02 maggio 2011

Mille persone hanno assistito all' inaugurazione di una delle più grandi opere pubbliche mai realizzate a San Nicola la Strada.


San Nicola La Strada.Una serata che resterà scolpita nella storia della nostra città. Emozioni indescrivibili che rapiscono anche l’animo, presunto asettico ma per forza di cose commosso, del cronista. Difficile che un sannicolese purosangue, uno di quelli che a San Nicola la Strada hanno vissuto vita, fortunatamente non ancora la morte e miracoli, e che hanno assistito attimo per attimo alla metamorfosi urbana iniziata un trentennio fa, non abbia sentito un tremolio incontrollabile nel cuore e brividi di estasiante meraviglia nel trovarsi spalancate davanti agli occhi, stregato da una eccelsa magia, le porte di una sublime opera d’arte a disposizione dell’arte. Sì, nulla deve importare di dover essere giornalista indifferente ai richiami e alle esagerazioni dei sentimenti. Si, Signori: il Teatro Plauto è tra le strutture più belle mai qui realizzate. Forse perché era tra le più attese, tra le più desiderate, tra le più sognate. O forse perché offre la giusta dimensione “visiva” della necessità di dare un corpo ed un significato agli enormi fermenti culturali che hanno caratterizzato e caratterizzano in maniera incessante la voglia di crescere dei cittadini di San Nicola la Strada. Che Pascariello e la sua amministrazione hanno saputo cogliere, creando anche per i protagonisti della cultura sannicolese una casa dove potersi esprimere. Dalla "cittadella dello sport" (palazzetto per il basket, per il pingpong, piscina che sarà inaugurata il 10 maggio e campi da tennis in zona Stadio) alla "cittadella della cultura" (teatro comunale e reperti archeologici in zona Botteghe del Centurione) fino alla nuova scuola media De Filippo e, se vogliamo, alla nuova area mercatale con la fiera delle tradizioni e dell’antiquariato, il passo è stato logico e concreto, estremamente attento: lo sbocco naturale di un discorso iniziato e mirabilmente proseguito all’insegna della valorizzazione di patrimoni fondamentali della comunità sannicolese. Non c’è alcun dubbio: in tema di realizzazione di strutture culturali e sportive l’amministrazione Pascariello non ha avuto eguali in tutta la provincia di Caserta e forse anche in Campania. Tutto è sotto gli occhi di tutti e sarebbe assurdo e assolutamente non condivisibile negarlo. In tema di strutture culturali e sportive San Nicola la Strada è al centro delle invidie di tutti i comuni del casertano e fors’anche della regione. Giusto ed onesto riconoscerne i meriti ad Angelo Pascariello e alla sua lungimirante squadra amministrativa, soprattutto con gli assessori ai rami specifici di cui parliamo, che, oltre a competenza e qualità nelle scelte (la realizzazione del nuovo teatro, tanto per fare un esempio, si è avvalsa della consulenza di esperti del palcoscenico sanremese), hanno dimostrato di essere intelligenti e solerti nel saper cogliere i variegati stimoli provenienti dagli ambienti sportivi e culturali sannicolesi, dalle associazioni alle compagnie teatrali, dalla stampa locale ai promotori delle tradizioni. Ed ecco, dunque, il nuovo teatro comunale intitolato al grande commediografo latino Plauto, nel segno della continuità con la riportata alla luce villa romana di Via Grotta. Come nel segno della continuità devono ora essere gestite, da chiunque sarà chiamato a farlo, tutte queste stupende strutture. Il sindaco, del resto, lo ha già detto; e a lui, che le ha fortemente volute nei suoi dieci anni di amministrazione, bisogna credere. Non lo avevamo mai visto così emozionato. Trascinato da autentici impulsi di quella “sannicolesità” che, come tutti coloro che al progresso della città dedicano anima e corpo, ha nel sangue, giustamente acclamato dall’incredibile folla di cittadini (ben oltre il migliaio) che hanno voluto assistere alla cerimonia, protagonista forse del discorso più bello della sua lunga carriera politica ed amministrativa, Angelo Pascariello ha consegnato ai sannicolesi un’opera pubblica eccezionale, che, come ha annunciato alla platea “sarà il contenitore di tutte le istanze culturali dei cittadini di San Nicola la Strada”. E certamente non potrebbe che essere così, vista la ingente e crescente domanda che proviene dagli operatori culturali ed artistici della città, e vista soprattutto la metodica attenzione dedicata per un decennio dall’amministrazione Pascariello allo sviluppo della cultura attraverso le numerosissime iniziative sia organizzate direttamente dal Comune che promosse dalle tante associazioni prontamente patrocinate. Tutta la serata è stata vissuta all’insegna delle emozioni. Narrarne la cronaca è come riviverle. E occasione migliore non potrebbe esserci.
La prima lode va spesa a favore degli intervenuti. Soprattutto degli amministratori comunali di opposizione, che, insieme a quelli del governo attivo, hanno presenziato la cerimonia. Vederli tutti presenti, con il loro candidato a sindaco Narducci, a riconoscere l’eccezionalità del momento, arreca loro onore e prestigio e contribuisce in maniera determinante a sancire la condivisione di un progetto che, al di là di chi sarà chiamato a proseguirlo, mira a portare sempre più in alto il patrimonio culturale della città. La santa benedizione del teatro ha aperto il programma: essa è stata impartita dall’amatissimo Mons. Antonio Pasquariello e da Don Pasquale Lunato. Poi, accolto dalla raffinata conduzione di Pasquino Corbelli e dalle toccanti note dell’Orchestra Strauss diretta dal M° Franco Damiano con l’inno nazionale e l’Inno di San Nicola, il foltissimo pubblico si è reso subito conto della grandezza dell’evento. A tracciare i pregi tecnici della struttura ci ha pensato subito un molto simpaticamente emozionato Giovanni Battista Zampella. Il teatro, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, ricompreso nella vasta area mercatale, ha una platea con 650 posti a sedere e si sviluppa su di una superficie di circa 1200 mq. L’ingresso principale immette nella zona foyer, in cui troveranno posto la biglietteria, uno spazio bar, il locale guardaroba e la direzione. Il palco è di circa 150 metri quadrati ed è collegato direttamente con i camerini degli artisti nel sottopalco. Alla sua sinistra si accede ai servizi igienici per il pubblico, ubicati al piano seminterrato, mentre a destra vi sono quelli per persone diversamente abili. Nella parte retrostante è presente una grossa apertura tale da consentire il carico e scarico dei materiali scenici nonché l’uscita di sicurezza e l’accesso esterno ai camerini degli artisti. La struttura è completa e funzionale in ogni sua parte dovendo essere solamente personalizzata da coloro che ne andranno a curare la gestione. Complessivamente per la struttura polifunzionale l’amministrazione ha investito circa tre milioni di euro di cui uno per la sistemazione esterna. Da ricordare che l’ing. Vincenzo Russo Spena è stato il progettista, la ditta Ati con l’architetto Renato Di Bello ha eseguito i lavori, mentre la Dari Automazioni ha curato l’allestimento del palcoscenico. Da sottolineare, infine, il parcheggio di 14mila metri quadrati (praticamente tutta l’area del mercato) a disposizione delle persone che andranno ad assistere agli spettacoli: qualcuno sa, per caso, quanti teatri in Italia possono permettersi questo…piccolo accessorio?
L’augurio che faccio a tutti noi -ha concluso Zampella- è che il teatro sia la base per la crescita culturale della nostra città e diventi un punto di riferimento per tutta la provincia di Caserta”.
A seguire, l’intervento del presidente dell’amministrazione provinciale. Domenico Zinzi non ha esitato a definire il Plauto un vanto per la città, un’opera inimitabile che oltre a porre San Nicola la Strada tra i primi comuni di Terra di Lavoro in tema di strutture culturali, proietta addirittura l’intera provincia verso posizioni molto più in alto, rispetto a quelle attualmente deprimenti, nell’ambito delle graduatorie nazionali concernenti la dotazione di attrezzature culturali degli enti territoriali.
Mons. Antonio Pasquariello, per tutti sempre affettuosamente il “Don Antonio” di Santa Maria degli Angeli, ha ricordato come il sogno di avere una struttura del genere lo aveva coltivato sin dai tempi della nascita del primo associazionismo parrocchiale. Poi, con la solita simpatia che ha seminato tanto amore, si è subito messo in fila per chiedere ospitalità in occasione di una prossima conferenza diocesana. A chiudere gli interventi il sindaco, di cui abbiamo detto all’inizio. Una cosa sola da aggiungere: Pascariello, nel ringraziare tutti suoi collaboratori che lo hanno affiancato in dieci anni di amministrazione e che “hanno in maniera determinante contribuito al raggiungimento dei risultati”, ha consegnato il testimone nelle mani di chi andrà a gestire questo meraviglioso e prezioso gioiello. Sarà un compito impegnativo, non c’è dubbio, ma tutto diventerà facilissimo, per chiunque dovrà portarlo avanti, se mai si dimenticherà che il Teatro Plauto, come la piscina, i campi da tennis e il palazzetto per il pingpong, sono strutture realizzate a San Nicola per i cittadini sannicolesi, con i contributi economici dei cittadini sannicolesi, allo scopo di favorire lo sviluppo culturale e sportivo dei cittadini sannicolesi. Ed è giusto che siano i cittadini sannicolesi -come ha sottolineato a toni fermi, decisi e da grandi applausi Angelo Pascariello- ad usufruirne in maniera prioritaria e priva di qualsiasi ostacolo di qualsiasi natura. Il cerimoniale artistico, infine, allestito da Nunzio Areni, si è poi avvalso delle esibizioni del coro della Civica Accademia Musicale "Toscanini" diretto da Franco Damiano (al quale hanno partecipato i solisti Rosa Francescone, Grazia Ricciardi, Giacomo Mosca e Luigi Ricciardi), nonché della '900 Big Band con l' acclamatissimo soprano di fama internazionale Katia Ricciarelli, anche madrina della serata, che ha chiuso la memorabile cerimonia interpretando una stupenda rielaborazione in chiave moderna dell'Ave Maria.
Ed ora, inizi lo spettacolo! Tutta San Nicola si accomodi in prima fila!

Nicola Ciaramella