06 luglio 2020

RENDICONTO DI GESTONE 2019 APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE, UNITI PER BAIA E LATINA BOCCIA LA GESTIONE FINANZIARIA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.


BAIA E LATINA - Voto contrario del gruppo consiliare Uniti per Baia e Latina sul conto consuntivo della gestione dell’esercizio finanziario 2019 del Municipio della piccola comunità della media valle del Volturno. Nell’ultima seduta di Consiglio comunale svoltasi nei giorni scorsi, la minoranza guidata dal capogruppo Michele Santoro (nella foto) ha espresso forti dubbi ed altrettante critiche sulle risultanze del documento contabile presentato in aula dall’amministrazione del sindaco Giuseppe Di Cerbo. “A nostro parere, Euro 9.081, 36 per stampati e cancelleria, per un anno, appare una somma esagerata, come del resto appare esagerata la somma di Euro 8.787, 36 per carburanti combustibili e lubrificanti che, rapportati ad una spesa giornaliera, assommano ad Euro 29,88 al giorno.  Per non parlare delle somme riportate quali residui attivi, cioè somme per le quali l’Amministrazione comunale non riesce ad incassare, dal 2016 ad oggi, sebbene vengano assicurati i servizi agli utenti. In particolare, vengono riportati a residui Euro 359.825,11 per Tassa Rifiuti solidi urbani, ed inoltre Euro 198.009,79 per IMU dall’anno 2016. Del resto, come potevamo approvare noi della minoranza un rendiconto della gestione in cui vengono riportati tra i beni immobili di proprietà comunale la strada provinciale 289 Dragoni-Riardo. In sostanza, l’Amministrazione comunale non si è ancora resa conto che la sp 289 non è di proprietà comunale ma della Provincia di Caserta”, dichiara Santoro. Sull’approvazione del Regolamento per l’applicazione dell’imposta Municipale propria (I.M.U), il gruppo di minoranza ha rappresentato la necessità di una riduzione del 100% sulla base imponibile per tutti i fabbricati, certamente non pochi all’interno del Centro Storico, dichiarati inagibili o inabitabili e, di fatto, non utilizzati.  Di diverso avviso è stata la maggioranza che ha votato per una riduzione solo del 50% della base imponibile. “Si è persa una storica occasione per sgravare i tanti proprietari di abitazioni abbandonate e fatiscenti da anni, che non vengono utilizzate in quanto inagibili e prive di qualsiasi utenza. Un capitolo a parte deve essere riservato alla richiesta del nostro gruppo Uniti per Baia e Latina di ridurre la Tariffa Raccolta e Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (Tari) in proporzione ai giorni di chiusura obbligatoria delle attività commerciali ed artigianali interessate dalle ordinanze governative e regionali. La maggioranza, per non discutere l’argomento, ha posto la questione pregiudiziale in quanto, secondo i consiglieri capeggiati dal sindaco Di Cerbo, sulla proposta non era stato apposto il parere del responsabile finanziario, quindi priva della copertura finanziaria. Ho fatto notare al Consiglio comunale che il mancato introito poteva benissimo essere finanziato dall’applicazione delle sanzioni alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti per tutte le inadempienze contrattuali riscontrate, ma la maggioranza è rimasta sorda. Ci siamo riservati di riproporre l’argomento in una delle prossime sedute, per una più completa formulazione della proposta di delibera”, conclude l’ex sindaco Santoro.

Pietro Rossi

CAIAZZO BENE COMUNE RACCONTA L’EMERGENZA IDRICA CHE VIVE IL CAPOLUOGO CAIATINO IN PIENA ESTATE.


CAIAZZO - “Nel Comune di Caiazzo, una sorridente cittadina in provincia di Caserta, in Campania, in Italia, in Europa, oggi, anno 2020, i cittadini non hanno l’acqua potabile nelle loro abitazioni. I comuni limitrofi alla notizia rimangono esterrefatti mentre ai cittadini caiatini, che pagano regolarmente il servizio idrico, a seconda delle sollecitazioni, delle zone e della giornata, vengono date notizie fantasiose.  Una delle prime (era il 14 maggio 2020 e si era in piena emergenza covid) riguardava lavori urgenti di manutenzione sulla rete di adduzione della galleria Monte Alifano. Un serbatoio di accumulo d’acqua inaugurato appena nel 2012 che, secondo il sindaco di allora e di oggi Stefano Giaquinto, avrebbe assicurato l’acqua a circa 150 famiglie di S.S. Giovanni e Paolo, amena frazione caiatina, e delle zone limitrofe, andando a sostenere la vasca di accumulo di Bosco di Caiazzo.  A gran voce, il sindaco pubblicizzó come sempre l’evento affermando “la consapevolezza del valore dell’acqua quale bene primario ed essenziale alla vita il cui accesso deve essere garantito a tutti”.  Sono trascorsi 8 anni ed fatti di oggi smentiscono il primo cittadino: i cittadini e la minoranza di Caiazzo Bene Comune chiedono spiegazioni sul protrarsi delle interruzioni dell’erogazione dell’acqua ma le richieste non vengono per nulla soddisfatte”. A raccontare la situazione assurda che vive la popolazione caiatina da ormai diverse settimane sono i consiglieri comunali di Caiazzo Bene Comune, Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca, che da tempo invocano interventi risolutivi del Municipio.  “Come minoranza, abbiamo deciso di fare un sopralluogo il 10 giugno 2020 sul Monte Alifano, e giunti sul posto, noi consiglieri Marilena Mone e Mauro Carmine della Rocca, unitamente al tecnico comunale Raffaele Marra, abbiamo verificato che sono in esecuzione lavori da parte della ditta Habitat, lavori non di semplice manutenzione, bensì un’opera di ripristino di una frana importante. Come è avvenuta la frana? Si potrebbe ipotizzare che la stessa si sia verificata non per le irrisorie precipitazioni atmosferiche, ma per una mancata manutenzione del funzionamento della pompa che qualcuno avrebbe dovuto attivare ogni 2 o 3 mesi o ogni qualvolta il livello dell’acqua nel serbatoio superava la soglia di contenimento. In tal modo, si sarebbe evitata la tracimazione dell’acqua in esubero e, di conseguenza, l’allagamento dei terreni circostanti pericoloso per la tenuta della stessa struttura del serbatoio. Una cosa è certa: l’interruzione del servizio idrico per tanto tempo ha creato tanti disagi pratici ed emotivi ai cittadini; per cui, dovendosi avere certezze, sempre il gruppo consiliare di Caiazzo Bene Comune ha inoltrato il 25 giugno una interrogazione scritta per richiedere, tra le cose inerenti i disagi significativi del servizio “disservizio” idrico, anche una relazione dettagliata dei lavori eseguiti presso la galleria “Monte Alifano”. Ad oggi non è seguita, neanche a dirlo, alcuna risposta! Intanto i rubinetti continuano a rimanere a secco, con un andamento imbarazzante se si considera che, nella maggior parte dei casi, le comunicazioni ufficiali, quando arrivano, indicano una fascia oraria per la interruzione ma, nella realtà, avviene tutt’altro su tutto il territorio caiatino”, continuano i rappresentanti dell’opposizione. “Ma non è finita qui! Per giustificare il disservizio e la propria incapacità, sono cominciati ad apparire avvisi alla cittadinanza in cui l’Amministrazione comunale insinua il sospetto che ci siano caiatini incivili che irrigano i campi, l’orto o riempiono tutti i giorni la piscina per cui gli amministratori di maggioranza, con fare inquisitorio, minacciano di dare inizio ad una opportuna campagna di indagini e verifiche. Ma, intanto, quello che i cittadini vedono, senza neanche affannarsi più di tanto, sono ingenti perdite varie e straripamenti della vasca di S.S. Giovanni e Paolo stracolma dell’acqua prelevata da quella di Caiazzo (causa per cui i destinatari rimangono senza), che inonda e si perde lungo la strada che collega Caiazzo alla frazione di S.S. Giovanni e Paolo. E chi pagherà tutta questa acqua che si disperde sull’asfalto?? Ovviamente i caiatini. Inoltre, il 26 giugno scorso, con delibera n.83, la Giunta Giaquinto ha emanato atto di indirizzo per il ripristino delle pompe di sollevamento in loc. Montegarofalo rimosse nel 2017. Si legge nella delibera: “pompe rimosse e mai più reinstallate con conseguenti disservizi e grave disagi alle popolazioni ivi residenti”. A tal proposito ricordiamo al Sindaco e a tutta la Giunta Comunale che le suddette pompe sono state utilizzate, e lo sono tutt’ora, per il sollevamento dell’acqua in località Cappella. Il tutto è avvenuto con provvedimenti del responsabile del servizio dell’epoca Gaetano Chichierchia, a seguito di atto di indirizzo dell’Amministrazione Comunale per iniziativa dell’allora assessore delegata Rosetta de Rosa.  Caro Sindaco, cari assessori, come mai dal 2017 solo ora vi siete accorti della mancanza delle pompe in località Montegarofalo? Abbiamo la sensazione-certezza che questa amministrazione comunale brancoli nel buio e agisca a tentoni, senza avere un quadro chiaro e d’insieme della rete e del servizio idrico”, concludono i consiglieri Ruggieri, Mone e Della Rocca.
Pietro Rossi