05 maggio 2011

FRANCESCO DI PASQUALE, RECORDMAN DI PETIZIONI AL PARLAMENTO ITALIANO, PRONTO A PRESENTARE ANCORA DUE PETIZIONI, CHE SONO DELLE VERE PROPOSTE DI LEGGE


I comuni dovrebbero aderire in prima linea per queste iniziative. E invece di elargire tanti e tanti soldi per aiuti, che poi servono poco o nulla, bisogna incidere solo e subito, direttamente, diminuendo le tasse, facendo giustizia. Non vanno creati tanti e tanti aspiranti poveri per le tasse o per le ingiuste tasse o ingiusto governare-amministrare. Dopo l’appello a non toccare la casa, ora mi sono riproposto di ripresentare delle petizione per quanto riguarda la casa e per una giuste tassazione. Sono delle vere e proprie proposte di legge, che seguono altre iniziative già fatte a livello nazionale e non solo. E faccio appello ai comuni, gli Enti Locali, alle istituzioni, ai partiti, alle associazioni, ai cittadini, affinché si rendano protagonisti di norme di leggi, ovvero applicazione di quelle esistenti per la tutela della casa e per una giusta tassazione. Per quanto riguarda la casa essa va tutelata sotto ogni forma di tassazione o ipoteca. In merito a questo ho presentato un infinità di proposte per la difesa della prima casa. I.C.I, guadagno per fitto, dichiarazione dei redditi, occorre una sola tassazione. Agevolazioni per le successioni, per i trasferimenti di donazione, e comunque per i trasferimenti ai parenti – che debbono dividersi la proprietà. Va fatto un attestato di merito e di inviolabilità da tasse o ipoteche. (Escluso le speculazioni). Inoltre occorre la prescrizione del reato edilizio per le costruzioni realizzate sulla propria proprietà, con esclusione di quelle che sono interessate ai vincoli, altro. Nel nostro ordinamento per il reato edilizio non vi è prescrizione. Una nota: Per il delitto più efferato vi è la prescrizione dopo 27 anni. (Ci sono comunque sentenze di prescrizioni per il reato penale dopo 5/10anni, ma non per quello amministrativo). Occorre perciò una norma che tuteli i cittadini che hanno realizzato una costruzione tantissimi anni fa sul terreno di proprietà, oppure che hanno apportato modifiche, ovvero che vi sono imperfezioni burocratiche. Tutto questo fatto salvo i diritti dei terzi. Per le tasse bisogna di nuovo entrare nel concetto di giustizia di Stato. Le tasse non possono essere la preoccupazione di vita dei cittadini. Si è all’assurdo. Esse vanno pagate adeguatamente e non possono superare certi limiti, altrimenti si va al limite della legge. Tasse sulle tasse ed un esercito che usufruisce di questi benefici. Non si possono impoverire i cittadini con le tasse, mentre si arricchiscono tanti altri con queste ingiustizie. Va affrontato la gestione delle tasse, Equitalia, con senso dello Stato, ovvero di giustizia, per evitare tutto quello che di più vi è sulle tasse, che poi aumenta sempre, sino all’inverosimile. Occorre un limite alla prescrizione dei pagamenti, per evitare la conservazione infinita delle ricevute, ma anche per evitare che siano mandate ai contribuenti avvisi di pagamento di somme già pagate. Occorre quindi una forte responsabilità in tutti i sensi. E quando vi è un cambio di gestione, l’ente deve conservare comunque tutta la documentazione, fermo restando che la società che gestisce le tasse in genere deve conservare e dare all’ente tutta la documentazione. Occorre un condono generale su tutto, senza sanzioni interessi od altro. Tra l’altro, dove stanno i proporzionali servizi, i diritti dei cittadini, per le tasse pagate? E quelli che usufruiscono di lauti stipendi/delle tasse (sacrifici dei cittadini), cosa fanno per avere questi privilegi, che altri - tantissimi, non hanno; e cosa danno ai cittadini (riferito a tantissimi, assai, che hanno il ruolo di responsabilità)? E’ tutto illegale, non va nel senso dello Stato, della civiltà. Per prima cosa va messo in atto il concetto di rispetto del denaro pubblico, quindi della cosa pubblica. Il ritorno al senso dello Stato, della comunità, che è vivere civile e religioso. Carità, Stato, amore, civiltà, altruismo, camminano assieme. Vivere assieme con giustizia questo è tutto il senso della vita. Quando non vi è questo momento non esiste niente, ma solo egoismo, che è contro tutta la storia dell’umanità, contro la morale, contro DIO.

Francesco Di Pasquale

Contatti: francodipasquiuale1@virgilio.it