23 settembre 2008

Operaio di Alvignano muore investito da un tir mentre pulisce il fossato dell'A1. 4 mesi fa morì lì un suo compagno .


Alvignano - Incidente mortale sull'A1, poco dopo le 14.30, tra Ceprano e Pontecorvo, in direzione Napoli, dove un camion ha investito un furgone della ditta Cassone, fermo in una piazzola di sosta. Un operaio è deceduto. Nel tamponamento coinvolti un Tir ed un furgone di operai. Il deceduto stava effettuando dei lavori di manutenzione e di pulizia delle sterpaglie lungo la corsia sud della A/1, in teritorio di Pontecorvo, insieme a dei colleghi, quando, all'improvviso, il loro furgone è stato violentemente tamponato dal mezzo pesante fuori controllo. L'uomo, immediatamente soccorso, è deceduto all'ospedale di Pontecorvo, dove sono stati trasportati gli altri feriti che però non corrono pericolo di vita. L'autostrada e' stata chiusa temporaneamente nel tratto compreso tra Ceprano e Pontecorvo. L'uomo si chiamava Marco Friello e viveva ad Alvignano. Aveva 40 anni. Sul posto, gli agenti della sottosezione A1 della Polizia stradale di Cassino, che stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. L'autista del Tir è sotto choc. L'autostrada e' chiusa in direzione Sud nel tratto compreso tra Ceprano e Pontecorvo. Una ditta funestata da due lutti in meno di quattro mesi. La società Cassone di San Vittore del Lazio, è specializzata nel riassetto delle aree verdi lungo le corsie dell'A1. I tre titolari, fratelli, sono disperati. Il 22 maggio a perdere la vita, sempre falciato da un tir impazzito, era stato un altro loro operaio, Giuseppe Simeone di 48 anni ed anch'esso, come il quarantenne morto oggi, era residente in provincia di Caserta. In quel frangente Giuseppe Simeone venne ucciso all'istante mentre, di spalle e con il decespugliatore acceso, stava effettuando la ripulitura di un fossato, questa volta lungo la corsia nord, ma nello stesso identico chilometro dove e' morto Marco Friello: al km 657. "La segnaletica lampeggiante in funzione, spartitraffico posizionato e giubbotto catarifrangente indossato da tutti gli operai proprio per evitare di essere investiti", spiega uno dei titolari della società Cassone. "Eppure - continua -sembra che nessuno tenga conto del fatto che in autostrada ci possano essere anche uomini che lavorano proprio per garantire la sicurezza degli automobilisti e dei camionisti. Un altro operaio morto, un altro amico e padre di famiglia che non vedremo più".

Fonte: comunicato stampa