A rappresentare il laicato della Chiesa alifano-caiatina una rappresentanza della comunità ecclesiale di Alife. Nei riti iniziali il significativo momento delle consegne da Mons. Piazza al vescovo Giacomo precedute da un breve cenno di saluto e un augurio per il nuovo impegno pastorale che l’attende saluto al vescovo, saluto al vescovo Di Cerbo che segna la continuità; “sono grato al Signore e al Santo Padre che mi ha permesso di vivere questa esperienza in una chiesa carica di storia” per la quale si prospetta un futuro accanto al cammino della Chiesa di Teano-Calvi. Ha poi rassicurato preghiere e sostegno. A seguire, la lettura della Bolla Pontificia a firma di Papa Francesco, poi l’annuncio ufficiale della nomina del nuovo vescovo e in ultimo la consegna del Pastorale. Raggiungendo la Cattedra, la sede da cui ogni vescovo presiede le celebrazioni nella chiesa Cattedrale, mons. Cirulli con un gesto che non è solo simbolico, ha dato inizio ad un nuovo episcopato nella Diocesi di Alife-Caiazzo. L’omelia, il tempo che Mons. Cirulli ha dedicato al commento della Parola di Dio, è stato il momento che ha confermato l’identità episcopale di Mons. Cirulli e ne caratterizza la sua missione già alla guida della Diocesi di Teano: scrupoloso indagatore della Parola di Dio che interroga l’uomo sulla corrispondenza tra i suoi sogni, i progetti, le aspirazioni e quelle di Dio. Se Gesù Cristo resta il modello dell’amore totale, non ci si può porre la domanda che provocatoriamente il Pastore ha rivolto alla comunità anche guardando il tempo presente caratterizzato dalla grave situazione pandemica: “Come evitare di essere solo ansiosi in attesa di riprendere il cammino di prima? Come evitare di poter riprendere l’aratro solo dove lo avevamo lasciato.? Come non comprendere che dopo ci ritroveremo in un mondo diverso? Un mondo dove deve come sempre risuonare l’annuncio del vangelo…”.
Parola di Dio e vita: il ministero pastorale di Mons. Cirulli si disegna nella
sua prima omelia alla Chiesa di Alife-Caiazzo. E poi l’invito all’unità che
anche alla conclusione della messa ha rivolto ai suoi nuovi sacerdoti: “Ho
bisogno del vostro aiuto e delle vostre preghiere”. Poi parole di
gratitudine per i confratelli vescovi presenti; come per quelli di Cerignola e
la famiglia d’origine rimasta in Puglia; e in ultimo le rassicurazioni al Clero
di Teano: nessun impegno verrà meno rispetto al passato; Mons. Cirulli sarà
risiederà infatti alcuni giorni a Piedimonte Matese, sede dell’episcopio
alifano e alcuni giorni a Teano avviando anche percorsi unitari pastorali sia
con i sacerdoti che con il laicato. Il saluto di benvenuto della Diocesi di
Alife-Caiazzo la termine della celebrazione è stato pronunciato dal vicario
generale Mons. Alfonso Caso: un breve excursus della storia delle due Diocesi,
Alife e Caiazzo per poi individuare i tratti del comune cammino a partire da 35
anni, e oggi, quella storia destinata a confluire in un nuovo cammino ancora.
Un futuro scrutato con fiducia e con fede e che è affidato alla cura paterna
del vescovo Giacomo.
Pietro
Rossi