PIEDIMONTE
MATESE – Questa mattina presso l’Auditorium comunale di
Piedimonte Matese l’Istituto Comprensivo Nicola Ventriglia, guidato
dalla Dott.ssa Maddalena Di Cerbo, seguendo i percorsi di legalità ha
presentato il Progetto “Sbulloniamo il bullo”. Sono intervenuti il prete anticamorra don Aniello
Manganiello, il dott. Giuseppe Guglielmo Leggiero, psicologo e
psicoterapeuta e il giornalista dott. Guglielmo Ferrazzano che hanno
incontrato gli studenti e i docenti. La
scuola, palestra di apprendimento per la vita, nasconde, nel suo tessuto di
relazioni tra coetanei, una cultura di violenza poco presa in considerazione
dagli adulti. Infatti, spesso, le sfide
più grandi che i ragazzi e le ragazze devono affrontare non sono tanto le
interrogazioni o gli esami, ma i processi di inserimento nel gruppo dei
coetanei e l’intreccio di relazioni con gli adulti-insegnanti.
Ogni scuola ha
una sua sub-cultura di convivenza. Il bisogno di “sentirsi parte”, di essere
accolti e valorizzati, spesso deve essere pagato a caro prezzo da chi per la
prima volta accede agli spazi di vita di una scuola. Il bullismo è un
fenomeno che non va sottovalutato,
perché può avere un forte impatto sociale, emotivo e psicologico sulla
vita dei bambini e degli adolescenti. Si lega alla loro crescita, e talvolta è
l'espressione di problematicità, come la paura di essere esclusi o la ricerca
dell’ammirazione degli altri. È inoltre legato ad un modello culturale basato
sull’intolleranza e la stigmatizzazione della diversità che è difficile da
estirpare.
Per un'efficace azione di contrasto, bisogna quindi prevenire,
riconoscere e gestire il fenomeno. Sono queste le tre priorità che il mondo
della scuola, in prima linea su questo tema, può e deve darsi.
Pietro
Rossi