26 dicembre 2021

LA PRESIDENTE DEL PD DI TERRA DI LAVORO CONVOCA L’ASSEMBLEA PROVINCIALE PER MERCOLEDÌ 29 ALLE 18.00, PER LA NOMINA DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA.

CASERTA  - “Mi corre l’obbligo di spiegare alla comunità del Pd Perché ho convocato l’assemblea provinciale proprio adesso, dopo parecchio tempo che non si riunivano gli organi statutari del partito. Un partito che in questi ultimi anni ha subito 2 scissioni e che a Caserta non ha mai brillato per iniziativa politica, neanche quando è stato più volte commissariato.  Un partito che ha subito lotte intestine per posizionamenti che nulla avevano a che fare con i problemi di una collettività. Pur tuttavia un partito che esprime sindaci ed amministratori bravi e competenti. Un partito che quando si trova di fronte a scelte importanti è, nonostante tutto, in grado di farle”. Lo dichiara Camilla Sgambato, presidente provinciale del Pd di Terra di Lavoro all’indomani della sua decisione di indire per mercoledì 29, con inizio alle ore 18 in modalità da remoto, l’assemblea che dovrà procedere alla elezione dei nuovi componenti della Commissione provinciale di garanzia.  “Per queste ultime elezioni provinciali abbiamo all’unanimità scelto un candidato di Centrosinistra che allargasse il campo oltre il Pd, con l’adesione del M5S e di Articolo1.  Siamo riusciti a farlo. Non era scontato.  Abbiamo perso perché la coalizione deluchiana, tranne il Pd, era tutta schierata ad appoggiare il presidente uscente di centro destra, ed ha attratto nelle sue liste anche due sindaci che erano nel Pd.  Il risultato politico indiscutibile è che il Partito Democratico oggi è la prima forza politica del centrosinistra e si è mostrato competitivo in questa tornata elettorale complicatissima”, continua la componente della direzione nazionale dei democratici.  “È arrivato il tempo della responsabilità, delle regole e della disciplina. È arrivato il tempo che una classe dirigente mostri che è in grado di guidare i processi. Come bene sta facendo il segretario nazionale Letta e la sua segreteria.  Basta con i commissari, che pur con le buone intenzioni, scollano sempre più il partito dai territori.  Abbiamo sub iudice il tesseramento 2020 per il quale è stato nominato un commissario ad acta. Ora, in piena trasparenza e regolarità dobbiamo fare quello del 2021, perché non c’è partito senza iscritti e senza congressi, di circolo e provinciali. Lo fanno in tutt’Italia, sapremo farlo anche noi”, conclude Sgambato. 

Pietro Rossi