04 novembre 2008

Nei giorni scorsi la troupe di Festa Italiana ha registrato un servizio.LA STORIA DI ALINA SBARCA A RAIUNO DALLA BALIVO.




Orta di Atella- Nessuno meglio di lei potrebbe raccontare questa storia. Nessun cronista al mondo potrebbe fare meglio di lei, raccontando i particolari, la disperazione e le emozioni di questa vicenda. La protagonista-cronista, si chiama Alina Cristina Purcea, 25enne rumena-ad un passo dalla laurea in giornalismo- fidanzata da qualche anno con Valerio Angelino, 30 anni- giovane aitante del posto. I due colombi, felici innamoratissimi, hanno già delineato programmi e progetti per il futuro. Dodici settembre 2007, una data che Alina, non dimenticherà mai più. Un giorno terribile. E’ una bella giornata di sole, si consumano gli ultimi sprazzi di un’estate torrida- che in pochi istanti si trasformerà in un mercoledì nero. Tragico. Poco prima delle 9,00 montano sulla Kawasaki 1000 e partono come al solito per andare al lavoro. Nessuno dei due pensa minimamente a quello che sta per accadere. Poche centinaia di metri e succede l’irreparabile. Ad uno dei tantissimi incroci, privi di segnaletica, di semafori e di rotonde, lo scontro con una macchina che attraversa l’incrocio con poca attenzione. Una botta tremenda che fa sbalzare Alina dalla moto- ritrovata dai soccorritori ad oltre venti metri dal luogo del violento sinistro. Per lei un forte trauma cranico e numerose fratture. L’amato Valerio muore all’istante. I soccorritori non potranno che constatare la morte. Alina immediatamente trasportata nella Clinica Pineta Grande di Castelvolturno, sottoposta a Tomografia Assiale Computerizzata, a seguire un intervento chirurgico alla testa, per il devastante trauma cranico subito. Ma qualche settimana dopo arriva una bella sorpresa. Nel corso di esami ematici dopo un ritardo del ciclo mestruale, si scopre che Alina è incinta. Il suo viso si illumina. Sembra tutto un sogno. Non vede l’ora di comunicarlo a Valerio. Non sa nulla della sua fine. Ci penserà con le parole giuste la psicologa Emma Giannelli. “ E’ stata molto brava- precisa Alina- aveva un compito difficilissimo, assolto con eccezionale professionalità- mi ha supportato psicologicamente in modo che definire straordinario è usare un eufemismo. Ma l’intero staff medico e paramedico della clinica è stato vicino alla giovane rumena, dotata di buone capacità comunicative. Una gravidanza giudicata dai medici ad alto rischio, che la neo mamma ha voluto portare a termine nonostante il dolore fisico(rifiutando gli antidolorifici per salvaguardare la vita del nascituro) e gli interventi chirurgici subiti. Ora la giovane donna ringrazia i medici della clinica ''Pineta Grande'' che le hanno prestato con grande slancio e generosita' tutte le cure del caso, dal momento in cui e' arrivata in fin di vita fino alla nascita del suo bambino. ''Non ho voluto interrompere la gravidanza per una serie di ragioni. Avevo in grembo il figlio del mio fidanzato, Valerio, che non c'e' piu' ed era giusto farlo nascere. Devo dire che sono stata spinta anche molto dalla fede in Dio. Ho pregato molto''. La giovane donna, quindi, ha deciso di portare avanti la gravidanza dopo essere stata informata degli eventuali rischi per il feto derivanti dall' esposizione alle radiazioni e dall'utilizzo di alcuni farmaci. Alina ha deciso di portare avanti la gravidanza dopo aver visto, attraverso l'esame ecografico, il cuore della sua creatura pulsare. Una storia tragica e commovente. Questa in sintesi la commovente vicenda raccontata da Alina sabato scorso durante la registrazione del servizio per la trasmissione “Festa Italiana”- condotta su Raiuno da Caterina Balivo. Il servizio segnalato in Rai dal giornalista freelance Giuseppe Sangiovanni è stato realizzato(nei giardini pubblici di Orta di Atella) dalla troupe di Raiuno capitanata dall’inviata Giovanna Trapani- e andrà in onda nei prossimi giorni.




Giuseppe Sangiovanni