18 luglio 2012

INCONTRO ALLA SOPRINTENDENZA PER IL MUSEO DI PIEDIMONTE MATESE.


Attilio Costarella
PIEDIMONTE MATESE. Molto proficuo l’incontro alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei   presso l’Ufficio del Soprintendente Dottoressa Sanpaolo. A sollecitare l’incontro l’Assessore delegato alle collezioni museali Attilio Costarella, accompagnato da Raffaella Martino, archeologa e consulente museologa individuata con decreto sindacale dall’Amministrazione Comunale qualche anno or sono. Presente anche Enrico Angelo Stanco, funzionario dirigente dell’Ufficio Scavi di Alife. Al Soprintendente Sanpaolo sono stati illustrati dall’Assessore Costarella gli sforzi compiuti sino ad ora dall’Amministrazione Comunale per far risorgere dalle proprie ceneri il glorioso Museo ex Alifano che l’anno che verrà compirà i suoi primi cento anni di vita; nonché il recente avvio dei lavori di allestimento espositivo delle collezioni museali nella prestigiosa cornice dell’ex Convento di San Tommaso d’Aquino: lavori che si stima di portare a conclusione verso la fine del mese di Settembre del corrente anno. Per l’occasione è stata dal Soprintendente reiterata l’autorizzazione ad esporre in mostra il ‘Corridore del Monte Cila’, preziosa statuina in bronzo, risalente al V-IV Secolo a. C., di 111 mm di altezza, rinvenuta presso la prima cinta di mura poligonali sannitiche nel 1928 e da allora esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Da Settembre essa farà bella mostra di sé al Museo Civico di interesse regionale “Raffaele Marrocco” della Città di Piedimonte Matese. In Città sono stati anche riportati, dopo quaranta lunghi anni di giacenza presso i magazzini del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, due epigrafi sepolcrali, l’Ercole in assalto scoperto negli anni novanta durante gli scavi archeologici eseguiti nell’area di pertinenza della Chiesa del SS. Salvatore (dove oggi insiste la stazione ferroviaria) ed alcune monete antiche. Del prestigioso patrimonio dell’ex Museo Alifano ora resta ben poco in Napoli, dove, dopo i ripetuti furti, giaceva dal lontano Settembre del 1973.

Pietro Rossi