03 ottobre 2009

Si paga per il semplice fatto di possedere l'apparecchio. Liberarsene sembra impossibile. Ma se avete deciso di vivere senza Tv, ecco come fare.


Quante volte, dopo l’ennesimo esempio di Tv spazzatura offerto dal palinsesto quotidiano, o dopo l’ultimo motivo di indignazione per le scelte dell’emittente pubblica, avete pensato: basta, l’anno prossimo il canone non lo pago! Sfoghi di questo genere possono avere - e spesso hanno - la loro legittimità. Ma dal dire al fare, in questo caso, c’è di mezzo un mare di ostacoli legali e burocratici. Sia che scegliate la forma “eversiva” dell’obiezione fiscale, sia che prendiate la strada ufficiale della procedura di disdetta, mettete in conto una buona dose di determinazione e una certa quantità di seccature. Ma, nonostante tutto, rinunciare alla televisione è possibile.
Se il televisore viene vendutoo rubatoIn questo caso occorre inviare una lettera di disdetta dell’abbonamento Rai per raccomandata a.r. (con avviso di ricevimento) al seguente indirizzo:
Agenzia delle Entrate - 1° Ufficio di TorinoS.A.T - Sportello Abbonamenti TvCasella postale 22 - 10121 Torino allegando rispettivamente le generalità e l’indirizzo dell’acquirente o la denuncia di furto. Se non volete più utilizzare il televisorePuò succedere che si colga l'occasione di un guasto all'apparecchio per liberarsi della Tv. Occorre allora richiedere il “suggellamento” dell’apparecchio. Questa operazione comporta anche il versamento di 5,16 euro (le vecchie 10.000 lire) con un vaglia postale (attenzione: vaglia, non conto corrente) allo stesso indirizzo sopra riportato. Potete poi procedere in due modi:
- se non avete il libretto di abbonamento, indicate nel vaglia la seguente causale: “per disdetta dell’abbonamento n. .... e conseguente richiesta di suggellamento” e spedite la ricevuta con raccomandata a.r. assieme alla lettera di disdetta;
- se avete il libretto di abbonamento, compilate la cartolina D (o B nei libretti più recenti) con l’intestazione “Denuncia di cessazione dell’abbonamento Tv”, barrando la casella 2 (richiesta di suggellamento) e riportando negli spazi bianchi il numero del vaglia e la data del versamento (oppure allegando la ricevuta del vaglia). Spedite sempre con raccomandata a.r.
Conservate sempre una fotocopia fronte/retro della cartolina o della lettera di disdetta, più la ricevuta del vaglia per l’utente. In risposta a questa richiesta, potreste ricevere, in teoria, la visita di un funzionario Rai che infilerà il vostro televisore in un sacco e lo chiuderà con un inviolabile sigillo del Ministero, lasciandovi in soggiorno un singolare e ingombrante soprammobile. Ma state tranquilli, il rischio che ciò accada è molto remoto: la procedura di suggellamento infatti non viene mai messa in atto nella pratica. Se il televisore viene buttato viaLa procedura più comoda per liberarsi della Tv è comunque quella di rottamare l’apparecchio, facendolo prelevare dal servizio di ritiro rifiuti ingombranti della propria città o portandolo in una delle piattaforme ecologiche presenti sul territorio, e facendosi rilasciare una ricevuta di rottamazione. In alternativa, si può dichiarare al SAT di aver regalato il televisore (tecnicamente di averlo “ceduto in comodato”) a un amico che sia già titolare di un abbonamento Rai, del quale occorre comunicare le generalità e l'indirizzo. La procedura non è “codificata”, ma poggia sulla norma (art. 27, comma 2, della legge 223/90) secondo cui il canone va pagato solo per il primo apparecchio; quindi se si posseggono più televisori (anche nella seconda casa, ad esempio) non è dovuta alcuna imposta aggiuntiva.


Mimmo Russo