Piedimonte Matese(CE)- (da red. cronac Matese) Anziano derubato della sua pensione e malmenato. A lanciare l’allarme e la denuncia l’Ambasciatrice internazionale per la Pace Agnese Ginocchio che dopo essere stata messa a conoscenza del fatto (si riporta di seguito l’articolo relativo alla cronistoria di di quanto accaduto) grazie alla segnalazione del Sign. Antimo De Vizio di Alife, ha scritto al Sindaco Vincenzo Cappello per chiedergli di intervenire in merito. Di seguito riportiamo la lettera d’appello della testimonial della Pace indirizzata al Sindaco di Piedimonte Matese. “ Rispettabilissimo Sindaco Vincenzo Cappello, per la profonda stima e l’amicizia che le porto la prego di intervevire a favore di questo caso sociale che in giornata odierna é stato sottoposto all’attenzione della sottoscritta. L’ uomo solo senza parenti vive come un selvaggio in uno stato di abbandono. Faccio appello al suo buon cuore e la prego di intervenire tempestivamente per fare chiarezza e giustizia sulla vicenda accaduta. Le colpevoli del reato di furto e di aggressione a danno del poveretto vengano acciuffate ed arrestate. Nel contempo domando rispetto per la vita e la dignità di quest’ uomo che pur avendo attraversato vicende di vita sfortunate è sempre un fratello della nostra comunità e come tale non va abbandonato, ma anzi, va seguito e curato come la nostra stessa vita. Per la stima che le porto e per l’impegno che so, spenderà con grande senso di altruismo e di generosità come sempre ha fatto finora, la prego di intervenire, nel nome della Pace, a favore di questo grave caso sociale. Con stima e riconoscenza per quanto farà a favore del povero Armando di Meo la ringrazio e la saluto con rispetto e riconoscenza”. Agnese Ginocchio, Ambasciatrice internazionale per la Pace.(da red. cronac Matese)
Armando Di Meo, di anni 78, uomo -barbone che vive da solo in un ghetto abbandonato presso un vicolo di via Annunziata, nella prima mattinata di Mercoledi 3 Giugno é stato derubato della sua pensione, malmenato e abbandonato per la periferia di Caianello da tre donne sconosciute che prima si erano spacciate per amiche, ma che in realtà avevano messo in atto un piano delinquenziale per derubare il povero anziano della sua pensione. L’uomo vive solo e non ha alcun parente che si occupi di lui. A trovarlo per strada il sign. Antimo De Vizio commerciante di Alife che tornando da un viaggio lavorativo ha incontrato il poveretto sulla periferia della strada di Caianello che camminava come un trasandato al punto tale che ”a stento si teneva sui piedi”- ha riferito il De Vizio. Avendo capito che qualcosa non andasse il De Vizio si é avvicinato all’anziano signore e gli ha domandato chi fosse e come mai si trovasse da quelle parti sconosciute. L’anziano che ancora tremava per lo spavento ha cominciato a raccontare ciò che gli era accaduto. Il sign. De Vizio lo ha invitato ad andare con lui, e una volta condotto in auto lo ha accompagnato a Piedimonte Matese presso la caserma dei Carabinieri per sporgere immediatamente denuncia su quanto accaduto. Ritornato ad Alife il sign De Vizio contatta immediatamente la Testimonial della Pace Agnese Ginocchio raccontandogli dell’ accaduto. I due decidono di recarsi a Piedimonte Matese presso la caserma dei carabinieri per capire qualche particolare in più sull’accaduto e per riportare il sign Di Meo a casa sua. Mentre sono in caserma giunge in quel momento il Capitano della Compagnia dei carabinieri di Piedimonte Salvatore Vitiello, la Testimonial della Pace si avvicina per porgergli i saluti e subito dopo gli mette immediatamente al corrente del fatto accaduto. Il Capitano Vitiello promette che sul caso avrebbe con i suoi uomini indagato minuziosamente per scoprire la verità e acciuffare le tre delinquenti, mandanti ed autrici del reato di furto e di aggressione. Il povero Armando Di Meo dopo tutti gli accertamenti e le domande postegli da parte del brigadiere che ha seguito il caso circa l’esposto di denuncia, torna ad essere libero. Il signor De Vizio e la Testimonial della Pace lo riconducono a casa sua. Ma non finisce quì; un’amara sorpresa attende i due alifani mentre stanno per entrare nell’ appartamento dell’uomo in via Annunziata. Entrati nell’abitazione del Di Meo infatti, assistono in diretta ad un fatto di degrado e di abbandono sociale mai visto. I due si guardano attoniti: “Allucinante”- esprime Agnese Ginocchio- ”ma lei vive in queste condizioni?!?!”. L’ uomo mostra perdide ed infiltrazioni d’ acqua che cadono dal tetto (in quel momento stava piovendo). Pulizia zero, sul tavolo della mensa scarti di cibi avariati che si confondevano con bulloni di biciclette da rottamare, cartacce, buste di plastica vecchie e robaccia varia. Andando ad aprire la porta del bagno per trovare un pò d’acqua un’ altra scena pietosa s presenta ai loro occhi: un odore nauseabondo e insopportabile, servizi igienici completamente pieni di sporcizia. ” Ma quì siete a rischio di epatite” – ha espresso la Ginocchio- ” Bisogna fare assolutamente qualcosa, non potete vivere in queste condizioni, dobbiamo segnalarlo alle autorità competenti. Quì devono intervenire i servizi sociali”- ha continuato- “ Contatterò immediatamente il Sindaco per chiedergli di intervenire…”. In tutto ciò il sign. De Vizio e la Testimonial della Pace avevano notato che il sign Di Meo non possedeva alcun elettrodomestico(frigorifero, cucina, lavatrice) e che per cucinare finora si era arrangiato o meglio era sopravvissuto. I due De Vizio e Ginocchio dopo aver commissionato a pagamento una vicina di casa del Di Meo di provvedere per un pranzo ed inoltre di recarsi l’indomani a fare un pò di pulizia e di igienizzare l’abitazione dell’anziano, sono andati via ripromettendosi di ritornare per verificare lo stato precario di salute del poveretto e la pulizia dell’ abitazione.
Armando Di Meo, di anni 78, uomo -barbone che vive da solo in un ghetto abbandonato presso un vicolo di via Annunziata, nella prima mattinata di Mercoledi 3 Giugno é stato derubato della sua pensione, malmenato e abbandonato per la periferia di Caianello da tre donne sconosciute che prima si erano spacciate per amiche, ma che in realtà avevano messo in atto un piano delinquenziale per derubare il povero anziano della sua pensione. L’uomo vive solo e non ha alcun parente che si occupi di lui. A trovarlo per strada il sign. Antimo De Vizio commerciante di Alife che tornando da un viaggio lavorativo ha incontrato il poveretto sulla periferia della strada di Caianello che camminava come un trasandato al punto tale che ”a stento si teneva sui piedi”- ha riferito il De Vizio. Avendo capito che qualcosa non andasse il De Vizio si é avvicinato all’anziano signore e gli ha domandato chi fosse e come mai si trovasse da quelle parti sconosciute. L’anziano che ancora tremava per lo spavento ha cominciato a raccontare ciò che gli era accaduto. Il sign. De Vizio lo ha invitato ad andare con lui, e una volta condotto in auto lo ha accompagnato a Piedimonte Matese presso la caserma dei Carabinieri per sporgere immediatamente denuncia su quanto accaduto. Ritornato ad Alife il sign De Vizio contatta immediatamente la Testimonial della Pace Agnese Ginocchio raccontandogli dell’ accaduto. I due decidono di recarsi a Piedimonte Matese presso la caserma dei carabinieri per capire qualche particolare in più sull’accaduto e per riportare il sign Di Meo a casa sua. Mentre sono in caserma giunge in quel momento il Capitano della Compagnia dei carabinieri di Piedimonte Salvatore Vitiello, la Testimonial della Pace si avvicina per porgergli i saluti e subito dopo gli mette immediatamente al corrente del fatto accaduto. Il Capitano Vitiello promette che sul caso avrebbe con i suoi uomini indagato minuziosamente per scoprire la verità e acciuffare le tre delinquenti, mandanti ed autrici del reato di furto e di aggressione. Il povero Armando Di Meo dopo tutti gli accertamenti e le domande postegli da parte del brigadiere che ha seguito il caso circa l’esposto di denuncia, torna ad essere libero. Il signor De Vizio e la Testimonial della Pace lo riconducono a casa sua. Ma non finisce quì; un’amara sorpresa attende i due alifani mentre stanno per entrare nell’ appartamento dell’uomo in via Annunziata. Entrati nell’abitazione del Di Meo infatti, assistono in diretta ad un fatto di degrado e di abbandono sociale mai visto. I due si guardano attoniti: “Allucinante”- esprime Agnese Ginocchio- ”ma lei vive in queste condizioni?!?!”. L’ uomo mostra perdide ed infiltrazioni d’ acqua che cadono dal tetto (in quel momento stava piovendo). Pulizia zero, sul tavolo della mensa scarti di cibi avariati che si confondevano con bulloni di biciclette da rottamare, cartacce, buste di plastica vecchie e robaccia varia. Andando ad aprire la porta del bagno per trovare un pò d’acqua un’ altra scena pietosa s presenta ai loro occhi: un odore nauseabondo e insopportabile, servizi igienici completamente pieni di sporcizia. ” Ma quì siete a rischio di epatite” – ha espresso la Ginocchio- ” Bisogna fare assolutamente qualcosa, non potete vivere in queste condizioni, dobbiamo segnalarlo alle autorità competenti. Quì devono intervenire i servizi sociali”- ha continuato- “ Contatterò immediatamente il Sindaco per chiedergli di intervenire…”. In tutto ciò il sign. De Vizio e la Testimonial della Pace avevano notato che il sign Di Meo non possedeva alcun elettrodomestico(frigorifero, cucina, lavatrice) e che per cucinare finora si era arrangiato o meglio era sopravvissuto. I due De Vizio e Ginocchio dopo aver commissionato a pagamento una vicina di casa del Di Meo di provvedere per un pranzo ed inoltre di recarsi l’indomani a fare un pò di pulizia e di igienizzare l’abitazione dell’anziano, sono andati via ripromettendosi di ritornare per verificare lo stato precario di salute del poveretto e la pulizia dell’ abitazione.
(Fonte: Comunicato da red cronaca Matese)