18 maggio 2022

Quaranta Comuni dell’Alto Medio Sannio insieme per la riqualificazione urbana.

Sono stati presentati al Ministero dell’Interno i progetti condivisi sulla rigenerazione urbana, che coinvolgono 40 Comuni dell’area dell’Alto Medio Sannio, al fine di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, migliorare la qualità del decoro urbano e il tessuto sociale ed ambientale. I sindaci della SNAI Alto Medio Sannio - Strategia Nazionale Aree Interne -, al fine di ottenere il massimo delle risorse disponibili, in relazione alle condizioni poste dall’avviso pubblico, si sono organizzati in due aggregazioni di Comuni, con capofila il Comune di Agnone che abbraccia una rete di 19 comuni dell’Alto Molise, e il Comune di Frosolone con altri 21 comuni che gravitano sui sub-ambiti di Trivento e montagnola molisana. Ulteriore stimolo ad organizzarsi secondo questa modalità è la governance della SNAI che dispone di convenzioni tra Comuni in grado di presentare proposte in forma unitaria. Condividendo intenti ed obiettivi, i sindaci Daniele Saia e Felice Ianiro con i loro colleghi hanno presentato due proposte di candidatura per accedere al finanziamento istituito dal Governo con la Legge di Bilancio 2022, rispettivamente di 5 milioni di euro per ogni aggregazione.  «L’auspicio è di arrivare a svolgere interventi di rigenerazione urbana con una visione comune all’interno della Strategia Nazionale Aree Interne – sottolinea il sindaco Daniele Saia -. È uno sforzo che tutti dobbiamo fare su questa e su altre azioni che si stanno mettendo in campo. Più siamo uniti nella visione, più gli indirizzi sui finanziamenti avranno un obiettivo comune». Se l’iniziativa andrà in porto, ogni Comune coinvolto potrà sopperire a specifiche esigenze per rendere il proprio paese più accogliente, fruibile e attrattivo, eliminando situazioni di degrado, che talvolta caratterizzano i centri storici. I finanziamenti, di cui si sapranno gli esiti nei prossimi mesi, fanno parte del PNRR.  «Questo modus operandi, il mettere insieme tanti comuni, che significa coinvolgere una popolazione di circa 19mila persone, è straordinario – precisa il sindaco di Frosolone Felice Ianiro -. Fare sintesi nel brevissimo periodo, coordinare diverse esigenze, superare le formalità, e coinvolgere anche comuni oltre quelli della Strategia non è stato semplice. C’è stata una compartecipazione fattiva e collaborativa di tutti. È questo lo scopo della Strategia Nazionale Aree Interne: fare squadra e arrivare a risultati importanti. Merito ai sindaci che subito si sono messi a disposizione». L’aggregazione con capofila Agnone comprende i comuni di Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Castelverrino, Chiauci, Civitanova del Sannio, Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Roccasicura, San Pietro Avellana, Sant’Angelo del Pesco, Vastogirardi, Forli del Sannio, Rionero Sannitico e Bagnoli del Trigno.  L’aggregazione con capofila Frosolone comprende i comuni di Castelbottaccio, Duronia, Lucito, Macchiagodena, Molise, Montagano, Montefalcone del Sannio, Montemitro, Salcito, San Biase, Sant’Elena Sannita, Sessano del Molise, Torella del Sannio, Trivento, Civitacampomarano, Fossalto, Pietracupa, Limosano, Petrella Tifernina e Roccavivara. Ogni Comune potrà avere una dotazione finanziaria da utilizzare per sistemare piazze, strade, abitazioni collegate alle piazze e riqualificare il proprio paese. I progetti di rigenerazione urbana sono parte dell’Alto Medio Sannio Lab, laboratorio permanente di sperimentazione di attività progettuali per i Comuni in forma aggregata, un modo per dare concretezza alle diverse convezioni e progettualità ideate in modo condiviso.

Pietro Rossi

La Conferenza Nazionale degli Architetti approva due mozioni presentate dal Coordinamento Interregionale OAPPC-SUD presieduto dal casertano Raffaele Cecoro.

Porta a casa due importanti risultati il Coordinamento Interregionale degli Ordini degli Architetti PPC del Meridione (OAPPC-SUD) guidato dal leader degli architetti casertani, Raffaele Cecoro.  In occasione della conferenza nazionale degli Ordini di tutta Italia, svoltasi alla Fiera di Roma, sono state proposte, illustrate ed approvate ben due mozioni che mirano a superare una serie di criticità in merito a temi di attualità, quali l’attuazione del SuperBonus 110% e la partecipazione ai bandi del PNRR.  Nella prima mozione, la Conferenza Nazionale degli Ordini (CNOAPPC) ha fatto propri gli emendamenti al quadro normativo dei bonus fiscali per l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico degli immobili proposti dal Coordinamento Interregionale OAPPC-SUD e tesi, tramite un necessario, urgente e deciso intervento del CNAPPC presso il Governo, il Consiglio Superiore LLPP e le competenti commissioni parlamentari, alla emissione di un nuovo Decreto Legge correttivo, al fine di garantire l’eliminazione delle sanzioni aggiuntive a carico dei professionisti asseveratori, che in atto possono essere condannati sino a cinque anni di carcere e possono essere destinatari di multe sino a 100 milioni di euro, anche per avere semplicemente omesso nell’asseverazione di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento; la proroga di tutti i bonus fiscali relativi agli interventi edilizi sino alla data del 31.12.2023 e, se relativi a costruzioni ricadenti in aree vincolate, sino al 31.12.2024; la proroga della possibilità di utilizzare la cessione del credito fiscale maturato per tutti gli interventi edilizi fino al 31.12.2024; l’eliminazione dell’obbligo di sussistenza dell’impianto di riscaldamento, nelle costruzioni oggetto di interventi coperti dagli incentivi, considerato che gli edifici popolari realizzati nel Sud Italia sono spesso privi di tali impianti; una modifica che consenta ai professionisti di ottenere il pagamento delle competenze professionali al momento della presentazione della CILA al Comune. La seconda mozione sempre approvata dalla Conferenza Nazionale degli Architetti, come ha avuto modo di spiegare durante i lavori il presidente Cecoro, “mira a rilanciare la qualità dell’architettura al centro dei processi di sviluppo e di ripresa economica di contesti territoriali in crisi economica, se venissero superate le criticità legate alla insufficienza del fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale, da bandire solo in alcune regioni per gli anni 2021 e 2022, che fa il paio con la mancanza di un fondo di rotazione “strutturale”, aperto a tutte le regioni, che riteniamo indispensabile per alimentare il parco progetti dei Comuni e per continuare a promuovere la pratica del concorso di progettazione a due gradi sull’intero territorio nazionale”, dichiara Cecoro.  A ciò si aggiunga che, nei bandi tipo emanati dall’ANAC per i concorsi di progettazione a due gradi, viene prescritta la nomina della giuria dopo la presentazione dei progetti (1° grado), con i tempi di nomina della giuria prescritti dall’ANAC che alimentano un contestuale doppio anonimato (giuria/concorrenti) fino ad evidenziare eventuali incompatibilità soltanto dopo il giudizio della giuria, invalidando così l’intera procedura. “È ovvio, dunque, che l’interpretazione dell’ANAC rischia di bloccare una serie di concorsi di progettazione e di alimentare quelle incertezze, in capo alle stazioni appaltanti, che potrebbero compromettere il percorso virtuoso tracciato negli ultimi anni dal CNAPPC per la promozione del concorso di progettazione a due gradi, attraverso gli emendamenti al codice, la redazione dei bandi tipo e l’adozione della piattaforma “Concorsiawn””, conclude il presidente del Coordinamento Interregionale OAPPC-SUD.

Pietro Rossi

Turismo, ristorazione e grande distribuzione, è emergenza personale, manca il 35% della forza lavoro.

CASERTA - Turismo, ristorazione e grande distribuzione, è emergenza personale. In organico manca il 30-35 per cento della forza lavoro necessaria. In particolare quella qualificata. Ma non solo quella. E il gap potrebbe aumentare nei mesi estivi. A lanciare l’allarme sono Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e Confcommercio Caserta. Chiedono sgravi contributivi per le imprese e nuove modalità di erogazione del reddito di cittadinanza per affrontare il problema nel breve periodo. ‘Bene il modello Liguria – fa notare Giuseppe Russo, presidente provinciale Fipe – che potrebbe essere esteso anche alla nostra regione e che prevede sostegni in relazione alla tipologia di contratto ma la nostra proposta va anche oltre e coinvolge i percettori del Reddito. Le aziende che assumono potrebbero infatti integrare lo strumento del Reddito di cittadinanza fino alla contribuzione contrattuale. In questo modo il percettore sarebbe incentivato ad accettare l’offerta di lavoro e le imprese potrebbero disporre del personale necessario allo svolgimento delle attività’. Un dato quest’ultimo non secondario. Cresce infatti il numero delle aziende costrette a chiudere o a ridurre l’orario di attività proprio per mancanza di forza lavoro. ‘E’ chiaro che la decontribuzione sulle assunzioni stagionali – chiarisce il presidente provinciale di Confcommercio, Lucio Sindaco – rappresenterebbe una soluzione tampone per affrontare l’imminente stagione estiva e andrebbe adottata solo per alcune categorie di lavoratori e solo per un breve periodo. Al contempo la politica dovrebbe iniziare a lavorare ad una rivisitazione del reddito di cittadinanza e più in generale ad una riforma del mercato del lavoro. In Italia manca infatti una politica attiva del lavoro, manca l’intermediazione dei centri per l’impiego che possa incrociare domanda e offerta e manca una educazione al lavoro.  Quando le aziende formulano un’offerta nel rispetto di quanto previsto dalla contrattazione collettiva, i percettori dovrebbero essere obbligati ad accettare, pena la perdita del sussidio. Questo invece non avviene. Al contrario. Il reddito di cittadinanza è diventato infatti un incentivo al lavoro nero e irregolare. Con conseguenze nefaste per tutti’.

Pietro Rossi

Garanzia giovani, via libera ai tirocini formativi a Caiazzo.

CAIAZZO - Nuova importante opportunità per i cittadini di Caiazzo in seguito all’approvazione del finanziamento ‘Par - Garanzia Giovani seconda Fase – Misura V Tirocini Extracurriculari’, richiesto dall’amministrazione comunale, diretta dal sindaco Stefano Giaquinto (nella foto), mediante apposita delibera di giunta approvata nel 2020. Il programma europeo favorisce l’inserimento-reinserimento nel mondo del lavoro di giovani disoccupati e inoccupati per agevolarne le scelte professionali. Il piano, curato dall’Agenzia per il Lavoro ‘Tempi Moderni Spa’, prevede l'attivazione del primo tirocinio come ‘Addetto agli Affari Generali’, cui seguirà l'attivazione di ulteriori due tirocini formativi inerenti le figure di ‘Addetto agli Affari Finanziari’ e ‘Addetto agli Affari Generali’, riservati alle categorie di soggetti disabili ex Legge 68/99 e persone svantaggiate ex Legge 381/91. Il tirocinio avrà la durata di sei mesi.

Pietro Rossi