SANT'ANGELO D'ALIFE. Una grande folla di fedeli ha accolto con somma commozione le spoglie di San Pietro Celestino V Papa, giunte nel pomeriggio di domenica scorsa in località Quattroventi dove ad attenderle c’erano i sindaci di Sant’Angelo d’Alife Crescenzo Di Tommaso e di Raviscanina Ermanno Masiello, le due comunità matesine che fino al prossimo 6 giugno saranno al centro del mondo cristiano. Migliaia di fedeli che, poco dopo le 18, hanno salutato con un appassionato applauso l’arrivo dell’urna con i resti mortali del Papa del “gran rifiuto”, con i sindaci Di Tommaso e Masiello che hanno salutatoe ringraziato la folla presente e poi scoperta la statua dedicata al Santo Padre asceta che fece della semplicità la sua grandezza. La preghiera del Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo, affiancato dal Rettore della Basilica di Collemaggio, Don Nunzio Spinelli, e dai parroci Don Mario, Don Franco e Don Lucio, ha concluso il primo momento solenne di una lunga giornata da ricordare che è proseguita con il corteo alla volta della centralissima piazza Umberto I, dove il primo cittadino Di Tommaso, con la voce spezzata dall’emozione, ha accolto ufficialmente le spoglie del Santo, unitamente alle autorità intervenute, tra le quali tutti i sindaci del comprensorio, il consigliere provinciale Stefano Giaquinto, il presidente del Parco del Matese, Giuseppe Falco, e il presidente della Comunità montana del Matese, Fabrizio Pepe. Il sindaco santangiolese ha espresso immensa gratitudine anche e soprattutto verso i suoi concittadini che hanno contribuito, con impegno e dedizione, all’ottima organizzazione dell’evento. Di Tommaso ha invitato a riflettere sui valori che hanno costellato l’intera esistenza di Papa Celestino V, intrisa di semplicità, umiltà e amore verso Dio. Dopo i discorsi tenuti dalle varie autorità sul palco, allestito davanti la casa comunale, il corteo ha raggiunto la chiesa Santa Maria della Valle dove si è svolta la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Di Cerbo.