione in maniera attiva con una importante Associazione che si occupa di recupero sociale, proponendosi quindi come testimonial in questo importante progetto. La società matesina è composta da giovani, un gruppo di amici che credono nello sport e nei valori che esso comporta, che fino ad oggi, per più di due anni, si son autofinanziati per portare avanti il proprio progetto. Progetto che, ribattono i dirigenti, prevedeva appunto una “dimostrazione pratica”, una vera e propria “gavetta”, volta a dimostrare a tutti che non stiamo qui a raccontare favole o lucrare sullo sport. Nei due anni di attività svolti il nostro gruppo di calciatori è cresciuto sempre più, portando addirittura chi prima voleva solo giocare, ad occuparsi oggi in prima persona della buona tenuta degli spogliatoi, delle divise di gioco, di organizzazione delle trasferte e tutto ciò che comporta far parte di una società sportiva. Con gli ottimi risultati sportivi, stanno aumentando anche la visibilità e gli impegni, illuminando il cammino per il futuro che vedrà la compagine matesina impegnata il prossimo anno nell’importantissimo Campionato di Prima Categoria. I dirigenti matesini impegnati a migliorare sempre più l’organizzazione della compagine, hanno elaborato anche un Piano per le Sponsorizzazioni in modo che chiunque vogli dare un aiuto economico, possa farlo tranquillamente beneficiando dei benefici fiscali dello scarico contributivo.
Pietro Rossi