VERONA – Le vendite dei vini
nella Distribuzione Moderna si stanno assestando, dopo il boom del 2020.
Viaggiano sempre in territorio positivo, ma con un riequilibrio progressivo,
conseguenza della condizione di relativa normalità che i vaccini hanno indotto:
più libertà di consumare fuori casa, più presenze nelle sedi di lavoro e meno
spesa per i consumi casalinghi. E’ quanto emerge dall’anticipazione della
ricerca IRI per Vinitaly, che sarà presentata lunedì 18 ottobre a Vinitaly
Special Edition (a Verona dal 17 al 19 ottobre). Nei primi 9 mesi del 2021 le
vendite dei vini sono cresciute del 2% a volume e del 9,7% a valore. Nella
classifica Best, cioè dei vini con maggior tasso di crescita, il vino campano
Greco di Tufo si piazza al 14° posto grazie a una progressione del 14,3% a
volume, rispetto allo stesso periodo del 2020, venduto a un prezzo medio di 6,8
euro a bottiglia. Nella classifica dei vini Top, quelli più venduti in
assoluto, vanno sottolineati i cali delle vendite a volume del Lambrusco
(-6,7%), della Barbera (-10,6%%) e della Bonarda (-4,9%) e gli aumenti del
Vermentino (+25,7%) e della Valpolicella (+23,9%). Crescono i vini blasonati
nella classifica dei vini Best: in 3°, 4° e 5° posizione Barolo (+42,8%),
Brunello di Montalcino (+41,5%) e Nebbiolo (+33,7%), che però nel 2020 erano
stati particolarmente penalizzati dai lockdown. Le prime posizioni del podio di
questa particolare classifica, utile per individuare i trend, sono occupati dal
Lugana (+46,4%) e dal Sagrantino di Montefalco (+43,7%). Complessivamente una
conferma dell’ampia gamma di vini di qualità presente negli scaffali della DM,
offerti a prezzi convenienti. La ricerca IRI per Vinitaly dettaglia le
dinamiche delle vendite: i vini a denominazione d’origine, nella classica
bottiglia da 0,75 lt, continuano a performare molto bene, seguendo un trend che
prosegue da anni: i vini DOC crescono del 4,8% a volume e del 10,8% a valore; i
vini IGP crescono del 3,6% a volume e del 8,1% a valore. Le bollicine vendono
più del vino, registrando una crescita rilevante del 27,1%. Male tutti gli
altri formati: bottiglioni di vino comune, brik, bag in box. Le bottiglie a
marca del distributore (MDD) crescono del 3,0% nel formato da 0,75lt, ma calano
del 2,9% nel totale.
Per quanto riguarda i prezzi,
prosegue la tendenza degli ultimi anni di una progressiva rivalutazione del
valore del vino nella DM: 3,9 euro a bottiglia il prezzo medio complessivo del
vino, 5,6 euro a bottiglia delle bollicine. “La dinamica dei prezzi e delle
promozioni assume una valenza importante in uno scenario di progressiva
normalizzazione, come vedremo nella tavola rotonda di Vinitaly Special
Edition – ha spiegato Virgilio Romano, Business Insight
Director IRI Analizzeremo i trend per capire quali vantaggi e
opportunità potrà cogliere la DM, anche nei rapporti con le cantine dedicate
all’Horeca”.La ricerca completa dell’Iri sarà presentata lunedì 18 ottobre
a Vinitaly Special Edition, dalle 10 alle 12, nella Sala Rossini e discussa dai
rappresentanti di Conad, Coop, MD, Federvini e Unione Italiana Vini
((l’ingresso è libero; non sarà trasmessa in streaming).
Pietro Rossi