10 luglio 2012

CONVEGNO A SQUILLE SU AGRICOLTURA, LEGALITA’ E RECUPERO SOCIALE.


SQUILLE. Buon riscontro di pubblico e grande partecipazione alle iniziative dell’ANSPI “Domus Amicitiae” di Squille nell’area del Vecchio Mulino. Il pomeriggio era pieno di sole ed i bambini non sono mancati all’appuntamento con il campo estivo.  Il tema della tavola rotonda “AGRICOLTURA, LEGALITA’ E RECUPERO SOCIALE. L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA DESTINAZIONE DEI TERRENI A FATTORIE SOCIALI” ha decisamente coinvolto i partecipanti ed il pubblico, sono state infatti, due ore di intenso confronto tra associazioni ed istituzioni e le domande dal pubblico. Con la presentazione del libro di Gianni Solinola Buona Terra. Storie dalle terre di Don Peppe Diana” e la successiva proiezione del film “i cento passi “ si è poi passati alla concreta testimonianza della vita di tutti i giorni. Qualificate le presenze con VINCENZO VERDONE, Presidente zonale dell’ANSPI e Responsabile ANSPI Squille; GIUSEPPE DI SORBO,Sindaco di Castel Campagnano, STEFANO GIAQUINTO, Sindaco di Caiazzo e Consigliere Provinciale di Caserta; PASQUALE DI MEO, Presidente della Pro Loco di Ruviano; ROBERTO MALINCONICO, Presidente dell’Associazione Melagrana; ENZO FALCO,Responsabile Reg. Agricoltura di di Sinistra e Libertà e Giornalista; GIANNI SOLINO, Autore del Libro “la buona terra, storie dalle terre di Don Peppe Diana” e NICOLA SORBO, Responsabile di Slow food Medio Volturno. A moderare il dibattito c’era Pietro Di Lorenzo, il quale ha raccolto anche le testimonianze dal pubblico, che  con Pietro Mancini e Pietro Sivo hanno posto interessanti interrogativi ai convegnisti. In conclusione nel ringraziare tutti Vincenzo Verdone ha ribadito che “la cittadinanza attiva e la lotta per la legalità  sono per noi valori di riferimento. Vogliamo veicolarli attraverso percorsi informativi e laboratori per ragazzi. Il campo estivo, il dibattito, la presentazione del libro  che tratta storie vere e di giovani affetti da patologie psichiatriche, recuperati proprio nelle fattorie sociali sorte su terreni confiscati ai casalesi -,  nonché la proiezione del film “I Cento Passi”, sono i tratti di un unico lavoro, che è fondamentale per creare una forte coscienza critica”

Pietro Rossi