23 maggio 2012

LUCIA ESPOSITO: CONTRO LA CAMPANIA UN PROVVEDIMENTO INGIUSTO ED INSENSATO


On. Lucia Esposito

"Con l'obbligo di certificazione le imprese potrebbero riscuotere crediti per oltre 20 miliardi nel 2012, vantati nei confronti dello Stato. Un meccanismo che prevede una richiesta, sessanta giorni per la risposta e nomina di un commissario in caso di esito negativo, da parte della Ragioneria dello Stato. C'è però un particolare che ha subito spento gli entusiasmi in Campania. Nel provvedimento varato ieri dal governo si fa, infatti, esplicito riferimento al fatto che «sono escluse dall'obbligo di certificazione le Regioni sottoposte ai piani di rientro». Si tratta dei debiti nel settore della sanità. Personalmente ritengo che sarebbe incostituzionale escludere alcune Regioni e gli stessi tecnici ministeriali non si sono ancora espressi, poiché il riferimento potrebbe essere ai  soli crediti della sanità. Ma se dovesse essere esteso anche al bilancio ordinario, allora ci troveremmo di fronte ad una delle più evidenti assurdità mai registrate. Sarebbe come negare le medicine ai malati che più ne avrebbero bisogno. Oltretutto - prosegue Lucia Esposito -, in Campania i ritardi nei pagamenti alle imprese arrivano ad una incredibile media di  803, con punte del doppio. La media nazionale si agirà sui di 316 giorni. Una discriminazione intollerabile - conclude il consigliere regionale -, alla quale va posto rimedio immediatamente, poiché non se ne comprenderebbe né la logica né l'utilità. Un'unica voce di protesta, dunque, da parte di consiglieri regionali e parlamentari campani contro un provvedimento che danneggerebbe una regione che, proprio in virtù di ritardi inammissibili, meriterebbe una corsia preferenziale e non certo un provvedimento insensato".

c.s.