15 giugno 2011

EXODUS ED IL ROTOTOM SUNSPLASH APPRODANO A PIEDIMONTE MATESE


PIEDIMONTE MATESE. È il 2010 quando il Rototom SunSplash, il più grande festival di musica reggae europeo, deve lasciare Osoppo, la cittadina friulana che l’aveva ospitato dal 1994, per trasferirsi in Spagna, a Benicassim: comincia l’Exodus del Rototom. Con il patrocinio della Città di Piedimonte Matese e dell’Agenzia per i servizi culturali e le attività educative, sabato 11 giugno, l’Auditorium del complesso di San Domenico, a Piedimonte Matese, ha ospitato la prima tappa campana di Exodus. Finding shelter, documentario di Tommaso D’Elia e Silvia Bonanni e prodotto sotto l’egida del Rototom SunSplash, che sta attraversando da pochi mesi i più fecondi punti di promozione culturale in Italia ed in Europa: una data importante, dunque. Dopo i saluti del vicesindaco, Costantino Leuci, la proiezione del film è stata anticipata dall’illustrazione, da parte dell’Avv. Vincenza Fabrizio, delle questioni relative alla legge Fini-Giovanardi del 2006, movente dell’esodo del Festival a partire dall’indebita equiparazione tra il consumatore di marjuana e la musica reggae. Avere chiaro il quadro legislativo ha permesso un più maturo approccio alla visione del documentario, soprattutto da parte dei più giovani, all’interno di un pubblico variegato – da universitari rastafariani a quarantenni curiosi, da musicisti a giurisperiti e medici – quanto attivo, che ha entusiasticamente partecipato al confronto e al dibattito immediatamente successivo alla proiezione, in cui, con la moderazione di Maria Chiara Scappaticcio (Istituto Italiano di Scienze Umane, Napoli), si sono alternati gli interventi del giornalista Gianfrancesco D’Andrea, Alessandro Gorgoni (Dams, Roma) e l’Avv. V. Fabrizio. Le note di Alborosie hanno chiuso la serata, grazie all’intervento di Pierpaolo S.; e probabilmente, se la pioggia non avesse fatto brutti scherzi, si sarebbe andati avanti fino a notte fonda tra dibattito e dance hall. Ma ci si è salutati con una promessa, quella di rivedersi presto: musica è cultura, oltre che apertura alla riflessione e al confronto, e la proiezione piedimontese di Exodus l’ha dimostrato. Prossima meta? Jamaica mon amour, a luglio.

Pietro Rossi