PIEDIMONTE MATESE. "Sono mesi che la direzione della Metro Campania NordEst in accordo con l’assessore ai Trasporti della Regione Campania Ing. Vetrella e, i sindacati confederali, discutono di un piano di tagli da effettuare presso i tronchi di Benevento Appia e Piedimonte Matese, (corse treni per Napoli, chiusure di alcune stazioni, riduzione dell’orario di lavoro del personale, riduzione dell’occupazione etc. etc. etc.) A tutti e tre (Regione, Azienda e Sindacati) Noi diciamo basta all’assessore Vetrella con questa storia dei tagli inesistenti, visto che con l’accordo del 16/12/2010 Stato-Regioni il governo ha previsto la copertura finanziaria fino a tutto il 2012. Se poi la scelta della Regione Campania è stata quella di destinare i soldi del T.P.L. ad altri comparti (vedi sanità) non può pretendere senza motivo che si tagli il servizio pubblico penalizzando un’ intera provincia (Benevento) e non solo, ricordando che dal 1 aprile 2011 c’è stato l’ennesimo aumento dei biglietti di Unico Campania. Noi diciamo basta ai vertici aziendali che con le loro scelte fallimentari, hanno contribuito a far sì che questa azienda, da virtuosa fino a qualche anno fa, diventasse la cenerentola regionale. Ricordando soprattutto la precedente gestione dell’ex amministratore unico che con le sue idee di grande management, ha fatto sì che ereditassimo una situazione disastrosa nel panorama trasporti regionali e, pensando solo esclusivamente al tronco metropolitano di (Aversa-Napoli) della stessa Metrocampania nord est. Come le decine e decine di incarichi esterni che (non servivano) ma semplicemente accontentando gli amici degli amici di turno che sono costate per le casse aziendali centinaia di migliaia di euro l’anno. Senza parlare poi dell’attrezzaggio dei sistemi di sicurezza (SCMT) sul materiale rotabile vecchio e obsoleto di oltre 50 anni, costati milioni di euro quasi quanto il costo di nuovi treni, tenendoci però i treni vecchi senza aria condizionata, sedili scomodi, bagni fatiscenti...ottima scelta dei nostri dirigenti!!! Considerando poi che tre composizioni (treni) corrono un serio pericolo di essere fermati dall’agenzia per la sicurezza (A.N.S.F.) entro il 30 giugno 2011 in quanto non attrezzati in tempo, ciò significherebbe rimanere con pochi treni, con il rischio di non garantire il servizio quotidiano per Napoli. Un’ altra grande scelta del nostro Amministratore Unico fu quella di comprare (sì fa per dire perché non è stato mai pagato) un elettrotreno dalle Ferrovie-Emilia Romagna (F.E.R.) che giusto un anno fa è arrivato, treno pronto per l’esercizio con tutti i comfort e i sistemi di sicurezza omologati, ma continua a marcire su un binario del deposito di Benevento Appia. Noi diciamo basta ai sindacati confederali che prima vanno a braccetto con l’azienda condividendo affarismi e interessi personali (come le assunzioni e incarichi esterni) e poi ci vengono a raccontare che bisogna tagliare i servizi e fare sacrifici, dopo che hanno razziato in lungo e in largo nella nostra azienda. Il sindacato torni a fare il sindacato e quindi a controllare e programmare quello che è lo sviluppo e l’andamento di un’azienda e non a pensare le solite logiche di potere, ma curando quelle che sono l’esigenze dei lavoratori e non le proprie. Queste sono solo delle piccole cose, ci sarebbe da raccontare ancora altro ma lo rimandiamo alla prossima puntata, invitando tutti i lavoratori, ad attivarsi in un unico intento, per far fronte a questa situazione che si fa sempre più critica. Noi diciamo basta a questa sinergia fallimentare regione- azienda-sindacato, e di attivarsi alla difesa del posto di lavoro, contro i tagli. Invitiamo le forze politiche ad attivarsi allo sviluppo e al miglioramento della nostra storica ferrovia e non ad essere penalizzati ancora una volta come provincia ,che sta diventando sempre più la maglia nera in tutti i servizi ormai come si sta verificando da anni".
Cmunicato Stampa della segreteria regionale Fast-Autoferrotranvieri