18 luglio 2010

RITORNA TEATRI IN PIETRA AL PARCO ARCHEOLOGICO DI PIEDIMONTE MATESE CON PLAUTO.


PIEDIMONTE MATESE. Giorno 21 Luglio presso il Parco Archeologico di Monte Cila a Piedimonte Matese ritorna l’appuntamento con la manifestazione estiva Teatri in Pietra che propone “L’altro anfitrione “ di Plauto con una riduzione e traduzione di Rino Marino, la regia di Paolo Graziosi e Elisabetta Arosio, le scenedi SergioTramonti, i costumi di Elena Del Guerra, le musiche di Ajmone Mantero, con Paolo Graziosi (nella foto) Sosia e Elisabetta Arosio, Rino Marino, Toni Fornari e Vincenzo Ferrera. Quello di Plauto è, forse, l’archetipo che sta all’origine delle tante versioni che hanno intrigato i più grandi autori di teatro di tutti i tempi, a cominciare da Molière, passando per Kleist e Dryden, per finire con Giraudoux, il quale ne scrisse la trentottesima versione, tanto per capire quanti autori si siano confrontati con questo meraviglioso soggetto dei doppi. Arduo, quindi, per un uomo di teatro affrontarne oggi la messa in scena, senza cadere nel già visto. Noi, dice il regista, partendo dalla bella traduzione tra prosa e versi di Rino Marino, abbiamo preferito trattare il testo di Plauto come fosse un canovaccio della commedia dell’arte, con quell’immediatezza comica e sgangherata che fa del teatro d’attore un teatro per attori che vogliono, prima di tutto, divertirsi e divertire. Nota dell’autore Una variazione sul mito dell’Anfitrione che, pur restituendo, talvolta alla lettera, buona parte della struttura drammaturgica plautina e del testo originale -sfrondato di arcaismi e ridondanze e quasi integralmente reinventato, nel finale- amplificandone le consonanze che la accostano, per certi aspetti, a situazioni contemporanee che non esitano a sconfinare nelle dinamiche della commedia all’italiana, riporta a una dimensione di cruda modernità, in cui tradimenti, gelosie, sotterfugi, compromessi, meschinità, vizi e passioni umane e divine delineano, in un gioco di doppi, equivoci e situazioni paradossali, un intreccio comico di straordinaria efficacia che culmina nell’ immancabile lieto fine dell’epilogo.

Pietro Rossi