10 luglio 2012

Blocco delle prestazioni per i circa 700 centri sanitari privati convenzionati con la Regione Campania associati Federlab Sbv. Sit-in di protesta in piazza del Plebiscito a Napoli: prefetto convoca tavolo di concertazione con il commissario Caldoro.

NAPOLI. Blocco delle prestazioni per i circa 700 centri sanitari privati convenzionati con la Regione Campania associati Federlab Sbv (l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei centri ambulatoriali privati accreditati). Da questa mattina e fino a stasera, i laboratoristi incroceranno le braccia sospendendo l’erogazione delle prestazioni specialistiche (analisi di laboratorio, visite specialistiche, esami radiologici) in tutta la Campania. Motivo della protesta (che ha fatto registrare punte di adesione superiori all’80%): i circa 300 milioni di crediti che a tutt’oggi le strutture specialistiche ambulatoriali ancora vantano nei confronti della Regione. Quasi 800 persone, in rappresentanza dei centri Federlab (ma c’erano anche rappresentanti del Sindacato nazionale radiologi, dei Centri anti diabete e del Sindacato polispecialistico) si sono date appuntamento in piazza del Plebiscito a Napoli, questa mattina, per un sit-in di protesta contro la Regione accusata di non aver ancora dato attuazione al piano dei pagamenti predisposto da più di un anno per la liquidazione delle spettanze arretrate e la regolarizzazione dei pagamenti correnti delle strutture accreditate (con l’allungamento dei termini per il saldo che passa da 90 a 150 giorni, data di consegna della fattura). Letteralmente drammatica la situazione nel territorio della Asl Napoli 1: l’azienda sanitaria metropolitana, che oggi ha messo in pagamento un acconto (l’85% del totale) relativo al solo mese di settembre del 2011, ha pagamenti arretrati anche superiori ai due anni (annualità arretrate: 2009, 2010, 2011 e primi tre mesi di scaduto del 2012). Altro problema pure lamentato dai centri privati quello dei tetti di spesa. Il totale 2012 di tutte le branche sarà, infatti, di poco inferiore ai 400 milioni di euro a fronte di un fabbisogno che supera, in realtà, i 450 milioni e, quindi, uno scoperto di poco inferiore ai 60 milioni di euro. Il tetto di spesa, secondo le previsioni, sarà raggiunto il prossimo 16 novembre. E le Asl campane, secondo i dati resi noti da Federlab, lo raggiungeranno in tempi diversi: a passarsela peggio l’Asl Napoli 2 e la Napoli 1 che lo raggiungeranno, rispettivamente, il 6 e l’8 novembre, con una mancata copertura di circa 18 milioni e di circa 8 milioni. E non andrà meglio all’Asl Napoli 3 sud e all’Asl Caserta entrambe con circa 11 milioni di mancata copertura. Una situazione che rischia di ridurre sul lastrico l’intero comparto privato che con il 30% delle risorse complessive garantisce il 40-45% delle prestazioni assistenziali. Da qui la protesta dei centri Federlab sfociata nel blocco di 24 ore di tutte le prestazioni specialistiche. Al termine della manifestazione di piazza del Plebiscito, una rappresentanza dei laboratori accreditati, guidata dall’on. Vincenzo D’Anna, presidente nazionale  di Federlab, è stata ricevuta dal prefetto di Napoli Andrea De Martino, dal suo capo di gabinetto, dott. Francesco Esposito e dalla dott. Giovanna Cerni (delegata alle problematica della Sanità). Per i privati, insieme al leader nazionale dei laboratoristi, c’erano anche Bruno Accarino in rappresentanza del Snr (Sindacato Nazionale dei Radiologi), il dott. Alfonso Longobardi per la Confederazione dei centri regionali antidiabete e la sig. Rosaria Amodeo, in rappresentanza del Sindacato Branche a Visita (Sbv). Presenti al vertice in prefettura anche i parlamentari Bruno Cesario e Paolo Russo. “Il prefetto - così come reso noto dall’on. D’Anna - ci ha richiesto una scheda tecnica dettagliata delle varie situazioni esistenti nelle rispettive province, in ordine sia ai ritardati pagamenti delle Asl, sia ai tetti di spesa assegnati (con le relative date di esaurimento dei volumi delle prestazioni sanitarie erogabili). Quindi si è impegnato a convocare un tavolo di concertazione con il commissario alla Sanità Stefano Caldoro”. Tavolo che sarà insediato nei prossimi giorni “per definire sia gli aspetti economici finanziari, sia quelli normativi legati al tetto unico regionale, alla centralizzazione dei pagamenti ed alle modifiche dello schema contrattuale riguardante la tempistica dei pagamenti per l’anno 2012” ha sottolineato l’on. D’Anna, visibilmente soddisfatto. Dall’esito del tavolo dipenderà anche il futuro della protesta dei centri privati accreditati che, per quanto concerne quelli delle Asl Napoli 1 e 3 e Benevento, “potrebbe anche procedere ad oltranza” ha concluso il presidente di Federlab.

Giusy de Simone