07 settembre 2012

TRIBUNALI: no a visione ragionieristica, proposta di legge sottoscritta da Lucia Esposito

Lucia Esposito

Su iniziativa del consigliere regionale Donato Pica (primo firmatario) e con la sottoscrizione del capogruppo PD Peppe Russo e dei consiglieri Lucia Esposito, Rosetta D’Amelio ed Umberto Del Basso De Caro è stata presentata al Consiglio regionale una proposta di legge da indirizzare al Parlamento nazionale con la quale si intende procedere alla modifica dei criteri della legge delega di revisione della geografia giudiziaria (legge n. 148/2011). L’iniziativa legislativa fa proprie le prerogative dell’art. 121, comma 2, della Costituzione che prevede che anche i Consigli regionale possano promuovere iniziative legislative di carattere nazionale anche in materie diverse da quelle di competenza regionale. Il testo intende emendare la legge delega n. 148/2011 al fine di garantire che tra i criteri di revisione della geografia giudiziaria “abbiano priorità la salvaguardia del presidio territoriale dello Stato, tenuto conto delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, della carenza di collegamenti stradali e ferroviari all’interno delle circoscrizioni di riferimento, del tasso di criminalità organizzata. Associandosi alle dichiarazioni dei colleghi, l’on. Lucia Esposito precisa che “la proposta di legge emendativa della legge n. 148/2011 intende scongiurare la visione ragionieristica della revisione della geografia giudiziaria che, nel trascurare la portata sui territori dei gap infrastrutturali e dell’incidenza della criminalità organizzata, rischia di regalare interi territori periferici alla criminalità organizzata. La presenza dello Stato sul territorio deve necessariamente tener conto delle specificità dei diversi comprensori, altrimenti non si è in grado di assicurare ai cittadini l’effettività degli stessi diritti costituzionalmente garantiti, creando cittadini di serie A e cittadini di serie B, C o D. Questa iniziativa”, continua l’on. Esposito, “fa seguito a quelle già assunte dal Partito Democratico casertano, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, ed, in particolare, dai Giovani Democratici casertani, protagonisti di tante iniziative finalizzate a consentire il mantenimento delle sedi distaccate del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a difesa delle stesse quali presidi di legalità in una provincia caratterizzata da forte tasso di criminalità e dalla presenza devastante della camorra”
 
C.S.